Auto & Donna Weekend con gusto

Trequanda (SI), tra mura antiche, vigneti e sapori toscani con la Peugeot e-208

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Inserito tra i borghi Bandiera Arancione” del Touring e nel circuito delle Città dell’Olio”, Trequanda è la meta del nostro weekend con gusto insieme alla nostra compagna di viaggio, la Peugeot e-208, nuova versione 100% elettrica della citycar del Leone. Si tratta di una vettura ideale per l’utilizzo urbano, dal design molto accattivante che permette di muoversi a zero emissioni e nel pieno comfort.

Lasciamo l’auto nel parcheggio e ci incamminiamo a piedi per assaporare passo dopo passo, pietra dopo pietra, questi muri antichi, che trasudano storia e ancora hanno tanto da raccontare.

Trequanda, nel cuore del borgo

Accediamo al centro storico oltrepassando Porta del Sole e arriviamo al cospetto dello splendido Castello Cacciaconti, che spicca per la sua torre in pietra bianca adornata da merlature.

All’interno, custodisce un elegante giardino all’italiana e una bella corte spaziosa. Fa parte del complesso anche la Chiesa della Compagnia dell’Immacolata Concezione.

Oltrepassiamo il torrione del castello e ci troviamo in Piazza Garibaldi, cuore del borgo, sulla quale si affaccia la chiesa dei Santi Pietro e Andrea, in stile romanico. Risale al Duecento e spicca per la sua facciata a scacchi di pietra bianchi e neri. Al suo interno, custodisce le spoglie della beata Bonizzella Cacciaconti, racchiuse in un’urna decorata magistralmente da artisti senesi cinquecenteschi.

Altri tesori che meritano una menzione sono il polittico di Giovanni di Paolo, sull’altare maggiore, una Trasfigurazione del Sodoma e un rilievo in terracotta della Madonna e il Bambino attribuita ad Andrea Sansovino.

Passeggiamo ancora, assaporando le atmosfere e gli scorci offerti dalle viuzze di pietra del borgo medievale e dai panorami che si intravedono dalle porte del Sole e del Leccio. Poco fuori le mura facciamo una sosta alla chiesa della Madonna del Sodo, quattrocentesca, e ammiriamo il suo presbiterio affrescato con un’immagine della Madonna con Bambino.

Poco lontano dal centro si trova la singolare Torre del Molino a Vento, la cui costruzione risale alla fine del Settecento. La sua particolarità è che si tratta di un’antica colombaia e al suo interno possono ancora vedersi gli oltre cinquecento nidi di terracotta disposti a scacchiera che un tempo accoglievano i colombi.

Verso Castelmuzio

Riprendiamo la nostra Peugeot e-208 e ci dirigiamo verso la frazione di Castelmuzio, altro gioiello medievale, il cui nucleo è di origine etrusca, che sorge sul crinale di un colle di tufo, su cui veglia il Monte Lecceto, mentre, ai suoi piedi, si estende la verde vallata della Trove.

Il nucleo medievale è costituito da un castello cinto da mura e bastioni, mentre il borgo è attraversato da un’unica strada, lungo la quale si affacciano suggestive case in pietra, che al tramonto assumono un caldo color miele.

Salendo verso il borgo, prima della porta di accesso, ci soffermiamo davanti al Monumento ai Caduti, di cui fa parte una pietra su cui si dice era solito riposare San Bernardino da Siena.

Arriviamo poi alla piazza centrale, dove si concentrano i monumenti più interessanti. Tra questi c’è Palazzo Fratini, ricavato in una torre, e l’antico Spedale di San Giovanni Battista, che un tempo ospitava orfani, ragazze senza dote e orfani.

Sulla piazza si affaccia anche la sede della Confraternita della SS Trinità e di San Bernardino, un complesso che include anche una farmacia e un ospizio che ospitava i pellegrini che percorrevano l’antica via Francigena, risalente al 1450. Qui si trova un bel Museo di Arte Sacra, dove si trovano reperti di età etrusca e capolavori d’arte della scuola di Duccio da Boninsegna e di quella del Beccafumi.

Uscendo dal paese, sulla strada che porta a Montisi, si trova invece la Pieve di Santo Stefano in Cennano, paleocristiana, costruita su un antico tempio romano.

Petroio e le sue terrecotte

Percorriamo poi la splendida strada panoramica che da Castelmuzio porta a Petroio, che offre una splendida vista su boschi, vigne, campi coltivati e cipressi. In lontananza, si scorgono Montalcino, Pienza e la sagoma del monte Amiata.

Il borgo, di origine etrusca, come suggerisce il nome, è costruito in pietra arenaria che sembra fondersi a spirale con il colle su cui sorge. Ci si arriva percorrendo un’antica strada a spirale, che si inerpica tra vecchie mura, case di pietra, palazzi, chiesette e scale che arrivano fino al punto più alto, rappresentato dall’antica torre medievale.

Salta subito agli occhi la caratteristica del borgo: l’uso decorativo dei suoi originali e preziosi manufatti di terracotta, che vengono prodotti ancora oggi dai suoi abili artigiani. Balconi, comignoli, architravi, grondaie recano tutti figure di animali, vasi, fiori, pigne, orci e richiami alla vita agreste.

L’arte della terracotta, la sua storia e la sua evoluzione, tra sapienza antica e innovazione, si può conoscere visitando il Museo della Terracotta di Petroio, che fa parte del Sistema dei Musei Senesi ed è ospitato presso il Palazzo Pretorio. Proprio l’arte della terracotta, infatti, fa parte della storia del borgo e per secoli ha costituito la principale fonte economica di tutto il paese.

Poco dopo il museo e la fabbrica di terrecotte, incontriamo la chiesa romanica di San Giorgio, che conserva preziose tele del XVII e del XVII secolo.

Tra i monumenti di sicuro interesse, invece, lungo la strada che conduce al centro del borgo, sulla sinistra, ci fermiamo nella piccola Chiesa di Sant’Andrea, sede dell’Antico Spedale. Sulla porta di accesso spicca una croce scolpita dai Templari.

Atmosfere medievali e delizie toscane

Inserite nel circuito delle Città dell’Olio, Trequanda e le sue frazioni si vantano del loro prezioso e unico olio extravergine di oliva, orgoglio della cucina locale, che accompagna i deliziosi piatti della cucina toscana e senese.

Sono piatti dal sapore antico, come il pane senza sale, i pici senesi, da gustare nelle diverse varianti, tra cui con ragù di chianina, cacio e pepe, alle briciole o all’aglione. E poi, ancora, da non perdere, il pecorino da gustare fresco o stagionato, accompagnato con miele, marmellate e mostarde, e il panunto, la tipica bruschetta, ottima con l’olio locale.

E poi gli i salumi di cinta senese, la cacciagione e la carne chianina, da gustare in tutte le stagioni. Il tutto accompagnato dai deliziosi vini, sui quali spicca il Sangiovese che nasce dalle uve nate nei filari delle colline della Val di Chiana.

Per una degustazione dei prodotti tipici della Val di Chiana, potete fare una sosta alla Bottega di Trequanda Valdichiana Eating, in via Taverne, (www.valdichianaeating.it)

COME ARRIVARE

In auto: prendere l’A1 Autostrada del Sole e uscire a Val di Chiana. Imboccare poi la superstrada Perugia-Siena e uscire a Sinalunga. Seguire le indicazioni per Torrita di Siena, poi per Chianciano Terme. All’incrocio con Rigaiolo si trovano le indicazioni per Trequanda.

DOVE DORMIRE

*La Casa dei Fiordalisi, via IV novembre 37, Trequanda (SI), www.ifiordalisi.com. Piccolo borgo antico da sogno che include un corpo centrale e due più piccoli, in grado di ospitare 12 persone tra camere e suites, in un’atmosfera senza tempo.

*Residenza Trequanda, Corso Matteotti 4, Trequanda (SI), tel 346/5210115, www.azienda-trequanda.it/ . In un antico palazzo del centro storico, dispone di 19 appartamenti arredati in maniera semplice e funzionale, da 2 a 5 posti letto. Inclusi cucina, TV, wi fi gratuito e biancheria.

DOVE MANGIARE

*Ristorante Conte Matto, via Taverne 40, Trequanda (SI), tel 0577/662079, www.contematto.it Locale che offre un menù di piatti tipici toscani e proposte della cucina rinascimentale rivisitate. Il tutto accompagnato dallo squisito olio biolgico dop delle colline di Trequanda e da vini locali. Anche camere.

*Ristorante Osteria Ciriera, Piazza Garibaldi 23, Trequanda (SI), tel 0577/662054, www.facebook.com/CirieraOsteriaCaffe/ Ristorante con menù vegan, ma con sapori in grado di soddisfare tutti i palati.

INFO

www.trequandaproloco.it/

www.comune.trequanda.si.it

COMPAGNA DI VIAGGIO: Peugeot e-208

 Le sue dimensioni permettono una maneggevolezza ottimale nel traffico e la coppia istantanea del motore elettrico permette un buono scatto. La vettura nasce sulla piattaforma modulare di ultima generazione eCMP (Common Modular Platform), definita multienergia, in quanto permette di scegliere la tipologia di alimentazione, sia essa benzina o diesel o interamente elettrica.

Prima di metterci al volante di questa graziosa city car dall’aspetto molto alla moda, facciamo un giro attorno alla vettura per analizzare meglio il suo look. Tra gli aspetti distintivi rispetto alla versione con motore termico vi è sicuramente la calandra in tinta con la carrozzeria, dove troviamo il logo del Leone applicato direttamente sulla mascherina. Ma a sorprendere di più sono gli interni con una forte vocazione tecnologica, piacevoli e moderni al primo sguardo. Troviamo ovviamente il modernissimo i-cockpit 3d, ubicato dove di solito troviamo il quadro strumenti. Abbiamo a disposizione anche un altro schermo in mezzo alla plancia che ci fornisce informazioni e aggiornamenti sulla batteria e sull’utilizzo dell’energia.

Al volante della nuova Peugeot e-208 ci si sente immediatamente a proprio agio. Grazie alla copia istantanea fornitaci dal propulsore elettrico la vettura è molto piacevole da guidare, soprattutto in città, dove si può scattare rapidamente ai semafori. Anche fuori città la guida dinamica di e-208 si può apprezzare grazie al suo baricentro basso e alla risposta rapida delle batterie che permettono di gestire al meglio l’entrata e l’uscita in curva. Lo sterzo, inoltre, risulta molto diretto e morbido. Il bagagliaio ha una capacità di 311 litri.

Il motore elettrico sviluppa una potenza di 100 kW, ovvero 136 CV e una coppia di 260 Nm, disponibili istantaneamente, che rendono la vettura molto scattante e piacevole da guidare. Le batterie che alimentano il propulsore sono al litio e hanno una capacità di 50 kWh, in grado di garantire un’autonomia complessiva di 340 km in WLTP. La ricarica è molto rapida grazie a un innovativo sistema di regolazione termica che garantisce allo stesso tempo una vita più lunga della batteria: si parla, infatti, di 8 anni e 160.000 km.

Sono 16 le ore necessarie per una ricarica completa di e-208 attraverso la presa di corrente Green’Up Legrand, ma si può scendere fino a 8 o 5 ore se si scelgono le ricariche in versione monofase o trifase da colonnina di ricarica. Con un pit-stop di 30 minuti, invece, la batteria si ricarica per l’80%. Ma non è tutto, perché la vettura può essere ricaricata a distanza grazie a una modalità di programmazione tramite il touchscreen del sistema di infotainment oppure tramite app. Tre sono le modalità di guida disponibili su e-208: Eco, Normale e Sport. Quest’ultima si focalizza sulle prestazioni e sul piacere di guida e garantisce una accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 8 secondi. La leva del cambio permette anche la selezione di due differenti modalità di frenata che fungono anche da rigenerazione della batteria.

Nei mesi più freddi come gennaio, Peugeot e-208 vi viene incontro con un sistema di riscaldamento ad alta potenza, alimentato dalla batteria ad alto voltaggio che permette di scaldare la vettura molto velocemente anche in modalità programmata. In questo modo potrete azionarle questo sistema qualche minuto prima di mettervi al volante per andare a lavorare la mattina e godervi a pieno il comfort che questa city car è in grado di fornire.

LA SCHEDA

Dimensioni: 4.060 mm l x 1.750 mm x 1.430 mm

Potenza: 100 kW (136 CV)

Coppia: 260 Nm

Autonomia: 340 km

Accelerazione: 0-10 km/h 8,1 secondi

Prezzi: da 33.400 euro a 38.200 euro