Il termine “Mancia” deriva da manches: maniche, letteralmente – i signori francesi si privavano delle maniche della camicia che facevano rifare, e le regalavano alle persone di servizio – quindi dare qualcosa di proprio. Nel nostro galateo la mancia non è una priorità, anche perché al ristorante c’è l’abitudine di scorporare le varie voci: il coperto è un extra, come il servizio, che spesso non è molto scarso. Tutto ciò porta ad avere un rapporto con la mancia diverso da quello che si ha negli Usa.
Da noi si tratta di un segno di cortesia nei confronti di persone che ci offrono un servizio, che per tale servizio sono già pagate ma che ci conquistano con la precisione e la dedizione che mettono nel lavoro che svolgono al punto da farci desiderare di premiarli. Dunque è sempre buona educazione, se non siamo insoddisfatti del trattamento che abbiamo ricevuto, lasciare una gratificazione monetaria e magari anche un sorriso a chi ci ha prestato aiuto. Il galateo dice di misurare tutto alla circostanza.
Non è cafone dare 50 euro per 200 di conto, se abbiamo particolarmente gradito il servizio. La mancia troppo generosa diventa cafona se non è accompagnata da una parola di ringraziamento. Inoltre è meglio avere un’idea di continuità, e nulla deve andar oltre la nostra possibilità: meglio dare 10 ogni volta piuttosto che 20 solo una volta
Ma in quali occasioni bisognerebbe lasciare la mancia?
- Alla maschera che vi accompagna al posto a teatro
- Al facchino che trasporta i vostri bagagli
- Al cameriere in ristorante
- Al personale di servizio dell’albergo
- Al tassista
- Al portinaio
- Al parrucchiere per gli aiutanti
La mancia va lasciata con discrezione e rapidità e soprattutto deve essere consistente altrimenti evitate di lasciarla. Le uniche eccezioni in cui non dovete assolutamente lasciare la mancia perchè è considerato un gesto offensivo sono in Giappone e Polinesia.
