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Le 10 piramidi più belle del mondo fuori dall’Egitto

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Quelle più famose sono quelle di Giza, in Egitto, ma le piramidi hanno da sempre affascinato l’uomo, forse per la loro imponenza o per quella forma caratteristica che proietta l’essere umano verso il divino. Non a caso, infatti, hanno caratterizzato civiltà sviluppatesi in diversi punti del globo. Ma quali sono le piramidi più belle del mondo fuori dall’Egitto? Siamo andati a cercarle in questa puntata della rubrica TOP 10.

1.Piramidi di Meroe (Sudan)

Patrimonio dell’Umanità UNESCO, le Piramidi di Meroe, in Sudan, sono circa una quarantina la più antica risale alla fine del VI secolo a.C. Si trovano a nord della città di Khartoum, lungo il fiume Nilo e sono più strette più piccole di quelle egizie. Furono costruite come simbolo del potere del regno nubiano di Kush, di cui Meroe era una delle città più importanti. Per seicento anni, Meroe è rimasta il cimitero reale e qui sono sepolti più di quaranta generazioni di re nubiani.

2. Piramidi di Tikal (Guatemala)

Nel dipartimento di Petén, in Guatemala, si trova l’antica città di Tikal, rimasta nascosta nella jungla per quasi 800 anni e riportata alla luce dagli esploratori europei nel 1850. Tra i numerosi monumenti, sono emersi ben sei templi dalla forma piramidale, il più alto dei quali è una piramide alta ben 65 metri e coronata da un luogo di culto dedicato al serpente a due teste. Negli anni Cinquanta del secolo scorso qui è stato istituito il Parco Nazionale di Tikal, diventato Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1979.

3. Grande Piramide di Choula (Messico)

Nello Stato Messicano di Puebla si trova quella che sembra una grande collina erbosa ma che, in realtà, è la piramide più grande del mondo, certificata dal Guinness dei Primati. La Grande Piramide di Choula, il cui nome azteco è Tlachihualtepetl, sebbene più bassa della Piramide di Giza, ha una base molto più larga e un volume stimato di più di 4,45 milioni di metri cubi. Quando i colonizzatori spagnoli conquistarono la città, nel XVI secoli, costruirono sulla cima, ricoperta d’erba, una chiesa cattolica.

4. Piramide di Koh Ker (Cambogia)

Lungo il percorso che da Siem Reap porta a Koh Ker si può incontrare una delle rovine Khmer più enigmatiche e affascinanti: un complesso di templi che comprende l’imponente Prasat Thom, una sontuosa piramide a sette gradini, alta 36 metri e larga 55. Oggi, la piramide è avvolta dalla rigogliosa vegetazione, ma si pensa che sulla sua sommità troneggiasse un linga, cioè un simbolo fallico riconducibile al dio Shiva, alto ben quattro metri.

5. Valle delle Piramidi (Bosnia)

Nei pressi di Sarajevo, si trova una valle chiamata “Valle delle Piramidi”. Qui si trovano cinque enormi formazioni dalla caratteristica forma e il sito è considerato il più grande complesso al mondo di strutture piramidale e uno dei siti archeologici più attivi del pianeta. Scoperto solo di recente, è ancora oggetto di studi che contrappongono chi sostiene che si tratti di formazioni naturali e chi, come lo studioso Semir Osmanagìc, ritiene che si tratti delle più antiche costruzioni umane, risalenti a 12 mila anni fa. Tuttavia, per ora non ci sono prove che si debbano attribuire alla mano dell’uomo, ma che, viceversa, siano un capolavoro della natura.

6. Tempio di Brihadishwara (India)

A Thanjavur, nello Stato del Tamil Nadu, nell’India del Sud, si trova l’impressionante Tempio di Brihadishwara, dalla forma piramidale, dedicato al dio Shiva. Fiore all’occhiello dell’architettura religiosa del periodo Chola è l’espressione della grandezza del re Tajajara I ed è formato da diverse sale e santuari colonnati, tra cui 250 linga, simboli fallici riferiti a Shiva che decorano le pareti esterne. All’interno della zona sacra, poi, spicca una delle statue più grandi dell’India, quella del toro Nandi, la cavalcatura di Shiva, attorno al quale si svolgono numerosi riti religiosi. Il tempio piramidale è tra i siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

7. Ziggurat di Ur (Iraq)

Nei pressi di quella che oggi è la città di Nassirya, nella Bassa Mesopotamia, in Iraq, un tempo si trovava la città di Ur, importante centro della cultura Sumera. Qui si trova l’imponente Ziggurat di Ur, che risale alla fine del III millennio a.C, distrutta e ricostruita più volte nel corso della sua storia millenaria. È composta da tre terrazze a gradoni collegate tra loro da gradinate e unite da un’ampia rampa di accesso frontale. Si pensa che questa sia solo la base, unica sopravvissuta alle ingiurie del tempo, e che il monumento fosse in origine molto più alto. A iniziare la sua costruzione fu il re Ur-Nammu per onorare il dio della luna Nanna. Dal 2016 fa parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

8. Tempio di Candi Sukuh (Indonesia)

Sull’isola di Java, vicino al villaggio di Berjo e sulle pendici boscose del Monte Lawu, un vulcano dormiente, si trova il tempio di Candi Sukuh, che spicca per la sua architettura piramidale, costituendo un unicum tra i monumenti indonesiani. Costruito con rocce vulcaniche andesitiche, copre un’area di 11 mila mq che include un tempio a tre terrazze, una piramide e diverse sculture, la cui particolarità è di essere a tema erotico, tra rappresentazioni degli organi maschili e femminili e figure esplicative dell’educazione sessuale.

9. Piramide Cestia (Italia)

Ebbene sì, anche l’Italia ha la sua piramide di tutto rispetto. Si tratta della Piramide Cestia, che si trova a Roma, nelle immediate vicinanze di Porta San Paolo e compresa nel perimetro del cimitero acattolico. Costruita tra il 18 e il 12 a.C , è la tomba di Gaio Cestio Epulone che la volle in stile egizio. La piramide è in calcestruzzo, con una cortina di mattoni e una copertura di lastre di marmo di Carrara. È alta 36,40 metri e con una base quadrata di 30 metri per lato. Inoltre, è posta su una piattaforma di cementizio. Un’iscrizione presente su una delle facciate riporta che fu costruita in 330 giorni, condizione posta dal suo committente nel testamento per poter godere della sua eredità.

10. Mausoleo di Medracen (Algeria)

Chiude la nostra TOP 10 il Mausoleo di Medracen, che si trova nel comune di Boumia, nella provincia di Batna, in Algeria. Si tratta del più antico mausoleo reale del Nord Africa e prende il nome da uno dei sovrani dell’antica Numidia. L’aspetto è quello di una gigantesca cupola circondata da colonne con capitelli dorici, risalente al III secolo a.C.  Il mausoleo è annoverato tra i 100 monumenti più a rischio del Pianeta per la sua fragilità e stato di conservazione.