Gli occhi sono lo specchio dell’anima, ma attraverso di loro catturiamo la bellezza dei paesaggi, dei luoghi che visitiamo durante le nostre vacanze o i weekend fuori porta. All’improvviso, però, soprattutto se avete superato i 70 anni, potreste vedere tutto più offuscato, come se fosse caduto un velo tra il vostro sguardo e la bellezza dei paesaggi. In una parola, potreste soffrire di cataratta.

Oggi, però, grazie alle nuove tecnologie, l’intervento per eliminare la cataratta e tornare ad ammirare le bellezze del mondo, ma anche gli oggetti quotidiani, è ancora più veloce e sicuro. Ne abbiamo parlato con il Dottor Sandro Soldati , esperto di chirurgia refrattiva e della cataratta e dirigente medico di 1° livello.
Dottor Soldati, che cos’è la cataratta?
“È un velo agli occhi che dopo una certa età offusca la vista. Si calcola che tra i 70enni, 3 su 4 possano averla. Tanto è vero che l’intervento per eliminarla è il più eseguito nelle sale operatorie di tutta Italia. Quest’ultimo consiste nella rimozione del cristallino naturale che abbiamo all’interno dell’occhio, che con l’età tende ad opacizzarsi ed è l’unico intervento che pone rimedio a un disturbo dell’invecchiamento restituendo a un organo, l’occhio, l’efficienza che aveva in età giovanile”.

In che cosa consiste l’intervento di cataratta?
“Nella sostituzione del cristallino opacizzato e non più efficiente dal punto di vista ottico con un cristallino artificiale. Con le nuove tecnologie a nostra disposizione, l’intervento può essere effettuato oggi con un laser di ultimissima generazione chiamato femtolaser che consente di polverizzare il cristallino con una precisione e una sicurezza impensabili fino a poco tempo fa a tutto vantaggio del paziente. A questo si aggiunge la possibilità di sostituire il cristallino naturale con uno artificiale grazie alle lenti multifocali “dinamiche”. Queste permettono una correzione di tutti i difetti di vista, da lontano e anche da vicino, consentendo dunque a chi vi si sottopone di fare a meno degli occhiali”.

Queste nuove tecnologie valgono solo per chi soffre di cataratta?
“Queste nuove lenti possono essere impiantate anche in soggetti con una cataratta solo incipiente, o addirittura assente. In questo caso si parla più propriamente di lensectomia, un intervento in cui l’obiettivo principale è la correzione dei difetti visivi. Si aprono così nuove prospettive per molti 50-60enni che vogliono recuperare la vista che avevano da giovani, grazie anche al fatto che l’intervento non presenta particolari problemi di sicurezza e di tollerabilità”.

Ci sono controindicazioni?
“Naturalmente, in entrambi i casi, prima dell’intervento l’oculista procede a una visita approfondita per verificare che non ci siano controindicazioni. Dopo l’intervento, il paziente, deve seguire solo alcune norme igieniche, utilizzando un collirio antinfiammatorio e antibiotico per alcuni giorni, dopo di che può tornare alla vita normale e le complicanze sono minime come la sensazione di bruciore che si può avvertire nel post operatorio, mentre quelle più gravi, come le infezioni, sono veramente rare poiché è uno degli interventi più sicuri al mondo”.
Si può quindi tornare a vedere come prima?
“Va comunque ricordato che è sempre un intervento chirurgico dove esistono delle precise linee guida a cui attenersi. La soddisfazione riportata dai pazienti è generalmente molto elevata con questo tipo di lenti avanzate, non solo per il recupero dei difetti refrattivi ma anche, nei casi di cataratte avanzate, per recupero della brillantezza e di vividezza dei colori”.