WEEKEND & TRAVEL

Il Veneto punta su natura, sostenibilità e siti UNESCO

image_pdfimage_print

Bellezza, natura, sostenibilità e patrimonio cultura. Sono queste le eccellenze a cui punta la Regione Veneto per offrire un turismo sempre più di qualità, a livello sia nazionale che internazionale. Se ne è parlato alla BIT – Borsa Internazionale del Turismo che ha fatto il punto sulle strategie in essere e da attuare in un prossimo futuro.

Tra questi ci sono i Cammini Veneti, per portare il visitatore alla scoperta di luoghi nascosti, culture diverse e bellezze culturali attraverso un turismo lento, e Cycling in the land of Venice, con la creazione di itinerari dedicati al cicloturismo. E, ancora, i grandi eventi sportivi e la promozione di una cultura del turismo sostenibile e responsabile.

Proprio sull’accoglienza, poi, la Regione Veneto ha attivato la “Carta dell’Accoglienza e dell’Ospitalità del turismo veneto”, uno strumento che riassume in un vero e proprio decalogo, declinato per le diverse tipologie dell’accoglienza turistica, i valori fondanti per un turismo di qualità, da applicare e declinare nelle diverse destinazioni e coinvolgendo tutti gli operatori della filiera.

Un turismo sempre più sostenibile

Fa parte del Piano Turistico Annuale 2023, per esempio, il progetto “Costa Veneta – Zona Blu”, partito nel 2021 con l’obiettivo di arrivare alla certificazione delle aziende partecipanti. Sempre in quest’ambito, grazie al progetto europeo “Take it Slow”, la zona termale dei Colli Euganei ha iniziato il percorso di candidatura del territorio a Riserva della Biosfera MAB UNESCO. Grazie allo stesso progetto europeo, nel 2022, il Veneto ha anche lanciato un programma di formazione sui temi della sostenibilità, a cui hanno partecipato 274 imprese e che ha portato alla pubblicazione del Manuale di Sostenibilità.

Inoltre, sono stati avviati progetti di sostenibilità legati alla tutela degli ambienti naturali e dei siti fragili, sia rivolti a operatori e ospiti per educarli a un turismo sostenibile e responsabile.

Il cicloturismo, da trend a prodotto turistico

Nei dieci anni precedenti la pandemia, il cicloturismo ha raccolto un bacino di utenza sempre più ampio e la Regione Veneto si era già mossa verso il consolidamento del settore, organizzando itinerari, promuovendo progetti ad hoc nel campo del marketing turistico e incentivi per le imprese che puntassero ad aggregarsi per organizzare l’offerta in modo puntuale ed efficace. Dopo la pandemia, il fenomeno è aumentato in maniera esponenziale, sia nei numeri che nelle forme, obbligando gli enti pubblici ed adeguare e ad ampliare le infrastrutture, sia in termini di manutenzione di ciclovie, piste ciclabili, cartellonistica e nuovi percorsi e le imprese a strutturarsi in maniera efficace.

Tra gli obiettivi delle destinazioni venete aderenti a “Cycling in the Land of Venice”, c’è l’istituzione di un tavolo permanente degli operatori del cicloturismo, il completamento della segnaletica lungo le ciclovie della REV (Rete Escursionistica Veneta), il ripensamento della modalità di monitoraggio delle ciclabili e organizzazione dell’offerta dei Bike Park e delle MTB.

Cammini e turismo fluviale

Attenzione anche per un altro prodotto “slow”, come i Cammini Veneti. Per la rete di itinerari da percorrere a piedi che comprende il Cammino delle Dolomiti, il Cammino Fogazzaro-Roi, la Via Romea Germanica, la Romea Strata, il Cammino di Sant’Antonio e la Via Claudia Augusta verrà definita una nuova Carta dei Servizi. Per quanto riguarda, invece, il turismo fluviale, il progetto regionale prevede la nascita di nuove reti di impresa come Slow Food- Veneto Waterways.

Cammino Fogazzaro Roi

La Grande Bellezza dei Siti UNESCO

Il Veneto declina la sua bellezza in 9 siti Unesco, 2 Riserve della Biosfera MAB (che tutelano la biodiversità e lo sviluppo sostenibile) e 2 patrimoni immateriali, che valorizzano arti e mestieri identitari di una comunità. I Cicli affrescati del XIV secolo a Padova. Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Le opere di difesa veneziane tra il XV ed il XVII secolo. I siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino. Le Dolomiti. La città di Verona. L’Orto Botanico di Padova. La città di Vicenza e le ville palladiane del Veneto. Venezia e la sua Laguna.

.

Colline del Prosecco

Il senso del Grand Tour non è mai stato così attuale, come con la realizzazione di un sogno: un viaggio lento dalla laguna della città più bella del mondo alle cime dolomitiche più affascinanti, dalla città dell’amore di Romeo e Giulietta, alle colline disegnate dai viticoltori eroici, dalle ville palladiane agli orti rinascimentali, dalle pennellate di Giotto ai bastioni della “Serenissima” sul Lago di Garda. Dove storia, arte, artigianato non solo si offrono nella loro incredibile bellezza, ma creano una varietà di paesaggi rara in meno di trecento chilometri.

Teatro Olimpico di Vicenza

Da non dimenticare in questo meraviglioso viaggio i prodotti tipici della tradizione enogastronomica veneta che in poco tempo passa dalle delizie del mare ai sapori della montagna non dimenticandosi della cucina del Lago di Garda.

I Grandi Eventi Sportivi

I grandi eventi sportivi sono fonte di richiamo per tantissimi appassionati da tutta Italia e da tutto il mondo, essendo in grado di ampliare l’offerta turistica per rendere il territorio più attrattivo e pronto all’accoglienza.

In questa prospettiva rientra anche l’organizzazione dei Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026. Un’occasione unica per sviluppare un serie di collaborazioni strategiche e partnership con aziende e consorzi privati, con l’obiettivo di innovare i servizi, rendere inclusiva la montagna e far vivere esperienze in grado di dare un valore aggiunto a tutto il territorio.

INFO

www.veneto.eu