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Costiera Amalfitana fai da te: otto giorni in paradiso

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Di Claudio e Simona

Dopo una vita passata a sognare un viaggio lungo la Costiera Amalfitana, finalmente è arrivato il momento di realizzarlo. Prima questione: come ci arriviamo e come ci muoviamo in Costiera? Facendo due rapidi conti è evidente che, in due, è meglio il treno: con quelli ad Alta Velocità in meno di sei ore si va da Milano a Salerno.

Gli autori, Simona e Claudio, a Villa Rufolo

PRIMO GIORNO: MILANO-MAIORI

Partenza da Milano Centrale al mattino di buon’ora e arrivo a Salerno nel primissimo pomeriggio.

Per raggiungere Maiori ci affidiamo all’autobus di linea che passa fuori dalla stazione e che in quaranta minuti circa ci porterà a destinazione. Piccolo problema: piove, il mezzo è abbastanza piccolo (la Statale 163 della Costiera mette a dura prova l’abilità degli autisti) ed è affollato di turisti, come noi, con relativi bagagli al seguito. Una passeggera locale si lamenta ad alta voce con l’incolpevole autista per gli autobus sempre pieni di turisti in ogni periodo dell’anno, soprattutto quando il mare mosso non permette ai battelli di navigare.

Il Sentiero dei Limoni tra Maiori e Minori

Arriviamo a destinazione, prendiamo possesso dell’alloggio, (un appartamento in centro trovato grazie a booking.com, online varie scelte) posiamo i bagagli e via per il lungomare. Primo contatto con le delizie della Costiera: a caso, pranziamo presso il Chiosco San Francesco, sul lungomare (i dettagli, però, all’ultima giornata del viaggio).

Sosta golosa al chiosco San Francesco

Decidiamo poi di raggiungere Minori a piedi lungo la statale. In meno di dieci minuti siamo davanti alla pasticceria del suo personaggio più famoso oggi: Sal de Riso, (pasticciere dell’anno 2010/2011 e star del programma tv “La Prova del Cuoco”). In realtà a Minori le pasticcerie sono due, quella storica, la prima arrivando da Maiori, e quella più recente al centro. Qui una merenda o uno spuntino sono d’obbligo, trascurando per una volta il livello dei trigliceridi.

La pasticceria Sal del Riso e un gustosissimo babà

Info: Pasticceria Sal De Riso, via Roma 80, Minori, Costa di Amalfi, tel 089/877941          . Orario: lun-dom 7.00-1.00

Arcobaleno a Maiori

Ritorniamo a Maiori lungo il famoso “Sentiero dei Limoni”, seguendo le indicazioni che partono dal lungomare. Si percorrono stradine strette e si salgono decine e decine di gradini. Una volta usciti dal paese, il sentiero passa in mezzo a piante di limoni dal profumo intenso. In meno di un’ora facciamo ritorno a casa, a Maori.

SECONDO GIORNO: AMALFI

Le condizioni atmosferiche ci costringono ancora a prendere l’autobus di linea, da Maiori ad Amalfi.

Piccola nota di colore: i biglietti si acquistano nelle rivendite, ma quella mattina le uniche due aperte a quell’ora ne erano sprovviste. Saliamo ugualmente sull’autobus ma l’autista non è abilitato alla vendita dei biglietti. Ci chiediamo come fare, quando un anziano passeggero si offre di venderci lui i biglietti, avendone un blocchetto intero in tasca. In questo modo facciamo conoscenza con le molteplici risorse del territorio e dei suoi abitanti. E il prezzo pagato per il biglietto è quello ufficiale, nessuna (apparente) cresta da parte del gentile venditore!

Amalfi, cattedrale

Una volta arrivati ad Amalfi, subito visitiamo il Duomo e il suo meraviglioso Chiostro del Paradiso, risalente al XIII secolo e ornato da ben 120 colonne. Da visitare anche la cripta, con le reliquie di S. Andrea, a cui è dedicata la Cattedrale.

Amalfi, Chiostro del Paradiso

Dopo una passeggiata per le vie dell’affollatissimo centro e spuntino con l’immancabile cuoppo, (un fritto di alici, gamberi, calamari e verdure, nel caratteristico cono di carta, il cuoppo, appunto) proseguendo lungo la via principale, arriviamo al Museo della Carta.

L’imperdibile cuoppo

Visita davvero molto interessante: viene mostrata l’evoluzione della produzione della carta a partire dal medioevo fino ai giorni nostri con gli strumenti dell’epoca. Da non perdere anche la visita all’Arsenale della Repubblica Marinara, a pochi passi dal porto, ingresso gratuito.

L’Arsenale

TERZO GIORNO: SORRENTO

Terzo giorno dedicato alla visita Sorrento ma il tempo inclemente ci costringe a prendere l’autobus di linea da Amalfi (raggiunta da Maiori in battello). Il viaggio è interminabile ma ci consente di vedere panorami mozzafiato. Arrivati al capolinea (stazione di Sorrento), ci dirigiamo a piedi verso il Vallone dei Mulini, visibile dalla strada sovrastante, dove si trovano i resti di un mulino, di una segheria e di cave per l’estrazione di tufo. I ruderi sono fra due ruscelli e ricoperti da una vegetazione lussureggiante, grazie microclima caldo umido della conca.

Sorrento, Marina Grande

L’orario di arrivo ci ha impedito di visitare internamente le chiese principali, come la Cattedrale dei Santi Filippo e Giacomo e la Basilica di Sant’Antonino e allora ci siamo “accontentati” di una passeggiata lungo Corso Italia per poi raggiungere la Marina Grande, dove abbiamo pranzato da O’Puledrone, cooperativa di pescatori, con pesce ottimo. Breve visita alla splendida Villa Comunale e poi ritorno in stazione per altre due ore di viaggio verso casa.

Sorrento, Villa Comunale

Info: Ristorante O’Puledrone, via Marina Grande 150, Sorrento (NA); tel 081/0124134. Aperto da aprile a ottobre a pranzo e a cena

QUARTO GIORNO: VIETRI E CETARA

Arrivati in battello fino a Vietri, ci perdiamo per le vie del centro ad ammirare le maioliche che adornano ogni abitazione e visitiamo una delle più grandi fabbriche della città. Scendiamo poi verso la Marina ad ammirare le caratteristiche case colorate.

Vietri, case colorate

Tappa successiva Cetara, in pullman. Una volta arrivati, prima di scendere verso il paese, ci preoccupiamo di acquistare la celeberrima colatura di alici. Nel piccolo porto un cartello ci ricorda che qui venne girato nel 1953 il film “L’uomo, la bestia, la Virtù”, regia di Steno con Totò protagonista. Cena (al ristorante “Cetara punto e pasta!)” con ravioli ripieni di ricotta di bufala con sugo di pomodorini gialli del piennolo e, naturalmente, colatura di alici ad insaporire il tutto.

Murale dedicato alla Colatura di alici di Cetara

Info: Cetara Punto e Pasta, Corso Garibaldi 14, Cetara (SA)

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