Negli ultimi tempi si è sentito sempre più parlare delle bacche di Goji, come elisir di lunga longevità. Queste piante sono originarie della Mongolia, Tibet, Himalaya e Cina del Nord, le quali si manifestano come un arbusto che cresce su viti rampicanti.
Le bacche di Goji sono ricche di:
- Antiossidanti naturali, i quali contrastano l’azione dei radicali liberi, i primi responsabili nell’invecchiamento della pelle e dei tessuti.
- Polisaccaridi, cui sono una fonte di zuccheri essenziali poiché aiutano il nostro sistema immunitario, rafforzandone le difese.
- Carotenoidi e flavonoidi, i quali sostengono le funzionalità visive antiossidanti.
- Vitamine e sali minerali, nello specifico le vitamine A, C, E e del gruppo B. Invece come sali minerali contengono il rame, il ferro e il fosforo i quali aiutano ad aumentare la resistenza muscolare. Lo zinco, invece, favorisce la stabilità di buoni livelli di testosterone.
- Carboidrati, proteine e lipidi, tra cui sono presenti l’Omega 3 e l’Omega 6.
Questo frutto in più ha un basso indice glicemico e favorisce così l’equilibrio della glicemiaEsistono diverse tipologie di bacche di Goji ma le ultime scoperte testimoniano che la migliore qualità è la Xing Dal, poiché è lavorata artigianalmente e permette di mantenere tutte le caratteristiche e valori della bacca
L’ambiente nel quale cresce questa pianta ha una forte escursione termica. Essa varia da +39°C a -15°C. Ciò comporta che la bacca, per sopravvivere, sviluppi sostanze che la rafforzano e la arricchiscono di vitamine e minerali.
La dose giornaliera consigliata varia da bambino ad adulto: il primo deve prenderne da uno a tre cucchiaini al giorno, mentre il secondo da uno a tre cucchiai al giorno (all’incirca trenta grammi). Le bacche di Goji possono essere assunte da tutti ma bisogna prestare molta attenzione a chi soffre di allergia al pomodoro o a chi sta facendo terapie con anticoagulanti.