Di Raffaele d’Argenzio
Frecciarossa 9620 Roma-Milano delle 9,25, sabato 27, carrozza 8, posto 14D. Alle 12,24 sarò alla Stazione Centrale, alle 13 certamente a casa. Un quotidiano e il telefonino, i miei compagni di viaggio. Infilo la mia pesante valigia nello spazio fra due file di sedili, anche se un giovane alto e sorridente mi vorrebbe aiutare a metterla in alto, sulla cappelliera (perché, poi, non chiamarla valigiera?)
Apro il Corriere della Sera, lo compro sempre, sono rimasto affezionato a quella che fu anche la mia casa tanto tempo fa, salto a piè pari le pagine della politica e mi godo il resto, sapendo che sulla carta stampata le notizie sono scritte con più scrupolo e vengono verificate.
Insomma, ci credo di più, mentre credo meno alla massa di informazioni che ci arrivano via internet e via social, dove la parola verità è un’opzione, e la verità stessa vale il tempo in cui la leggi, dopo un attimo può essere smentita e capovolta, senza che chi l’ha detta faccia una piega. E quel che è peggio senza che nessuno intervenga e nessuno lo cancelli dai social. Anzi aumenta i suoi followers, perchè, come si dice, Dio li fa è poi li accoppia, e chi lo segue in effetti vorrebbe essere come lui (o lei). Bella gente!
Abbiamo bisogno di tanta verità e meno facili news, più telefonate e meno messaggi vocali…Purtroppo troppi non amano la carta stampata, non amano scrivere con la penna, se sono lontani ti mandano una foto o una faccina di uovo sorridente. Non si spediscono più cartoline, che dovevi comprare, scrivere e metterci sopra il francobollo e imbucarle, quindi dimostrare che veramente volevi mandare un saluto, che veramente ci tenevi a condividere gli attimi felici del tuo viaggio con i destinatari.
Già neppure le cartoline si scrivono più…
BERLINO VALE UNA CARTOLINA
E allora questa giovane coppia di fronte a me che cosa sta facendo? A me sembrano proprio cartoline quelle che stanno scrivendo…non è possibile!… da che landa sperduta vengono questi due ragazzi? Non sanno che ci sono i telefonini e ci si mandano messaggi con le facce da uovo scemo (chiamalo se vuoi emoticon).
Lei dolce, bionda, carina anche senza trucco, scrive cartoline con foto di Roma e anche dei gatti di Roma. Lui (quello che voleva aiutarmi a sistemare la valigia) le firma e sorride.Non resisto: ”Where are you from?”, chiedo. Risposta: “Germany, Berlin” . Li ringrazio e loro non capiscono perché.
P.S. Mi piacerebbe ricevere un giorno una cartolina da Berlino.