Weekend Italy

Un Weekend “Palladiano” a Vicenza con Giulietta Sprint: architettura e tradizione.

image_pdfimage_print

pallad2Il nostro paese è un concentrato di arte, storia e cultura. Ma questa non è una novità. Abbiamo ribadito più volte l’importanza di questi tre grandi tesori e di quanto sia importante preservarli, e ancor prima conoscerli. E’ per questo che ci siamo concessi un weekend tra le ville Palladiane e i tesori che ci offre Vicenza e dintorni. Palladio è un personaggio troppo poco considerato e studiato.
Andrea di Pietro della Gondola nasce a Padova il 30 novembre 1508 e diventa uno degli architetti e teorici dell’architettura più influenti della storia occidentale.
Lavora principalmente con i privati più ricchi dell’hinterland Vicentino dell’epoca, che gli commissionano residenze di un valore artistico tale, che la maggior parte è patrimonio dell’umanità UNESCO.
Ad accompagnarci tra le curve una volta arrivati a Vicenza è l’Alfa Romeo Giulietta Sprint, rossa e bellissima. Raggiungere il centro della città da Milano ci costringe, naturalmente a viaggiare in autostrada; qui l’Alfa si comporta più che bene, il motore è silenzioso e con una buonissima ripresa, il feeling è solido ma il rumore di rotolamento si fa sentire (anche se non eccessivamente).
Arrivati in centro, dopo aver parcheggiato subito al di fuori dell’area pedonale ci addentriamo in vicoli che possono inizialmente lasciare spiazzato un possibile visitatore, chiediamo indicazioni e seguiamo cartelli che ci portano nelle due principali piazze del centro vicentino: Piazza Duomo, e Piazza dei Signori.
Quest’ultima ospita uno dei tanti capolavori del Palladio (che non vedrà, per altro concluso): la Basilica Palladiana. Veniamo abbagliati non solo dalla bellezza e dai materiali luminosi che compongono il centro, ma restiamo spiazzati dalla trasformazione rispetto ai vicoli dai quali proveniamo.
La vita nelle piazze centrali e in Corso Palladio è quasi frenetica e offre, per i più golosi, (anche fuori stagione) la possibilità di gustarsi un ottimo gelato.
Vicenza-ingresso_del_Teatro_OlimpicoDopo una breve passeggiata ci spostiamo verso Piazza Matteotti (nel quale possimo trovare un info-point).                                 Il nostro obbiettivo è il Teatro Olimpico, un complesso medievale che ospita la famosissima scenografia neo-classica del Palladio e il meraviglioso Palazzo Chiericati, che si affaccia sul fiume.Palazzo_Chiericati_IB-Vicenza-01
Questi sono esempi lampanti dell’immensità di questo artista incredibile, lo stile che lo caratterizza è inconfondibile e ci lascia piacevolmente affamati.Teatro-Olimpico-panorama-big
Così riprendiamo la Giulietta e ci avviciniamo alla trattoria “Due Spade” a Sandrigo per gustare un buon menu a base di Baccalà. Ci allontaniamo quindi dal centro; muoversi in macchina è molto difficoltoso per chi non è locale e le indicazioni non sono chiare, ma sulla strada per Sandrigo incrociamo Villa Trissino, uno dei primi lavori nel quale Palladio abbia messo mano, entriamo nel parco che la circonda. Purtroppo non è visitabile perché ancora abitata ma offre comunque moltissimo anche solo dall’esterno. Riprendiamo il viaggio in macchina, e su queste strade possiamo finalmente goderci l’Alfa: il cambio automatico con leve al volante ci ha sorpresi. E’ molto efficace nella guida più sportiva, ma riesce ad essere dolce nel traffico. I 150 Cv del 1.4 benzina riescono a far divertire e i sedili in alcantara , offrono i l giusto supporto e la giusta comodità.
Alcuni assemblaggi e alcune plastiche possono, però, essere migliorate in relazione al prezzo (da 25.900 fino a 31.200 euro).
fotografo-vicenza-ristorante-antica-trattoria-due-spade-sandrigo-003Arrivati alla Trattoria, dopo aver trovato un parcheggio con difficoltà, assaggiamo finalmente i piatti tipici della cucina Vicentina: il pesce è di ottima qualità e il servizio non lascia a desiderare.
Con finalmente la pancia piena decidiamo di tornare a Vicenza (circa 20 min di macchina), sfruttiamo il bel tempo per visitare i grandissimi parchi che ospitano dall’architettura rinascimentale fino all’ Art Nouveau.43619-800x530
Il giorno seguente ci sposiamo dal centro, per visitare le meravigliose Villa Capra detta “La Rotonda” e Villa Valmarana “ai Nani”. E’ scontato ribadire la magia che crea l’artista al cospetto di queste due opere, eleganti e imponenti, con un valore architettonico-storico veramente considerevole.villa-almerico-capra-detta-la-rotonda_434913 Ci ha colpito particolarmente villa Capra, che si erge su un piccolo colle che si affaccia sulla città, e che offre un bellissimo panorama. Sfortunatamente le indicazioni non si smentiscono, e raggiungere questo capolavoro dal centro, è difficoltoso anche con il navigatore . Il servizio all’interno è inaspettatamente di qualità e lo shop con i souvenir offre prodotti molto carini e di qualità.Villa_Valmarana-_00
Sfortunatamente è il momento di tornare. In macchina riflettiamo rispetto a quanto siano incredibili le opere che siamo andati a visitare, e quanto arricchiscano, ma anche di quanto i servizi e la gestione di esse (se non per rare eccezioni) siano molto deludenti, con nessun tipo di considerazione del visitatore e di rispetto verso i monumenti stessi.
In generale la bellezza di ciò che abbiamo visitato (e dello splendido baccalà che abbiamo gustato) ripaga a pieno queste considerazioni negative.