Weekend con gusto

Da Nord a Sud, buone feste…con dolcezza

image_pdfimage_print

In occasione delle festività natalizie, questa settimana la nostra consueta rubrica dedicata agli eventi si arricchisce con alcune ricette della tradizione natalizia della nostra penisola. Abbiamo selezionato tre appuntamenti a tema nelle più belle località italiane, e a ognuna di esse abbiamo abbinato una ricetta di un dolce tipico della tradizione. Potete gustarlo in loco, oppure, se la cucina è la vostra passione, potete preparato per i vostri cari. Buone feste…e buon appetito!

In Val Gardena (BZ) tra sculture di neve e atmosfere natalizie

Chi per queste festività ha scelto la Val Gardena, in Alto Adige, non ha che l’imbarazzo della scelta per immergersi nella magica atmosfera del Natale.

Per esempio, a Selva di Val Gardena, in località Pra de Nives, dal 27 al 30 dicembre si tiene la 23°edizione del Concorso di Sculture nella neve, il cui tema è dedicato al “Nadel – Natale”. Per tre giorni, scultori e artisti che di solito scolpiscono il legno, realizzano le loro opere partendo da enormi cubi di neve ghiacciata. Uno spettacolo di estro e creatività a cui tutti possono assistere. Una giuria di qualità esaminerà i lavori dei sei finalisti e decreterà il vincitore. Ma è previsto anche un premio da parte del pubblico. La premiazione avrà luogo il 30 dicembre, alle 16, sul prato di Nives.

Ma non è tutto, perché Selva di Val Gardena, fino al 6 gennaio, si trasforma in una vera e propria città del Natale, con una striscia di luci lunga ben 350 metri, alla quale saranno appese piccole cabine della funivia realizzate in legno. Si ha così l’impressione di vedere le piste da sci anche nel centro del paese. Non mancheranno nemmeno gli stand dove gustare un ottimo vin brulè e gustare i tipici dolci natalizi con la “colonna sonora” dei canti tradizionali.

Spostandosi a Santa Cristina, fino al 30 dicembre, invece, si potranno trovare diverse casette con prodotti locali di vario genere, giochi per bambini e iniziative per fare divertire tutta la famiglia.

Nell’ambito del mercatino natalizio “Magic Town”, poi, si potrà visitare “lo zoo delle carezze” con i teneri alpaca. Non mancheranno le specialità culinarie, tra cui vin brulé rosso e bianco con schiuma di cannella, caffè aromatizzati e di qualità, cioccolata calda, zuppe e krapfen.

INFO: www.valgardena.it

LA RICETTA: Spitzbuben (Occhi di bue)

Sono una ricetta tipica del periodo natalizio. I biscotti hanno forma circolare, composta da due dischetti di pasta frolla e farciti con confettura di albicocca o di fragola, anche se ne esistono diverse varianti, con gusti diversi di confettura oppure con crema gianduia o cioccolato.

Ingredienti

  • 300 gr di farina
  • 2 uova
  • 150 gr di burro
  • 125 gr di zucchero
  • ½ bustina di lievito per dolci
  • ½ bustina di zucchero vanigliato
  • ½ punta di scorza di limone grattuggiato
  • 1 pizzico di sale
  • Confettura di albicocche q.b.
  • Zucchero a velo

Lasciate ammorbidire il burro a temperatura ambiente, poi mescolatelo energicamente con lo zucchero a velo. Unite anche lo zucchero vanigliato, la scorza di limone e il sale. Unite anche le uova, la farina e il lievito per dolci e impastate. Ricavate una palla e lasciate riposare in frigorifero per 30 minuti. Stendete poi la pasta con uno spessore di mezzo cm.

Dividetela a metà e da una di esse ricavate dei cerchietti per le basi. Dall’altra metà dei cerchietti forati della stessa circonferenza. Metteteli in una teglia ricoperta di carta da forno e metteteli a cuocere nel forno preriscaldato a 180° per circa 10 minuti. Sfornate, lasciate raffreddare, poi spalmate la confettura di albicocche sulle basi. Cospargete i cerchietti di pasta forata con lo zucchero a velo e sovrapponeteli alle basi premendo delicatamente.

A Natale regalati…Orvieto (TR)

Per chi ama l’Umbria e le sue suggestioni, fino al 6 gennaio c’è la 3° edizione di “A Natale regalati Orvieto”, un ricco contenitore di eventi a tema natalizio per scoprire la storia, la cultura, la tradizione e l’enogastronomia della Città della Rupe, resa ancora più suggestiva dalle luci natalizie che decorano e illuminano le stradine, le piazzette, i vicoli e i monumenti, tra cui la Fortezza Albornoz, il Palazzo del Capitano del Popolo e la Torre del Moro. Il tutto sotto la “supervisione” del grande albero allestito in piazza della Repubblica.

Da non perdere una visita allo splendido Duomo. L’occasione è davvero unica. Dopo 122 anni, infatti, tornano nella cattedrale di Orvieto l’Annunciazione di Francesco Mochi, primo capolavoro della scultura barocca, e le imponenti statue dei dodici Apostoli e Santi protettori della città, realizzate tra il 1500 e il 1700. Il duomo si può visitare tutti i giorni dalle 9.30 alle 17, la domenica dalle 13 alle 16.30. (www.opsm.it)

Da non perdere una visita all’Albero di Luce nel Pozzo di San Patrizio, che illumina il cuore della rupe di tufo, creando bagliori e suggestioni uniche. Per raggiungerlo bisogna scendere i 248 gradini che conducono nel cuore di questa splendida opera di ingegneria scavata nella terra. Dalle 10 alle 17. Dal 28 al 30 dicembre e il 4 e 5 gennaio apertura prolungata fino alle 19.

Da visitare anche il Presepe nel Pozzo, allestito nei sotterranei del Pozzo della Cava fino al 12 gennaio (dalle 9 alle 20) con personaggi meccanici a grandezza naturale, con un narratore d’eccezione: Giuda Iscariota. La 31° edizione è arricchita con una mostra sulle monete al tempo di Gesù.

Sempre in tema di presepi, il 26 dicembre e il 6 gennaio, nei Giardini di San Giovenale, alle 17.30, si tiene la rappresentazione del Presepe Vivente rivivendo le atmosfere di una notte a Betlemme, tra i giardini, le piazzette e le grotte ai piedi della chiesa di San Giovenale. Infine, fino al 5 gennaio, si può percorrere il Circuito Cittadino dei Presepi dei Quartieri.

Non possono mancare nemmeno i tradizionali Mercatini Natalizi. Fino al 6 gennaio, le piazze del centro storico, Piazza della Repubblica, Piazza Fracassini e Piazza Gualterio, si trasformano in un villaggio di Natale con stand di artigianato artistico e prodotti tipici, a cui si affiancano oltre 200 esercizi commerciali dove effettuare gli acquisti delle feste.

Tra gli eventi da non perdere, infine, c’è Umbria Jazz Winter (www.umbriajazz.it) , che dal 28 dicembre al 1° gennaio animerà Orvieto con più di novanta eventi, trenta band e più di 150 musicisti che si esibiranno in sette diverse location della città. Il 1° gennaio, poi, in Duomo, si dà il benvenuto al nuovo anno con una messa e la magia del gospel.

INFO: www.comune.orvieto.tr.it e www.liveorvieto.com

LA RICETTA: “Maccheroni” dolci

Un piatto dalle origini antiche e contadine, che si prepara in occasione di Ognissanti e delle festività natalizie. Al posto dei classici sughi, questa versione abbina la pasta alle spezie, al cioccolato e alla cannella.

Ingredienti

  • 100 gr di farina
  • 50 cc di acqua
  • 70 gr di zucchero
  • 40 gr di pangrattato
  • 50 gr di noci
  • 1 cucchiaino di cacao amaro
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • Buccia di 1 limone grattugiata
  • 1 pizzico di noce moscata
  • 40 gr di cioccolato fondente

Unite la farina all’acqua e impastate fino a ottenere un composto uniforme. Fate riposare per circa 30 minuti, poi stendete una sfoglia alta circa 1 mm. Arrotolate la sfoglia tagliate i “maccheroni” appena più larghi delle normali tagliatelle. Cuoceteli in abbondante acqua salata. Preparate un trito di noci, pan grattato, buccia di limone grattugiata, cacao magro, cioccolato fondente, cannella. Scolate la pasta e conditela con il preparato. Rigiratela e servite tiepida.

Al Giardino della Kolymbethra (AG) rivive il Presepe Contadino

Chi per queste festività sceglie la Sicilia e l’agrigentino in particolare, può fare una tappa allo splendido Giardino della Kolymbethra, fiore all’occhiello del Parco della Valle dei Templi. Grazie alla collaborazione tra il parco archeologico e il FAI – Fondo Ambiente Italiano, anche quest’anno rivive la tradizione natalizia del presepe contadino, realizzato secondo le consuetudini della Sicilia rurale, tra prodotti natalizi delle campagne e antiche novene.

Protagonisti saranno gli agrumi. Nell’antica tradizione, infatti, mandarini, aranci e limoni venivano utilizzati per decorare gli altarini delle Natività allestiti a ogni angolo della vecchia Girgenti. Tutto il vicinato, poi, si radunava attorno a essi in preghiera, accompagnato da canti natalizi. I festeggiamenti si concludevano il 5 gennaio, con l’arrivo dei Re Magi, che erano impersonati da vecchi pastori.

A Kolymbethra, questa tradizione antica rivive nella grotta che in epoca paleocristiana era stato un santuario rupestre. Qui viene ricostruita la grotta dove nacque Gesù con il fogliame spinoso della pianta di asparago e decorata con arance, mandarini, limoni, fiocchi di cotone e tanti altri frutti delle campagne agrigentine. Di fronte al presepe, un gruppo di musici ripropone le antiche novene del Natale, regalando ai visitatori del parco un’esperienza toccante e indimenticabile.

Il programma prevede, fino al 6 gennaio, dalle 10, visite guidate al Giardino della Kolymbethra. Dalle 11.30 alle 13.30, ogni 30 minuti, Novena dei contadini, con musiche e canti tradizionali siciliani. Dalle 10 alle 14 Mercatino dei Dolci natalizi con degustazioni offerte dai produttori locali. Dalle 10.30 alle 15.30, Sicily Street Food con il meglio della tradizione del cibo siciliano di strada. L’ingresso costa € 3 per gli iscritti al FAI, intero € 6, ridotto ragazzi 4-18 anni e residenti ad Agrigento € 4.

INFO: www.fondoambiente.it o biglietteria Giardino della Kolymbetra (dalle 10 alle 14), tel 335/1229042

LA RICETTA: Cous Cous dolce

Si tratta di una tipica ricetta agrigentina natalizia che ha origine nella Badia Grande del Monastero dello Spirito Santo delle suore di Agrigento, che ancora oggi lo preparano secondo l’antica ricetta, che trovate di seguito

Ingredienti

  • 500 gr di semola di grano duro
  • 100 gr di cioccolato
  • 100 gr di pistacchi
  • 100 gr di mandorle abbrustolite e tritate
  • 50 gr di zuccata
  • 10 gr di cannella in polvere
  • 30 gr di zucchero a velo

In un recipiente versate la farina di semola e manipolatela in senso orario con le dita fino a ricavarne delle minuscole paline. Lasciatele asciugare per circa tre ore su una tovaglia, fino a ottenere il cous cous. Cuocetelo a vapore in una “couscousseria” mettendo la semola al centro del tegame quando l’acqua comincerà a bollire. Coprite con una tela bagnata e cuocete per circa 40 minuti. Scolate la semola, rimettetela nella couscoousseria, spruzzatela con acqua fredda e lasciate riposare per 15 minuti. Rimettete di nuovo il cous cous nel tegame e cuocetelo per altri 20 minuti. Toglietelo dal fuoco, lasciatelo raffreddare, po aggiungete 2 o 3 cucchiai di zucchero a velo, le mandorle, il cioccolato a scagli, i pistacchi sgusciati e tritati, la zuccata a pezzettini. Mescolate, con una spatola date una forma regolare, servite freddo e con una spolverata di cannella.