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Con la Mustang Mach-E alla ricerca del Gusto fra i Colli piacentini

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Verso la primavera con la voglia matta di usare ogni weekend per riprendersi il tempo perduto, ma bisogna saper scegliere, cercando borghi e luoghi dove trovi il gusto del buono nei sapori e il gusto del bello nell’arte, in chiese e castelli e anche in panorami che la natura disegna per noi. Ecco perchè siamo andati a Castell’Arquato, gioiello dei Colli Piacentini, con una compagna d’eccezione: la Mustang Mach -E AWD, elettrica pura, che rispetta la natura. Il SUV a zero emissioni della Casa dell’Ovale blu è inoltre è la finalista della categoria Large Car del “Women’s World Car of the Year”, l’ambito riconoscimento internazionale che premia le auto più amate dal pubblico femminile.

Il premio verrà assegnato il prossimo febbraio da una giuria composta da 56 giornaliste automotive provenienti da 40 paesi del mondo e da ben 5 continenti.

Direzione Castell’Arquato

Castell’Arquato

Partiamo da Milano, una cittàda cui non è sempre necessario spingersi lontano per scoprire il gusto del bello e della tradizione gastronomica: basta un’ora di viaggio, o poco più, per i circa 100 km che ci separano da Castell’Arquato, uno dei più bei borghi sui colli del piacentino, legato a Milano in quanto antico possedimento visconteo.

Come compagna di viaggio abbiamo scelto la Ford Mustang Mach-E con l’animo più selvaggio, ovvero la versione AWD con due motori elettrici da 361 CV e un’autonomia dichiarata di 540 km su ciclo WLTP, grazie al pacco batterie di 99 kWh. Una percorrenza promessa molto buona che, tra l’altro, ci ha evitato la necessità di dover partire per forza con il 100% di carica. Evolversi all’insegna della tradizione è il concetto della Ford Mustang Mach-E.  SUV Coupé, come la moda del momento richiede, che contiene l’essenza del nome “Mustang”, caratterizzata da sportività, piacere di guida e velocità, in un’inedita versione molto più spaziosa, che non fa male quando si tratta di viaggi

Partenza con ricarica

Da Milano, andiamo quindi a prendere l’autostrada A1 verso Bologna, e se non c’è modo di avere una wallbox domestica né il tempo di caricare la sera prima, possiamo concederci comunque il lusso di partire anche con il 50 o 60%. O almeno noi abbiamo fatto così. Lungo la strada, nell’area di servizio di San Zenone Ovest, sono attive da poco le colonnine Free To X, la nuova start up di ASPI, che ha l’obiettivo di coprire interamente la rete autostradale italiana installando colonnine per la ricarica ultra-rapida con potenza fino a 300 kW. Si possono attivare tramite app della maggior parte degli altri operatori, inclusi Enel X e A2A, e con le loro Card NFC per un’attivazione più semplice.

La prima e unica pausa del viaggio, insomma, è durata una ventina di minuti, in cui abbiamo anche fatto colazione, mentre la Mach-E recuperava una potenza di 150 kW l’85%. Il viaggio è poi ripreso senza più ansia da ricarica, e senza più dover moderare la velocità: a questa carica, andando a 130 km/h, la Mustang Mach-E arriva tranquillamente a destinazione con un buon 65-70%: si prende l’uscita di Fiorenzuola, e si prosegue poi verso l’interno piacentino.

Il gusto del bello In uno dei borghi più belli d’Italia

Nel nostro weekend il gusto del bello, lo troviamo subito nell’esistenza stessa di Castell’Arquato che gode del titolo di città d’arte, della Bandiera Arancione del Touring ed è parte dei Borghi più belli d’Italia. Geograficamente, su una delle prime alture della val d’Arda, a 224 m s.l.m.

Rocca Viscontea

Il primo documento che lo menziona risale al 13 marzo 760, dove si nomina un “Castri Arquatense” e si cita un nobile chiamato Magno al quale si deve l’edificazione della Pieve dedicata alla gran Madre di Dio, e il castrum quadrato, base per la futura Rocca Viscontea. Galeazzo I Visconti ne entra in possesso nel XIV, e la dinastia milanese farà numerose opere architettoniche, a cominciare dalla Rocca Viscontea, dalle cui mura si può apprezzare un meraviglioso panorama. È da notare come, anche dopo i Visconti e gli Sforza, il borgo abbia mantenuto la sua struttura originale invariata nel tempo.

Rocca Viscontea

L’arrivo al borgo è inconfondibile: dalla strada, infatti, tra cascine e cantine, è facile notare il profilo di Castell’Arquato. È possibile lasciare l’auto in uno dei parcheggi a valle, alcuni a pagamento altri invece gratuiti, oppure entrare dentro le mura nel silenzio – grazie al motore elettrico – e arrivando direttamente in Piazza del Municipio, che dispone di parcheggi gratuiti. Con palazzi di mattoni rossi, come insegna la storia emiliana, Castell’Arquato è una fotografia vivente e animata dell’epoca medievale e rinascimentale, con esempi di architettura conservata in modo ottimale, difficile da trovare altrove.

Palazzo Podestà

Tutto concentrato: la mattinata può proseguire in uno dei bar affacciati sulla piazza, e poi con la visita alle tre principali attrazioni partendo dal Palazzo del Podestà, che domina con la sua torre dell’orologio, i porticati e il grande arco a tutto sesto.

Fu costruito nel 1292 per volere dell’ultimo signore arquatese prima dei Visconti, Alberto Scotti, e successivamente divenne sede del governo del podestà e abitazione dei Conti. Di rilievo, esternamente, è lo stemma della Communitas Castri Arquati, raffigurante due leoni e un castello merlato.

Palazzo Podestà

Nel lato corto dell’edificio (a sinistra) è presente la loggia dei Notari, oggi sede dell’Ufficio turistico. Internamente il palazzo ospita mostre di vario genere, per cui ogni volta è una sorpresa.

La Colleggiata del 1100

Chiesa Collegiata

Usciti dal Palazzo del Podestà, proseguiamo in senso anti-orario per visitare l’edificio religioso principale di Castell’Arquato, la Collegiata di Santa Maria, tra i più antichi del borgo.

Chiesa Collegiata

Realizzata nel 1122 sui resti di un tempio dell’VIII secolo d.C., la Collegiata presenta tre navate con due accessi.  In fondo, vicino alla porta, si ammirano gli affreschi quattrocenteschi della cappella di Santa Caterina riscoperti e ripristinati nel corso del Novecento.

La Mustang Mach-E, evolvere senza stravolgersi

Un processo di evoluzione, senza stravolgimenti, riguarda la Ford Mustang Mach-E. Una sfida per il marchio americano, che ha utilizzato un nome così importante quale inizio della sua transizione energetica. Un inizio riuscito: negli USA è andata subito sold out, anche se con una massa ben più importante rispetto alla celebre “pony car” con motore V8.

Pur avendo una carrozzeria nuova, è subito riconoscibile come degna del nome che porta. C’è ovviamente il cavallo non domato, sia all’anteriore che al posteriore, nonché sul volante, e una spiccata forma coupé a rendere il tutto elegante e aerodinamico. Tra l’altro per lasciare intonsa la fiancata muscolosa, non sono presenti le maniglie, sostituite da pulsanti elettronici. Ci sono tre versioni della Ford Mustang Mach-E: la “normale”, la AWD del nostro weekend, e la più potente Mach-E GT, che con i suoi 465 CV di potenza è anche la più potente mai realizzata. I prezzi partono da 51.900 euro.

La rocca dei panorami

panorama

Il gusto del bello di Castell’Arquato non è trasmesso solo dall’architettura e dalla storia, ma anche dalle viste mozzafiato sul panorama circostante, melanconico nelle giornate grigie, colorato, verde e da togliere il fiato quando splende il sole.

Rocca Viscontea

L’ultimo dei tre edifici principali del borgo è ovviamente la Rocca Viscontea, che sorge a strapiombo sul colle e che dà vita a tutte le mura merlate del Paese. Fu voluta da Luchino Visconti e realizzata, su fondazioni precedenti, tra il 1342 e il 1349 come sede della guarnigione militare. La sua planimetria è quadrangolare, è costituita da quattro torri quadrate, con il mastio alto 42 metri, e circondata da un fossato solcato da due ingressi. Perfettamente conservata, nelle sale interne è presente il museo di vita medievale, ma è soprattutto per le viste che si possono godere dalle torri che vale la visita. Usciti dalla fortezza, si può proseguire il proprio percorso lungo il belvedere di Castell’Arquato, ammirando i colli e la campagna circostante, per poi rientrare nelle vie ciottolate del Paese, dove sono presenti anche altre realtà artigianali locali.

Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Piacentini

I colli piacentini non danno solo idea del gusto del bello: si fanno portatori e conservatori di sapori intensi e autentici. Basta seguire le indicazioni e connettersi al sito della Strada del vino e dei sapori dei Colli Piacentini. Girando anche solo per i dintorni di Castell’Arquato, è possibile imbattersi in numerose cantine e produttori di salumi e formaggi,    rivenduti poi in numerosi negozi. Proprio tra il Palazzo del Podestà e la Chiesa Collegiata si trova un altro edificio, più moderno degli altri: è La Butéga.

La Butega

Un piccolo negozio di alimentari contenente il gusto della tradizione piacentina. Nel piccolo locale è infatti presente una selezione piuttosto ampia della storia gastronomica locale, dagli insaccati tipici (Coppa, Pancetta, Lardo e Salame), ai formaggi di diverse stagionature fino ai vini.

La Butega

La Butéga, che ha un arredamento semplice costituito di vedute del Paese e stemmi medievali in legno, vende anche confezioni artigianali di Pisarei (la pasta piacentina) e vasetti altrettanto “home made” del sugo che si tende ad accompagnare ai pisarei, accompagnata con un sugo al pomodoro, fagioli e lardo, per completare la ricetta dei Pisarei e fasò, Il locale è quindi l’ideale per farsi un panino di alta qualità, da assaporare o passeggiando tra le vie di Castell’Arquato, oppure seduti sulle panchine dei Giardini Giovanni Paolo, appena di fianco alla Rocca Viscontea.

Cantine e cavalli

L’esperienza al borgo non è l’unica disponibile nel territorio arquatese. Irrinunciabile un percorso-degustazione alle Cantine Casabella, sulla Strada Provinciale 6 nel territorio comunale. La cantina rappresenta il perfetto mix tra tradizione e innovazione espresso anche dalla Mustang: da oltre un secolo coltiva alcuni dei vitigni più rinomati della tradizione, con circa 150 viticoltori locali per una produzione variegata di vini, sia del piacentino (Ortrugo, Malvasia, Bonarda e Gutturnio), sia autoctoni e propri di Castell’Arquato, come il Monterosso Val d’Arda. Notevole anche l’esportazione all’estero, soprattutto in Cina, Russia, USA e Paesi Scandinavi, per i quali sono realizzati ad hoc vini ricercati dagli stranieri, come il Prosecco e il Sangiovese.

La visita dura una mezzoretta, durante la quale è possibile vedere tutto il processo di creazione del vino, dalle botti fino all’imbottigliamento e all’etichettatura. Si ritorna in sala, e volendo si acquistano delle bottiglie di vino (consigliato, anche per i prezzi contenuti), e poi si procede all’assaggio fatto da calici e mix tra salumi e formaggi piacentini. È un modo un po’ diverso dal solito di pranzare o fare un aperitivo abbondante.

Maneggio Oca Nera

Quasi a contrasto l’esperienza all’Azienda Agricola l’Oca Nera (Via Costa Orzata 19), dove la Mustang Mach-E si sentirà sicuramente a casa: qui, infatti, ci sono i cavalli.

Oca Nera

Nascosta e immersa nelle campagne arquatesi, permette di prenotare delle lezioni di equitazione. Il maneggio è privo di asfalto, per un primo assaggio delle doti fuoristradistiche della Mustang.

Finire in offroad

Dopo la lezione, infatti, è il momento di svegliare i cavalli che, fin dall’inizio, ci han portati in viaggio. La trazione integrale, unita ai 351 CV, dà una vocazione inedita alla vettura, che se la cava molto bene nei percorsi sconnessi che si possono trovare percorrendo, quasi senza meta, i dintorni di Castell’Arquato.

Tre le modalità di guida disponibili: Active, Whisper e la più sportiva Untamed. Quest’ultima toglie al “cavallo” ogni inibizione, lasciandolo libero di sprigionare tutta la sua potenza a cominciare dall’accelerazione 0-100 fulminea che avviene 3,7 secondi. Incollata all’asfalto grazie al baricentro basso, la Mustang Mach-E taglia l’aria con un grande sound. Tutta la plancia interna è in realtà un’enorme cassa dei danesi di Bang&Olufsen, che si uniscono alle altre presenti in auto, e che permettono o di riprodurre il sound di un motore V8 o, ancora meglio, creare un piccolo concerto in movimento con la nostra musica preferita.

E così, con bassi pronunciati e tetto in vetro, ritorniamo sull’asfalto dopo aver sporcato il rosso metallizzato della nostra Mach-E e lasciamo Castell’Arquato, carichi in auto di prodotti gastronomici e della tradizione vinicola, e nella memoria (nostra e del telefono) di immagini panoramiche di un borgo millenario, che ha saputo rinnovarsi ancora.

DOVE DORMIRE

B&B “Mulino Marsa”

La cena allo Stradivarius è un ottimo modo per concludere la giornata, riprendere la Mustang e dirigersi al B&B Mulino Marsa, un po’ fuori dal centro storico. Edificio in Pietra di recente restaurato, il B&B dispone di ampio cortile dove poter far sostare la vettura, e con tavoli esterni per colazioni o altri pasti all’aperto. Dall’interno, curato e semplice, è possibile ammirare tutto lo skyline del Borgo.

B&B “Mulino Marsa”

Via San Giuseppe Operaio, Case Sparse Mulino Marsa 2 – 29014 Castell’Arquato (PC)

Tel. 0523804103; Cell. 347 7799170

info@mulinomarsa.com

A CENA DAGLI STRADIVARII

Ristorante Stradivarius

Un’altra attrazione architettonica è il Ristorante Stradivarius, che si chiama così perché si trova nell’ala dell’antico Castello degli Stradivari (la famiglia del liutaio più famoso al mondo). Il locale è composto da due piani: quello base, da dove si entra, è più grande e dispone anche di un cortile-terrazzo dove nella bella stagione si trovano altri tavoli per cenare con vista con una vista stupenda sul borgo. Sopra, invece, c’è la sala più antica, la vera dimora., con I tavoli disposti nella suggestiva cornice composta dagli stemmi della famiglia, dal caminetto e dalle finestre con vetri colorati.

Ristorante Stradivarius

Variegato è il menù, ma sempre di ottima qualità, con una proposta che va dai tradizionali Pisarei e Fasò (“piselli” e fagioli), a una più moderna rivisitazione in pisarei e Zuppa di mare. È poi possibile scegliere i castellacci con guanciale di vitello e funghi porcini, o una più particolare coppa piacentina arrosto servita con patate al forno.

Ristorante Stradivarius

Ristorante Bar Stradivarius

Via Sforza Caolzio, 36 – 29014 Castell’Arquato (PC)

Tel: 0523 803381

LA COMPAGNA DI VIAGGIO

Al momento non esiste una versione a tetto apribile della Ford Mustang Mach-E, ma su tutte è possibile scegliere il tetto panoramico in vetro, molto scenografico. È del negli interni che il SUV coupé elettrico americano si presenta totalmente nuovo tutto incentrato su un enorme display touch verticale da 15,5 pollici, e che tramite l’OS SYNC 4 controlla tutte le funzioni relative alla vettura.

Tanto lo spazio a bordo, inedito sul modello: il tunnel centrale termina con due vasche anti-scivolo molto spaziose. Sono presenti porte USB sia di tipo A che di tipo C, mentre il bagagliaio da 404 litri non è enorme ma più sfruttabile rispetto al passato. Sotto il cofano anteriore niente motore, nemmeno elettrico, ma il “Frunk”, un secondo vano di carico da ben 81 litri che può tornare comodo per mettere cavi di ricarica, zaini e piccole borse. Nonché i nostri acquisti che fungeranno da cimeli in ricordo del nostro viaggio.

SCHEDA FORD MUSTANG MACH-E AWD

Potenza: 351 CV;

Coppia: 580 N/m;

Velocità massima: 200 km/h;

Consumo medio: 17 kWh/100 km;

Emissioni di CO2: 0g/km;

Prezzi: Da 51.800 euro;