In Auto

Land Rover Defender ibrida plug-in: cosa succede quando l’off road sposa la mobilità sostenibile?

image_pdfimage_print

La Land Rover Defender, iconico fuoristrada che dal 1948 è sinonimo di off road “duro e puro”, sposa una veste tutta nuova insieme a contenuti tecnici e tecnologici completamente inediti che rendono questo modello una vettura poliedrica in grado di incarnare alla perfezione le caratteristiche di una Weekend Green Car. Tra le novità epocali che porta in dote il nuovo Defender troviamo anche una potente ed ecosostenibile meccanica ibrida plug-in che fa dell’efficienza e della forza i suoi punti cardine.

Tutta nuova ma con richiami al passato

Come accennato in precedenza, la nuova Defender è un’auto tutta nuova, anche dal punto di vista estetico, anche se non mancano chiari richiami al passato, come i proiettori anteriori dalla forma circolare (ora impreziositi dalla tecnologia LED), i fati posteriori che riprendono la forma di quelli della precedente generazione, non mancano infine gli “alpine light”, ovvero quelle tipiche finestrelle arrotondate posizionate sul tetto e tanto altro ancora.

Connettività e tecnologia ai massimi livelli

Gli interni sono diventati molto moderni e tecnologici, oltre ad essere spaziosi e confortevoli. La strumentazione di tipo digitale è abbinata al display incastonato nella console centrale dedicato al sistema di infotainment Pivi Pro di Jaguar Land Rover, che condivide l’hardware elettronico con i più recenti smartphone. Questo sistema si avvantaggia appieno della tecnologia Software-Over-The-Air (SOTA) della Defender, senza compromettere la sua capacità di effettuare in movimento lo streaming di musica o il download di app. Con modem ed eSIM dedicate gli aggiornamenti SOTA possono lavorare in background, senza interferire con la connessione quotidiana, servita dall’altro modem e dall’ eSIM nel modulo di infotainment.

La mobilità elettrica sposa l’off road

Gli interni della plug-in sono leggermente più sacrificati in termini di spazio rispetto alle altre versioni per dedicare spazio per le batterie, posizionate nel posteriore, dove non c’è un capiente vano sotto il pavimento del bagagliaio.

Il powertrain plug-in P400e sfrutta un motore quattro cilindri benzina da 300 CV abbinato ad una unità elettrica da 105 kW. Quest’ultimo a sua volta è collegato alle già citate batterie che permettono di viaggiare a zero emissioni fino a circa 50 km con una sola carica. In questo modo sarà possibile visitare le zone ZTL dei centri urbani rispettando il silenzio dei borghi e la natura, ma nello stesso tempo sarà possibile immergersi nella natura facendo fuoristrada estremo e superando guadi fino 90 cm.

Inarrestabile in fuoristrada

Il programma Wade del sistema Terrain Response solleva l’auto mediante le sospensioni pneumatiche elettroniche, mentre il sistema Surround Camera 3D con Wade Sensing (rilevamento dei guadi) indica la profondità dell’acqua. La nuova Defender mette a disposizione la piattaforma più rigida mai prodotta da Land Rover che arriva a supportare 6,5 tonnellate di carico, inoltre collegate al telaio troviamo sospensioni indipendenti a molle o pneumatiche. Il comparto tecnico dedicato all’off road viene completato dalla trazione integrale permanente abbinata alla trasmissione automatica a due gamme di velocità e al differenziale posteriore autobloccante.