WEEKEND-CAR PREMIUM

Nella Sardegna antica e selvaggia guidando Audi Q5 TFSI e

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La Sardegna sudoccidentale presenta una varietà di paesaggi montani e costieri dove la natura è intatta e ben protetta. Perfetti per un’esplorazione “pulita” con la nuova Audi Q5 quattro in versione ibrida plug-in, nostra compagna di viaggio  per questo weekend

di NICOLA D. BONETTI

Si parte da Cagliari con la nuova Q5,  resa ancora più attraente dalla tecnologia green del sistema ibrido plug-in, per raggiungere uno dei posti più belli della costa, il Faro di  Capo Spartivento, uno dei Green Resort già da noi segnalati per i nostri Weekend Premium Award. Indispensabile guidare un’auto che consenta la massima mobilità e al tempo stesso sia “green”, elementi che difficilmente convivono nelle sport utility.

Queste, per molti sono solo una moda: incarnano invece più ruoli, alle doti inziali di spazio e praticità hanno aggiunto sicurezza, comfort e dinamica anche spiccata, raggiungendo una polivalenza ineguagliabile. Con stile, come Audi, le cui esperienze quarantennali con la trazione “quattro” e con le suv della gamma Q, che hanno permesso dal 2005 di conseguire successi in crescendo. Fino all’anno scorso, quando in Italia hanno rappresentato il 47,3% delle vendite di tutti modelli dei Quattro anelli.

La nostra compagna

La nuova Q5 è elegante e aggressiva, ma ha il fascino aggiuntivo di esserlo in modo “green” e silenzioso, segue infatti la via dell’elettrificazione, che Audi percorre non da oggi. Infatti la prima Q5 ibrida uscì nel 2011, e l’ultima, questa “TFSI e”, plug-in hybrid cioè “ricaricabile alla spina”, aggiunge vantaggi e potenza al modello Q più venduto al mondo.

Audi Q5 TFSI

Questa nuova Audi Q5 conserva la personalità dinamica peculiare del modello pur con l’incremento ponderale per l’elettrificazione. Fornisce infatti prestazioni rese possenti dalla propulsione aggiuntiva elettrica con tre regolazioni: EV, Auto e Hold per la gestione delle batterie. Può infatti percorrere fino a 45 km in modalità elettrica pura, o scatenare la potenza e la coppia per la sportività da Audi.

Dentro Q5

Audi Q5 TFSI interni

L’abitacolo, elegante e piacevole alla vista e al tatto, offre lo spazio e il comfort di una suv di lusso. Trattandosi di una versione di alta gamma, Q5 ibrida offre fin dall’allestimento d’accesso la “vita connessa”: Connect Emergency call & Service è di serie, come la dinamica del Drive select e la sicurezza del Pre sense city. Comodità con il bracciolo centrale anteriore, eleganza con i cerchi in lega da 18’’, comfort con il clima auto trizona, radio DAB, sedili anteriori con supporto lombare a quattro vie e posteriori plus, sistema di ausilio al parcheggio plus, sistema informazioni per il conducente con display a colori da 7”.

La Sardegna sudoccidentale

Un’area dove i panorami cambiano in continuazione: mare, stagni, montagne e vallate verdissime, parchi e zone protette: il tutto si alterna in una sinfonia dalle note equilibrate. Già alla partenza, al di là dello Stagno di Cagliari, rispetto all’Aeroporto di Cagliari-Elmas, si trova un suggestivo luogo da visitare. Le Saline Vecchi Conti allo Stagno di Santa Gilla, tuttora attive ma con una parte storica affidata dal 2017 al FAI (www.fondoambiente.it/luoghi/saline-conti-vecchi). Area naturalistica e sito di archeologia industriale che racconta l’impresa del sale con allestimenti d’epoca, proiezioni e un percorso tra vasche naturali, montagne di sale e fauna selvatica.

Audi Q5 TFSI esterni

Realizzate dall’Ing. Conti Vecchi, alla fine degli anni ’20 del secolo scorso bonificando lo stagno e contribuendo allo sviluppo economico della zona, sono una testimonianza storica. È intrigante visitare gli ambienti: Direzione, Uffici e Laboratorio chimico, come esplorare le vasche salanti e le montagne di sale, mondo frequentato da centinaia di fenicotteri rosa.

Fuoristrada tra i boschi

Una terra che conosciamo bene per esserci venuti con offroad specializzate, oggi chiamate extreme: ma l’evoluzione tecnologica, come nel caso di Audi, con quarant’anni di trazione “quattro”, nel caso di Q5 implementata dalle sospensioni pneumatiche che la sollevano fino a 45 mm e dai programmi dedicati, permette di tornarciIn sicurezza.

Audi Q5 TFSI offroad

Infatti con il sistema Audi Drive Select di serie, ci sono i programmi Auto, Comfort, Dynamic, Efficiency, Allroad, Offroad/lift e Individual. Con almeno due di questi molto utili per la guida su sterrato e fuoristrada.

Audi Q5 TFSI in strada

Percorriamo tratti completamente disabitati che sembrerebbero vie forestali precluse al transito e invece scopriamo essere strade provinciali, come la SP 1 da Macchiareddu a Santadi. A livello regionale collega il Campidano sudoccidentale alla zona più meridionale dell’Iglesiente-Sulcis, attraversando anche il Parco naturale Regionale di Gutturu Mannu. Per prendere poi la SS 295 che passa a Nord di Capo Teulada e costeggiando l’affascinante costa in direzione di Chia.

Raggiungiamo il Faro

L’area attorno a Chia è spettacolare e come tale attrae turisti in quantità, quasi in tutte le stagioni..

C’è comunque un altro modo di avere meno gente attorno: prenotare un soggiorno all’Hotel Faro di Capo Spartivento (www.farocapospartivento.com/it), un Green Resort a cinque stelle, per raggiungere il quale si ha il permesso di transito lungo lo sterrato, panoramico ed esclusivo, che tra scorci incredibili ci porta alla suggestiva meta di un weekend particolarmente “premium”.

Una cena speciale

Al di là del fascino del luogo e dell’edificio, entrambi tanto unici quanto spettacolari, il giovane chef Alberto Sanna ci propone una degustazione del suo stile: cucina contemporanea che enfatizza in modo creativo i sapori del territorio.

Il menu prevede: apertura con spigola marinata agli agrumi, finocchio e civraxiu croccante, seguito da un’entusiasmante battuto di gambero viola, accompagnato da funghi croccanti e salsa al miele di cardo. È il momento del primo: tagliolini neri con scampi, pomodorino confit e limone. Secondo di polpo in crosta di pane carasau, patate al forno e pesto leggero di prezzemolo. Fantasia anche per il dessert: couscous al caffè, crema di mascarpone, spugna di cioccolato e nocciole.

Il tutto bevendo prima Vermentino di Sardegna Opale di Cantina Mesa 2018 e a seguire Vermentino di Gallura vendemmia tardiva (VT) Sciala di Cantina Surrau 2017. Pronti per dormire cullati dal soffio del vento – nomen omen – e dalla rassicurante luce del faro.

Risveglio nel Faro

Dopo ogni tramonto c’è una notte seguita da una nuova aurora. Qualcuno l’ha detto e molti lo ripetono: espressione apodittica dalla logica inattaccabile, con buon valore evocativo. Eppure, la notte trascorsa in un faro, ha di per sé qualcosa di magico. Le sciabolate di luce che accompagnano il crepuscolo in un luogo che già dal nome, Capo Spartivento, indica l’aria sempre pulita. A picco sul mare e senza costruzioni attorno, a parte l’edificio sul retro – ora una lussuosa dependance e un tempo alloggio dei “semaforisti” – e una costruzione in alto sulla montagna, ci si sente padroni del mondo.

L’Hotel  “green”

Costruito nel 1854, fu uno dei venti fari voluti da Vittorio Emanuele di Savoia, le cui iniziali si notano nel fregio che sovrasta l’ingresso. Abbandonato negli anni ’80, iniziò il restauro nel 2006, per otto anni secondo un progetto di chi lo sognò da molto tempo prima. Realizzando il primo e unico faro in Italia destinato all’accoglienza, premiato dalla Marina Militare come esempio di recupero.

Privacy assoluta garantita dalla riserva naturale protetta, si può anche prenotare in esclusiva, considerando il ridotto numero di camere. L’ambiente è domestico: non c’è reception ma l’accoglienza che introduce alle suite. Si sceglie in libertà quando fare colazione, quale volume prendere dalla libreria, da quale angolo della terrazza ammirare il tramonto, il menù del pranzo e della cena, come le bottiglie dalla cantina.

L’acqua calda e l’energia elettrica sono prodotte attraverso l’utilizzo di pannelli fotovoltaici, il dissalatore utilizza l’acqua di mare per le normali funzionalità, e la fitodepurazione riutilizza le acque reflue per il giardino.

Alla guida riprendendo il viaggio

Durante questa esplorazione sarda da Cagliari a Capo Spartivento, abbiamo percorso strade suggestive dove apprezzare la dinamica, attraversare silenziosamente paesi in modalità elettrica, divertirci su strade non asfaltate (anche molto accidentate) per evitare le vie più note e raggiungere spiaggette remote con la trazione integrale. Anche solo elettrica, perché il motore è all’interno della trasmissione “quattro”, gestibile anche con fondi difficili.

La frenata dei veicoli elettrificati non sempre è come siamo abituati. Q5 come altre non sembra inizialmente modulabile con facilità: occorre conoscerne il funzionamento, ricordando che avviene elettricamente nelle azioni fino a 0,2 g (media intensità), per poi passare ai freni idraulici. Con un minimo di esperienza il feeling migliora.

Da studiare anche il sistema di gestione predittiva dell’efficienza, per far rendere al meglio potenzialità e autonomia. Si può regolare su trazione elettrica, ibrida automatica o risparmiare la batteria per una parte successiva del percorso.

Riprendendo la strada, le divagazioni verso ogni spiaggetta tentano ed è difficile resistere, da Chia verso Santa Margherita di Pula, si alternano a piccole lagune dove l’incanto è realmente incredibile. Ma volendo visitare un luogo memorabile, poco oltre, in direzione di Pula, un paesino riunisce spiagge e laguna, aggiungendo altri fascini aggiuntivi. La morfologia del Capo di Pula, quasi un’isola collegata alla terraferma da una sottile striscia di terra tra due spiagge, una sul mare e l’altra sulla laguna: siamo a Nora, antico insediamento preromano dove, proprio sul Capo, si possono visitare le vestigia dell’era archeologica, con il teatro romano. Per una conclusione “classica” del weekend.

Compagna di viaggio: La nuova Q5 TFSI e

Qualche dato tecnico per focalizzare le caratteristiche della vettura guidata: 55 TFSI e quattro S tronic. Lunga 466 cm e larga 189 è alta 166, con passo di 282. Il motore turbo a benzina a quattro cilindri da 1.984 cc, eroga 252 cavalli da 5.000 giri e la coppia massima di 370 Nm da 1.600 a 4.500 giri, abbinato al cambio automatico a 7 rapporti e alla trazione integrale quattro. Con l’unità elettrica che permette 40-45 km di autonomia “pulita”, offre complessivamente 270 kW (367 CV) e 500 Nm già a 1.250 giri. Valori che consentono le prestazioni in accelerazione 0-100 km/h di 5,3 secondi (14,3 EV), la velocità massima di 239 km/h (135 EV), con un consumo medio di 2,1-2,7 l/100 km, ed emissioni di CO2 di 48-62 g/km.

La gamma di Q5 è piuttosto estesa: la versione di questo weekend, denominata 55 2.0 TFSI e quattro S tronic indica la potenza più elevata, eroga infatti complessivamente dai due motori, termico ed elettrico, 270 kW (367 CV). Esiste anche come “50” da 220 kW (299 CV).

L’assortimento di queste due nuove ibride plug-in parte dai 57.500 euro (50 Base) per arrivare ai 66.300 di 55 S line Plus. La prima è offerta in quattro allestimenti: Base, Business, Business Design ed S line plus (61.500), mentre per Q5 55 ci sono due scelte: Business da 63.800 euro ed S line plus da 66.300. Corretto far notare che tutte le “Q5 TFSI e” comprendono il cambio automatico S tronic a sette rapporti, la trazione integrale quattro e due cavi di ricarica per uso domestico e per le colonnine.

www.audi.it

Dimensioni: 466/189/166 cm
Potenza: 270 kW (367 CV)
Coppia: 500 Nm
Velocità massima: 239 km/h
0-100 km/h: 5,3 secondi
Consumo medio: 2,1-2,7 l/100 km
Emissioni di CO2: 48-62 g/km