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I 10 spettacoli naturali più belli del mondo

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Quante volte vi siete sorpresi di fronte allo spettacolo della natura? Laghi, tramonti, deserti, formazioni rocciosi, panorami mozzafiato, colori che sembrano attinti dalla tavolozza di un pittore. Ma, a volte, la realtà supera la fantasia. E questa settimana, nella nostra rubrica TOP 10, siamo andati alla ricerca dei 10 spettacoli naturali più belli del mondo. E vi diciamo già che sceglierne solo 10 è stata un’impresa.

1. L’aurora boreale

Chi l’ha vista dal vivo giura che non esiste al mondo spettacolo più bello. E non possiamo che essere d’accordo. L’aurora boreale è una danza di strisce luminose, dai colori che spaziano dal verde all’azzurro al bianco, ma anche dal rosso al magenta (più rare). Il fenomeno è dato quanto il vento solare, cioè un flusso di particelle, protoni o elettroni, vengono attirate dal campo magnetico della Terra verso uno dei due Poli e vengono a contatto con la ionosfera terrestre. Una curiosità: il nome corretto del fenomeno è “aurora polare”, che assume quello di aurora boreale, quando si verifica nei pressi del Polo Nord, e di aurora australe, quando è visibile vicino al Polo Sud. Le aurore più belle e famose si possono ammirare in Islanda, Finlandia, Svezia e Norvegia tra metà settembre e metà aprile.

2. Cappadocia (Turchia)

Con il suo paesaggio surreale, che sembra creato da un mago degli effetti speciali, la Cappadocia, una regione semi arida della regione dell’Anatolia centrale, in Turchia, è sicuramente uno dei paesaggi naturali più suggestivi del mondo.  È caratterizzata dai famosi “camini delle fate”, formazioni rocciose dalla forma conica color miele, creata dal raffreddamento della lava di una grande eruzione vulcanica, circa 60 milioni di anni fa. Oggi, la Cappadocia è una delle zone più visitate della Turchia e, attorno ai “camini”, sono sorti resort a cinque stelle, persino all’interno dei camini o di grotte, ristoranti e locali, pronti ad accogliere i turisti che arrivano qui. Tra le attrazioni anche le splendide chiese rupestri bizantine e le città sotterranee. Ogni giorno, poi, circa 150 mongolfiere si alzano in volo per ammirare dall’alto, attraverso un volo lento, questo spettacolo della natura.

3. Atacama, il deserto fiorito (Cile)

È un fenomeno raro e spettacolare, soprattutto perché si verifica ogni sette anni (circa). È il deserto fiorito di Atacama, nel Cile settentrionale. Questa area di 105 kmq, situata tra la cordigliera delle Ande e la cordigliera della costa pacifica è considerata la più arida della Terra, perfino più della Death Valley. Sul suo cielo non si formano mai nubi, quindi piove molto di rado. Quando accade, però, il deserto si ricopre di fiori rosa, appartenenti a circa 200 specie diverse. Le volte in cui si è manifestato il raro fenomeno si contano sulla punta delle dita. L’ultima è stata nel 2017 quando sono caduti 95 mm di acqua. Nel 2020 le precipitazioni si sono notevolmente ridotte. Tuttavia, piante e fiori sono nate ugualmente, consentendo anche la ripopolazione del lama selvatico, che si nutre di guanaco. Gli abitanti del luogo, poi, quando il deserto fiorisce, raccolgono i fiori e li utilizzano per confezionare composizioni e biglietti beneauguranti.

4. Il Deserto di Sale (Bolivia)

Nella nostra TOP 10 entra un altro deserto il Salar de Uyuni, il più grande deserto del sale del mondo, con un’estensione di 10.582 kmq, quanto l’Abruzzo, e 10 miliardi di tonnellate di sale. Situato a 3650 metri di altezza, nell’altopiano andino meridionale della Bolivia, è un luogo dall’aspetto quasi magico, dove i contorni si confondono grazie a un singolare gioco di riflessi. Al punto che sembra di camminare sospesi tra il cielo e la terra. Il deserto si è formato circa 40 mila anni fa da un gigantesco lago che, prosciugatosi, ha formato gli attuali laghi Poopò e Uru Uru e due deserti salati, il Salar de Coipassa e, appunto, l’enorme Salar de Uyuni. Un’antica leggenda Inca racconta che qui sarebbero presenti gli Ojos del Salar, “gli occhi di sale”, una sorta di pozze invisibili per il forte riflesso, che in passato inghiottivano uomini e carovane.

5. Le onde fluorescenti di Sidney (Australia)

Un fenomeno del tutto naturale, e innocuo, ma di sicuro effetto, sono le onde bioluminescenti che si possono osservare all’inizio della primavera dalla spiaggia di Manly, vicino a Sidney, in Australia. Al buio, sembra che le onde siano illuminate da tante luci LED. In realtà, si tratta della fioritura di una particolare specie di alghe unicellulari, la Noctiluca scintillans. La rarità del fenomeno è dovuto al fatto che, di solito, avviene in alto mare, ma a volte, a causa di particolari correnti, le alghe luminescenti vengono spinte verso la riva, regalando uno spettacolo romantico e di sicuro effetto. Il fenomeno è stato osservato anche in Tasmania e alle Maldive.

6. Le Montagne Arcobaleno di Zhangye Danxia (Cina)

L’opera di un pittore impressionista? L’installazione di un artista? No, sono le Montagne Arcobaleno, nel Parco Geologico nazionale di Zhangye Danxia, nella provincia di Gansu, in Cina. Il parco si estende per 510 kmq ed è caratterizzato da formazioni rocciose dai colori incredibili, alcune aguzze, altre smussate dal tempo. Gli strati multicolore, che si sono formati nel corso dei secoli dall’erosione dell’arenaria e grazie ai minerali di origine oceanica presenti nella roccia, sembrano mutare e cambiare tonalità a seconda dei giochi di luce e ombra. I colori spaziano dal viola al rosso, dal verde al giallo al grigio, cambiando tonalità sotto la luce solare. Solo la natura poteva realizzare un capolavoro così!

7. La tempesta di fulmini del Catatumbo (Venezuela)

Un altro fenomeno di straordinaria bellezza che ci sentiamo di inserire nella Top 10 sono i Fulmini rossi del Catatumbo, che si verifica in un solo luogo del mondo: sulla foce del fiume Catatumbo, nel punto in cui si riversa nel lago Maracaibo, in Venezuela. Qui i temporali si verificano per 140-160 notti all’anno, per circa 10 ore consecutive, con una media di 280 fulmini all’ora e 1,2 milioni all’anno. Il bagliore rossastro è visibile fino a 400 km di distanza e molti, in passato e nel presente, li considerano un faro naturale per orientarsi. Il fenomeno è dovuto alla particolare conformazione geografica. Il Lago di Maracaibo è situato infatti a ridosso del Mar dei Caraibi ed è circondato a ovest dalla Sierra de Perijà e a est dalla cordigliera delle Ande. Qui si incanalano i venti caldi provenienti dal mare, che tendono a salire verso l’alto, scontrandosi con le correnti fredde delle montagne, formando nubi cariche di elettricità. Il meccanismo dei fulmini, poi, è alimentato dal metano prodotto dalla decomposizione del materiale organico presente sul delta del fiume. Et voilà…Il capolavoro della natura è servito!

8. Le pietre “scivolanti” della Death Valley (USA)

È rimasto per molto tempo un mistero e qualcuno ha tirato in ballo anche il soprannaturale. Invece, il fenomeno delle sliding rocks, che si verifica a Racetrack Playa, nel Parco Nazionale della Death Valley, in California, è del tutto naturale. Qui, infatti, grandi massi, che in alcuni casi arrivano a pesare anche 300 chili, si spostano lasciando sulla superficie fangosa del deserto delle lunghe strisce. La spiegazione è arrivata nel 2014, quando i geologi si sono messi a studiare e a filmare il fenomeno. Racetrack Playa sorge infatti su un lago asciutto e piatto. A spostare i massi sarebbero i sottili strati di ghiaccio che si formano quando la il letto dell’ex lago si riempie di acqua piovana. Un ulteriore fattore sarebbero i venti, che “darebbero la spinta” alle pietre. Il fenomeno si è accentuato negli ultimi decenni a causa dei cambiamenti climatici.

9. L’arcobaleno lunare

Certo, non ha la stessa intensità di colori dell’arcobaleno che siamo abituati a vedere dopo un temporale di giorno, ma l’arcobaleno lunare è un fenomeno naturale molto raro, notturno, che di sicuro colpisce. È generato dalla luce riflessa sulla superficie della luna, anziché quella diretta del sole, e l’arco colorato appare sempre dalla parte opposta dell’astro. Per scorgere l’arcobaleno lunare, le condizioni atmosferiche devono essere ottime, con il cielo scuro e la luna piena. In genere, questi arcobaleni si osservano poco dopo il tramonto o poco prima dell’alba, in prossimità delle cascate, dove le goccioline d’acqua sospese dalla forza del salto permettono di disperdere meglio la luce riflessa della Luna. Gli arcobaleni lunari, infatti, si possono osservare più facilmente presso le maestose Cascate Vittoria, situate tra lo Zambia e lo Zimbabwe, presso le cascate dello Yosemite, in California, ma anche nelle lussureggianti foreste della Costa Rica e alle Hawaii. Proprio nell’isola di Maui, nei pressi di Kaanapali, il 26 febbraio 2013 è stato osservato un doppio arcobaleno lunare.

10. L’eucalipto arcobaleno

Forse è più “discreto” dei fenomeni naturali che lo precedono in questa Top 10, ma abbiamo deciso di inserire anche l’Eucalyptus Deglupta, uno splendido albero dal tronco arcobaleno che può raggiungere i 70 metri di altezza e i 2 di diametro.  La sua caratteristica è il tronco dalle sfumature multicolore, che spaziano dal rosso al viola, dal blu al marrone. Durante la “muta”, infatti, la corteccia si sfalda e lascia emergere quella interna, di colore verde che, tuttavia, al contatto con l’aria, si colora di sfumature variopinte. L’eucalipto arcobaleno è originario delle Filippine, ma si trova anche alle Hawaii, in Indonesia, in Sri Lanka e in Polinesia Francese. Ora chiudete gli occhi e provate a immaginare una foresta multicolor!