Di Elisabetta Torrieri
Percorsi enogastronomici, un convegno e il recital-concerto di Haber e Conte dedicati alla vigna e al vino: “fermentano” i preparativi del primo incontro pubblico organizzato a Calosso (Asti) nell’ambito di Identità Future, il progetto di recupero e valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali, in collaborazione con il Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, che si tiene dal 15 al 17 ottobre.
Calosso, borgo di-vino
Calosso si trova in magnifica posizione panoramica su un bricco che sfiora i 400 metri d’altezza tra le valli del Nizza e del Tinella, nel punto di transizione tra Astigiano e Langhe. Qui tutto ruota attorno alla civiltà del vino: significativa è la produzione di Moscato d’Asti, che costituisce la risorsa principale del territorio, ma ben rappresentati sono anche i vitigni a bacca nera tipici del Piemonte, Barbera, Dolcetto, Nebbiolo, Freisa, cui si aggiunge una vera e propria rarità il Gamba di Pernice.
Calosso si caratterizza per la presenza dei crotin, ambienti sotterranei scavati nel tufo, sotto le case del paese, senza luce né aerazione, adibiti a cantine per la conservazione e l’affinamento dei vini più pregiati. In alcuni crotin, poi si trovano anche delle cisterne d’acqua, che viene immagazzinata per i periodi di siccità. Nei vani più profondi, invece, dove le temperature sono più basse, veniva conservata la neve, che veniva isolata con strati di pula o di paglia, per fungere da freezer naturale.
Il programma della fiera
Si parte alle 17 di venerdì 15 ottobre: nel Salone Don Pierino Monticone di piazza Sant’Alessandro si svolgerà il convegno dal titolo “La vite è bella – I paesi della vigna e del vino”. Relatori saranno l’antropologo Piercarlo Grimaldi, con un intervento dal titolo “Di vino e di bellezza: i musei contadini”, il sociologo Enrico Ercole (“Di museo e di marketing, identità-paesaggio-comunità”), Adriano Da Re, già segretario generale della Fondazione Torino Musei (“L’arte della vigna e del vino”), l’artista Giancarlo Ferraris (“L’arte per comunicare la terra”), l’editore Albino Morando (“Coltivare la bellezza”), il docente universitario Mario Fregoni (“La malora della vigna”) e lo storico Piero Bussi (“La terra particulata, il caso di Calosso”). Il sindaco Pierfrancesco Migliardi porterà il saluto dell’Amministrazione. A moderare i lavori sarà Salvatore Leto, già direttore del Teatro Alfieri di Asti.
A seguire, alle 19, ci sarà l’apertura ufficiale della Fiera del Rapulè 2021 “Tra i colori d’autunno”, con il tradizionale e suggestivo percorso enogastronomico tra i “crotin”, le antiche cantine scavate nel tufo che giacciono sotto molte abitazioni del centro storico: la manifestazione trae ispirazione dal nome dall’antica pratica della vendemmia dei grappoli tardivi, i “rapulin ‘d San Martin”.
Alle 21, Alessandro Haber e Giorgio Conte si esibiranno in un recital-concerto che intreccerà versi di poesia e vino, dagli antichi greci agli autori contemporanei, con musica e canzoni del vastissimo repertorio del cantautore astigiano: lo spettacolo si svolgerà in piazza del Fossato, in caso di maltempo l’esibizione sarà spostata nel salone comunale.
Il percorso di gusto si paga con i crotin
Per accedere alla Fiera del Rapulé, che sarà aperta, sabato 16 dalle 18 alle 24 e domenica 17 dalle 11 alle 16.30, è necessario essere in possesso di Green Pass e avere acquistato il ticket di ingresso sul sito www.fieradelrapule.it . Il biglietto costa € 25 e include: ingresso alla manifestazione, servizio navetta dal parcheggio alla Piana del Salto, tasca e calice, 20 crotin, l’unica moneta accettata durante la manifestazione per l’acquisto di piatti, degustazioni di vino e acquisto delle bottiglie. 1 crotin corrisponde a 1 euro. Le casse si trovano in piazza sant’Alessandro o all’oratorio parrocchiale.
Il percorso si snoda tra il crotin Girio (risotto al Castelmagno e acciughe al verde), il crotin Duca Bianco (uova al tartufo, guanciotto caramellato al Moscato), Casa Olmi (vin brulé), il crotin ‘d Gonda (insalata di carne cruda), Palazzo de Teatro (ravioli del plin), il crotin Zia Tina (zabaione al Moscato), la Cantina Comunale (gnocchi al ragù di salsicca, torta di nocciole), il crotin Montafia (finanziera), la piazza del Castello (grappe), il parco del Castello (formaggi di Langa).
Si potranno visitare i crotin Barbero Gioia, crotin del Teatro, La Casa della Nonna. Mostre in corso alla Casa San Martino – Biblioteca (vetri e ceramiche raku a cura di Dedo Roggero Fossati), Bottega ‘d Ginin (opere di plastica riciclata a cura di Roberto Montafia), Butega ‘d Calos (mostra “Illuminati” a cura di Federica Cagnotto), Casa Irene (mostra fotografica “Calossesi d’un tempo” e “Casa di una volta” a cura di Giovanna Cardelli.
INFO: www.fieradelrapule.it