Torna l’ora solare. Sabato 28 ottobre dovremo spostare indietro di un’ora le lancette dell’orologio. Per molti non cambierà nulla, ma per altri, invece, 60 minuti di luce in meno possono accentuare alcuni malesseri e favorire la comparsa di altri. Questo succede perché il cambio dell’ora influisce sui ritmi circadiani. Durante le ore di luce, infatti, il nostro corpo produce più serotonina, il neurotrasmettitore che regola l’umore, l’appetito e il senso generale di benessere. Con il buio, invece, l’organismo produce più melatonina, che, al contrario, accentua il bisogno di riposo. Alcuni disturbi, poi, possono comparire più facilmente o accentuarsi in chi già ne soffre. Vediamo quali e che cosa fare.
Aumenta la pressione
Il calo delle temperature restringe i vasi sanguigni. Il sangue scorre più rapidamente ed esercita quindi una pressione maggiore, con un conseguente incremento dei valori pressori. Chi già soffre di ipertensione, pertanto, dovrà prestare particolare attenzione e, nel caso rilevi aumenti, dovrà consultare il proprio medico per valutare un eventuale cambio o modulazione dei farmaci o del loro dosaggio.
Si soffre di più di disturbi digestivi
La diminuzione delle ore di luce e delle temperature alterano i bioritmi, facendo sì che il nostro corpo secerna più cortisolo e adrenalina, gli ormoni dello stress. Oltre a farci sentire più nervosi e irritabili favoriscono la secrezione dei succhi gastrici. Il transito intestinale rallenta ed è più facile soffrire di gastriti, dispepsia o reflusso. Per correre ai ripari, è meglio allora privilegiare frutta e verdura di stagione, pesce, carni bianche e alimenti ricchi di fibre, ridurre i piatti che richiedono cotture molto lunghe e limitare i prodotti di origine animale, come carni rosse e insaccati.
Peggiorano i dolori reumatici
Quando le temperature scendono e aumenta l’umidità dell’aria si crea un accumulo di liquidi nelle articolazioni che creano dolori, edemi e gonfiori. Il freddo fa anche aumentare gli spasmi muscolari e rende meno elastiche le articolazioni. Chi soffre di artrosi o dolori reumatici, allora, se il dolore diventa troppo forte, può ricorrere a antidolorifici, ma anche fare attività fisica con regolarità per mantenere elastiche le articolazioni. Bastano alcuni esercizi di ginnastica o una passeggiata, avendo cura di indossare indumenti caldi, ma comodi e traspiranti. Sì anche all’uso di deumidificatori.
Si prende più spesso il raffreddore
Durante la stagione fredda i virus responsabili della malattia diventano più attivi e si insinuano con più facilità nelle mucose delle vie aeree, poiché le ciglia vibratili che hanno la funzione di respingere gli agenti patogeni esterni sono “paralizzate” dal freddo. Inoltre, passare più tempo al chiuso, magari a contatto con persone già malate, favorisce il contagio. Si può, allora, arieggiare spesso i locali in cui si passa la maggior parte del tempo (uffici o casa), rimuovere eventuali virus con lavaggi nasali a base di acqua salina (si trova in farmacia) e consumare alimenti ricchi di vitamina C che aiutano a guarire prima in caso ci si ammali.
Cadono i capelli
Ebbene sì. Anche i capelli vanno in letargo. E se durante l’anno è fisiologico perderne a un ritmo di 50/80 al giorno, durante l’autunno attraversano una sorta di quiescenza, chiamata “fase telogen” per cui se ne perdono molti di più, anche a causa dello stress estivo, tra sole e bagni di mare. Niente paura: si tratta di una fase passeggera, ma si può “tenere a bada” lavandosi i capelli con uno shampoo delicato, assumere integratori a base di rame, zinco, ferro e vitamine B ed E per rinforzarli e consumare alimenti come uova, pesce e carne che nutrono i fusti grazie agli aminoacidi, frutta e verdura per i bulbi.