POESIA DI VIAGGIO

POESIA DI VIAGGIO: “A SIRMIONE FREMITO MI COGLIE”

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Continuiamo a ricevere le vostre poesie per il concorso “Poesia di Viaggio”. Pubblichiamo “A Sirmione fremito mi coglie” che ci ha inviato Giuseppe Mandia, un inno alla bellezza di Sirmione, sul Lago di Garda, che ispirò anche il poeta Catullo, che qui aveva la villa di famiglia e amava trascorrerci tutto il tempo che poteva.

Se volete vedere la vostra poesia pubblicata, partecipare al concorso gratuito e avere la possibilità di vincere un fantastico weekend per due persone, qui trovate il bando completo, inclusa la sezione speciale “Poesie in Mongolfiera” riservato ai ragazzi diversamente abili o con patologie, che avranno la possibilità di realizzare un sogno.

 

A Sirmione fremito mi coglie

S’alza su queste acque magiche il sipario

e scopre riflessi giocosi argentei

in un minuetto d’inedite onde

a deliziare l’animo, a solleticare l’attimo.

 

Sgrondano tinte di giada e di miele dai contorni

delle alture che ingolosiscono gli occhi

contrasti d’artista col lago che li accoglie.

 

La barca spinge desideri e stupore

nel vento amico che la sospinge.

Arioso abbraccio è Sirmione.

Dei fiori gli alberghi hanno i colori, gli odori.

Le voci sono un arcobaleno straniero

tra le tele di storie, ristori e botteghe.

Mi cullo tra queste reti d’amore

e viene canzone docile innocente,

poesia a poppa e a prua che si accasa

sulla spiaggia delle Bionde

nel castello, tra le braccia delle sponde.

Qui la vita ha spazi lunghi, orizzonti di libertà.

Bacio rapinoso. Essenza di beltà.