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La pizza? Uno studio dimostra che…crea dipendenza

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Dici cucina italiana e dici…pizza! Non solo è il piatto più noto della nostra tradizione culinaria a livello internazionale, ma anche il più imitato, con risultati più o meno soddisfacenti, proposto in centinaia di varianti, dalle più classiche alle versioni “lusso”. E, a riconoscimento della sua genuinità e storica, “l’Arte della pizza napoletana” ha anche ricevuto il prestigioso riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Ora, però, uno studio pubblicato su Cnn Health ha dimostrato anche che la pizza…crea dipendenza! A rendercelo un elemento che “più si mangia più si mangerebbe” concorrono diversi fattori, in primis gli ingredienti, una combinazione sapiente tra grassi, carboidrati, sale e zucchero in grado di sollecitare non solo l’appetito, ma anche l’amigdala, un’area cerebrale che “rende il cervello felice”.

La pizza, poi, sarebbe in grado di “dare piacere” coinvolgendo tutti i sensi. Il suo colore, per esempio, dove domina la salsa di pomodoro, di un rosso vivo e profondo, sarebbe in grado di stimolare i “sensori della fame”. Per non parlare del suo profumo, che già dal forno fa “venire l’acquolina in bocca”, rendendocela irresistibile.

Gli studiosi hanno considerato poi anche il contesto in cui, in genere, si consuma la pizza, legato alla familiarità, all’amicizia, agli affetti e alla socialità, legandola a sensazioni di benessere. Gli studiosi non hanno preso in considerazioni sensi come il tatto e l’udito…ma qui possiamo aiutarvi noi. Volete aggiungere a tutti gli altri il piacere del “crock” di una buona pizza sotto i denti?

Inoltre, molti sostengono che per gustare al meglio la pizza si devono mettere al bando coltello e forchetta e “mangiarla con le mani”, perché acquisisce un sapore inconsciamente migliore. Quindi, se siete tra coloro che “mangerebbero pizza tutti i giorni”, sappiate che c’è una spiegazione scientifica!