Weekend con gusto

FIUMICINO: la “periferia iodata” diventa un “paradiso gourmet”!

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di Cesare Zucca —

FIUMICINO OGGI: MOLTO PIU’ DI UN AEROPORTO!

( in italian and english)
Scopriamo insieme questa città sul litorale tirrenico della metropolitana di Roma, a nord del delta del Tevere, che è diventata una meta del bello e del gusto.
DA VEDERE .
Episcopio di Porto: antico borgo medievale che, dopo lo spopolamento della città di Porto, nel medioevo l’episcopio divenne un luogo fortificato con funzione difensiva dalle incursioni saracene. Le colonne all’ingresso, provengono dalla vicina Necropoli di Porto, importante sito archeologigo dove furono scoperte quasi 150 tombe, e preziosi mosaici .

Episcopio di Porto

Entrando si accede al cortile interno, la parte più antica del borgo. Oasi di Porto transito strategico voluto dall’imperatore Claudio nel 42 d.C dal grande valore storico e archeologico. Museo delle navi romane: dove si ammirano oggetti storici e i resti di cinque navi romane ritrovate durante i lavori di realizzazione dell’aereoporto.

SPENDIDI MOMENTI “GREEN
La Riserva naturale Litorale Romani ospita due siti archeologici, la spiaggia Capotta e la marina di Palidoro. L’area di estende per oltre 16 mila e qui si possono ammirare molte specie di animali tra cui volpi, cervi, daini, falchi pellegrini, usignoli di fiume e tanti altri. L’oasi di Macchiagrande, un’area protetta gestita dal WWF, dove spiccano la “Pineta monumentale“, le “Vasche di Maccaresse” e il “Bosco Foce dell’Aronne“, veri gioielli di bellezza naturale incontaminata e rifugio faunistico. Isola Sacra, atollo artificiale creato sotto l’egemonia di Traiano realizzato grazie alla costruzione di un canale tra il Tevere e il mare.

Macchiagrande

Fiumicino riserva molte altre attrazioni: Castello di Torre In Pietra, la Torre di Palidoro, il Castello di San Giorgio, Torre Clementina, Area archeologica dei Porti Imperiali di Claudio e Traiano e non dimenticate di godervi una bella passeggiata lungo il litorale, magari all’ ora di un romantico tramonto

FIUMICINO “GOURMET: SCOPRI LA “PERIFERIA IODATA”
Cullata da un’aria insaporita dal mare, è nata “Periferia iodata”, un progetto che riunisce i ristoratori locali, impegnati nella scoperta, nella valorizzazione e nella tutela dei sapori, promozione del territorio, delle sue eccellenze enogastronomiche nonchè la diffusione della cultura culinaria di Fiumicino anche all’estero. Un mix di cucina di mare e della tradizione romana, innovati da nuove tecniche con proposte che vanno dal carpaccio di ricciola e carnacina, ai calamari arrostiti alle erbe di macchia, alle carote fermentate e infuso di calamari, agli spaghetti alle telline, ai broccoli e arzilla e molti altri.

Al progetto, iniziato dagli chef stellati Gianfranco Pascucci e Lele Usai, insieme a Marco Claroni e Benny Gili e ora presieduto da Marco Fiorucci, si sono poi aggiunti numerosi chef, uniti missione di far conoscere l’identità culinaria e territoriale di Fiumicino in tutto il mondo
DOVE MANGIARE
Torre Clementina è un lungo rettilineo che costeggia il molo dei pescherecci, costellato di ristoranti e trattorie di mare, pizzerie d’eccellenza, enoteche e pescherie. Potrete gustare i piatti tipici di Fiumicino, come la vaccinara di tonno, la coda alla vaccinara, pizza con porchetta e patate e gamberina fritta e naturalmente i succulenti primi della tradizione romana, come pasta all’amatriciana, carbonara e gricia.
Se Fiumicino è una delle nuove mete gastronomiche italiane grande merito è di uno degli Chef più importanti d’Italia: Gianfranco Pascucci. Il suo Al Porticciolo, stella Michelin dal 2012 è considerato tra i migliori ristoranti di pesce non solo del Lazio ma di tutt’Italia. Il menu “Come è profondo il mare“, valorizza sia le risorse del mare sia dell’entroterra.  Materia prima di ottima qualità, che lo chef tratta con precisione quasi orientale, facendo attenzione a non sovrastare mai l’ingrediente principale e a salvaguardarlo con temperature perfette. Dalla gallinella cruda con ceviche caviale Kaluga-Amur e zucchine, alla croccante tempura di calamari e ai gamberi viola, aromatizzati da erbe della macchia, essenze di agrumi e serviti su una mattonella di sale, fino a combinazioni più audaci, come il delizioso risotto ai gamberi, funghi porcini e mirtillo fermentato.

Gianfranco Pascucci e il suo risotto ai gamberi, funghi porcini e mirtillo fermentato.

Chef Lele Usai, al timone de’ Il Tino punta a una cucina contemporanea, territoriale, qualità  e stagionalità degli ingredienti, arricchita da tecniche di esecuzione all’avanguardia, raffinata nelle presentazioni. aperta ad elementi esotici mentre al Quarantunododici propone una cucina di mare legata al territorio e alle sue tradizioni. In aggiunta alla carta, c’è anche il “Diario di Bordo” che riassume la selezione del pescato più fresco.

Lele Usai

Sulle tavole di Fiumicino trionfano i piatti di pesce.
Chef Marco Ciaroni dell’ Osteria dell’orologio punta su una meticolosa ricerca del prodotto locale seleziondo anche varietà meno conosciute. Nel menu troviamo crudi, cotture classiche marinare, talvolts con echi asiatiici, salumi di mare e anche una bottarga di produzione propria.

Marco Ciaroni

E LA LISTA CONTINUA…
Allure, alterna mare, creatività e proposte pop. Un applauso ai dolci, vero must del locale. Malibu, pesce fresco garantito, La Marina, guidata da Alessandro Pietrini, Vista Fiumicino Darsena, dove i gamberi finiscono in una squisita pasta cacio e pepe. Follish: siamo a Fiumicino o Miami? Daniele Celso ci porta in un locale stile USA che, oltre che su cucina e cocktail punta molto sull’ambiente in stile cosmopolita.
PIZZA E PESCE ?
Sancho è una ruspante istituzione in voga dagli anni ’60, dove la classica pizza romana o quella padellino confermano al validità dell’ accoppiata “pizza e cucina di pesce” e lo dimostrano le spettacolari creazioni di Luca Pezzetta della Pizzeria  ClementinaDalla pizza ai gamberi rossi, crudo di gamberi viola o mazzancolle (a seconda del pescato del giorno) alla capricciosa di mare con prosciutto di tonno o ricciola fatto in casa, bottarga fatta in casa, stracotto di datterino,stracci di mozzarella di bufala, terra di olive e petali di carciofo alla giudia.
Vi è già venuta l’acquolina in bocca?
Quindi… niente male l’idea di un weekend a Fiumicino !

dCESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo.  Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta in stile ‘Turista non Turista’

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