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Weekend Milano

Mostre a Milano

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Mostre a Milano: tra sacro e profano. Tra le mostre appena inaugurate a Palazzo Marino, al Mudec, alle Gallerie, a Palazzo Morando

 

Milano, effervescente  come non mai, ha attrazioni in tutte le stagioni.

Ma bisogna ammettere che il periodo delle festività natalizie offre davvero mille opportunità.

Tra le mostre appena inaugurate a Milano, ecco la nostra scelta.

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Il Rinascimento di Bergamo e Brescia: Lotto, Moretto, Savoldo e Moroni.

Torna l’appuntamento natalizio con l’arte a Palazzo Marino, offrendo ai milanesi una mostra che presenta ben quattro capolavori di altrettanti maestri, tra i maggiori protagonisti del Rinascimento nelle città di Bergamo e Brescia: Lorenzo Lotto, Alessandro Bonvicino detto il Moretto, Giovan Girolamo Savoldo e Giovan Battista Moroni.

Attraverso le opere realizzate a Bergamo dal Lotto e quelle dei maggiori esponenti della scuola bresciana e bergamasca – Moretto, Savoldo e Moroni – la mostra propone in un allestimento originale nella Sala Alessi le vette più spettacolari di questa stagione artistica, all’interno della quale si formerà poi il giovane Caravaggio, aprendo la strada all’arte moderna.

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“Il territorio di Bergamo e Brescia è stato la culla della formazione del giovanissimo Caravaggio, che si trasferì poi a Milano per frequentare le botteghe degli artisti che qui lavoravano stabilmente, diventando poi il genio della luce e delle ombre che tutti noi conosciamo. Scoprire queste opere significa non solo approfondire la conoscenza di una cultura artistica che ha prodotto capolavori, come quelli che possiamo ammirare in Sala Alessi, e ha aperto la strada a un capitolo nuovo nella storia dell’arte, ma anche valorizzare la ricchezza di arte e storia di quei territori che l’anno scorso sono stati così duramente colpiti dalla pandemia” ha dichiarato il Sindaco Giuseppe Sala.

 

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La mostra vuole essere anche un omaggio a Roberto Longhi, il grande storico dell’arte scomparso cinquant’anni fa, che proprio nell’ambito dei suoi studi sul maestro milanese seppe per primo valorizzare l’originalità della tradizione bergamasca e bresciana e il suo ruolo decisivo nella genesi del realismo caravaggesco.

Si uniscono all’iniziativa natalizia di Palazzo Marino anche i Municipi 2, 3, 4, 7 e 8 del Comune di Milano, con un doppio dono alla collettività, per la più ampia conoscenza del patrimonio culturale cittadino, in collaborazione con la Pinacoteca del Castello Sforzesco.

Fino al 16 gennaio 2022 le porte di Palazzo Marino saranno aperte al pubblico per ammirare questi capolavori, con ingresso libero e visite guidate gratuite.

L’organizzazione è di Civita, mentre il catalogo è edito da Skira.

serviziculturali@civita.art

 

Mostre a Milano

“Prima della prima. Il rito dell’inaugurazione della Scala nell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo”

Le Gallerie d’Italia-Piazza Scala, museo di Intesa Sanpaolo a Milano, presentano fino al 14 febbraio 2022 la mostra fotografica “Prima della prima”, dedicata al  rito dell’inaugurazione della Scala.

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La mostra, con la curatela di Aldo Grasso, vuole essere un’occasione per ripercorrere la storia della ‘cerimonia sociale’ rappresentata dall’inaugurazione del Teatro alla Scala attraverso una selezione di 83 immagini, in parte inedite, provenienti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo.

Prima della Prima è un percorso che fa rivivere una grande tradizione milanese e anticipa la valorizzazione permanente che l’Archivio troverà a Torino nel nuovo museo della banca in Piazza San Carlo, dove sarà messo a disposizione di tutti gli italiani.

 

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Il ritmo dell’esposizione è scandito cronologicamente, soffermandosi su alcuni anni esemplificativi della storia del Teatro: dalla rinascita del 1946, con la direzione del Maestro Arturo Toscanini, al 1951, primo anno in cui la Prima sarà anticipata dal tradizionale giorno di Santo Stefano al 7 dicembre, festa di Sant’Ambrogio.

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Si attraversano poi gli anni Sessanta, dal boom economico alla contestazione del 1968, per concludere con gli anni Settanta, fermandosi alla vigilia della crisi.

Insieme alle immagini dell’Archivio Publifoto, il viaggio viene accompagnato da alcuni spezzoni di filmati delle teche RAI e dalle cronache pubblicate sulle pagine del quotidiano milanese per antonomasia, il Corriere della Sera.

Un nucleo particolarissimo e per molta parte inedito è dedicato ai lavoratori del backstage del Teatro: i falegnami, le sarte, gli uomini e le donne delle pulizie, ma anche i lavoratori della tipografia.

Mostre a Milano.

MUDEC PHOTO ospita TVBOY

L’artista Salvatore Benintende è a livello internazionale uno degli esponenti principali del movimento Street Art di matrice Neo Pop ed è uno degli artisti più riconoscibili della sua generazione.

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Le sue opere sono esposte in diversi Paesi, dalla strada alle mostre museali, al PAC Milano, MDM Museum oltre che in numerose gallerie di Roma, Barcellona, Monaco, Copenaghen, Berlino, Londa, LA, Miami, da solo o al fianco di grandi nomi come Warhol, Lichtenstein, Haring, Basquiat.

Ora Mudec Photo lo ospita per la prima volta a Milano in una personale che svela al visitatore l’occhio ironico e satirico, ma sempre attento alla riflessione, con cui TVBOY reinterpreta i vari trend seguiti dalla società moderna.

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“TVBOY. La mostra” racconta – attraverso più di 70 tele – il percorso di questo prolifico artista, soffermandosi sulle sue principali tematiche: l’amore, il potere, gli eroi, la storia dell’arte. La mostra, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e promossa dal Comune di Milano-Cultura, è a cura di Nicolas Ballario, giornalista esperto di arte contemporanea, ed è realizzata in collaborazione con Studio TVBOY.

La collaborazione tra il Mudec e l’artista è stata – come spesso accade in questi casi con artisti ‘disruptive’ nei confronti della società e delle istituzioni – assolutamente casuale: infatti, in occasione della mostra del Mudec dedicata a Banksy nel 2018 “A Visual Protest. The Art of Banksy”,  TVBOY realizzò nottetempo un primo murale di protesta sul muro di cinta del museo, in via Tortona 56.

 

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Il murale rappresenta (è ancora oggi visibile) uno street artist incappucciato, ritratto di spalle, che gioca sull’ambiguità Official/Un-official, riferendosi alla mostra non ufficiale di Banksy che si svolgeva all’interno delle sale del museo.

Dallo “scontro” è nato un dialogo interessante, che al contrario ha visto lavorare il Museo delle Culture e TVBOY insieme, per un progetto molto ambizioso all’interno del distretto Tortona.

 

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Copertina_TvBoy_24-ORE-Cultura

E presso il bookshop della mostra, in libreria e online si può trovare TVBOY, la prima monografia ufficiale edita da 24 ORE Cultura e dedicata al celebre street artist, con oltre settanta opere tra icone dell’arte, della musica, dello spettacolo e della politica.

Con un contributo di Oliviero Toscani

Edito da 24 ORE Cultura

 

 

A Palazzo Morando “Wonder Woman. Il mito”

“Bella come Afrodite, saggia come Atena, con la velocità di Mercurio e la forza di Ercole, è conosciuta solo come Wonder Woman!”

William Moulton Marston in All Star Comics #8, 1941

 

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Le sale espositive di Palazzo Morando ospitano una mostra dedicata a uno dei personaggi più iconici di sempre, Wonder Woman, assolvendo così alla mission di luogo di confronto sui temi legati ai fenomeni di costume.

Si tratta del primo progetto museale nonché della prima mostra in Italia interamente dedicata all’eroina femminile dell’universo DC, personaggio tra i più amati dell’immaginario americano di tutti i tempi.

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Ideata per l’editoria nel 1941 dallo psicologo americano William Moulton Marston, con le prime illustrazioni di Harry G. Peter, Wonder Woman è diventata negli anni Settanta l’omonima serie televisiva statunitense, con protagonista un’intramontabile Lynda Carter, per conquistare infine il grande schermo con i film Wonder Woman (2017) e Wonder Woman 1984 (2020), entrambi interpretati da Gal Gadot e distribuiti in Italia da Warner Bros. Pictures.

 

 

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In ottant’anni  la sua figura – originalissimo modello della cultura pop americana – ha incarnato l’ideale eroico della donna-guerriero, la più grande icona femminile dell’universo DC che ha debuttato nelle pagine di All Star Comics #8 come Diana, giovane membro di una tribù di donne chiamate Amazzoni, originaria di Paradise Island, un’isola nascosta situata nel mezzo di un vasto oceano.

Wonder Woman è divenuta indiscusso simbolo di verità, giustizia e uguaglianza, attraversando e superando confini geografici e decenni di storia.

Fino al 20 marzo 2022.

www.civicheraccoltestoriche.mi.it