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In California sulle note degli Eagles [PARTE 2]

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California e Audi Q5 -Un turismo dal buon retiro in stile hippy alla nuova frontiera del turismo di lusso.

Qui la prima parte.

Guidando nel deserto

In realtà, i deserti della Baja sono ben più a Nord. Ma clima e paesaggio dopo la sosta di El Triunfo assumono un aspetto western e non sembriamo così vicini a luoghi marittimi, nonostante la prossima meta, Todos Santos, disti una sessantina di chilometri. Fuoristrada con andatura veloce, sfruttando motore e trazione, assetto e sospensioni, filando anche oltre 100 km/h, per l’assenza di traffico lungo le piste, realmente secondarie. L’impianto hi-fi diffonde la canzone degli Eagles: anche se cerchiamo di convincerci, l’ambientazione è distante dall’essere “On a dark desert highway, cool wind in my hair”, come recita l’inizio. Ma su quelle note arriviamo all’Hotel California, dove il turismo non ha stravolto il fascino del luogo. Turisti comunque diversi, qui trascorrono un po’ di tempo celebrità come Peter Gabriel, Bono Vox, Flea dei Red Hot Chili Pepper, e molti artisti ci vivono stabilmente. Ritrovando ciò che un tempo rispetto a Los Angeles era San Diego, ora calano fin qui dagli Usa per trovare tranquillità in riva al Pacifico, con un microclima invidiabile e permeato da sottili ricordi di un’atmosfera hippy.

Turismo del Capo

Una strada di scorrimento lungo il Pacifico e una nuovissima autostrada ci portano velocemente verso Sud, in direzione di Cabo San Lucas: il paesaggio è vario, dalla sabbia alle rocce contro le quali si infrangono le ondate, ma il turismo è ben diverso, da riviera romagnola ampliata in scala americana condita con salsa messicana. Con l’aggiunta di un’edilizia iperattiva a livelli di Dubai: qui si costruiscono hotel e resort, mall e residence, marine e locali notturni perché la vita, specie quando arrivano i giovani dagli States nei periodi di vacanza (molti alla ricerca dello sballo a buon prezzo), si anima particolarmente. Un ristorante sulla marina è affollato di gente intenta a seguire una partita di football (americano) su una dozzina di grandi televisori: l’incontro è della College League (campionato universitario), oltretutto disputato un paio di mesi prima (sic!). Mentre venditori ambulanti cercano di piazzare sigari Cohiba assai poco probabilmente originali. Meglio darsi al turismo in quanto tale, esplorando il capo con una barca a noleggio, sbarcando sulla spiaggia che si affaccia su entrambi i mari (frequentata, ma senza alcuna struttura), e osservando le onde, la natura, gli animali. E rendendosi conto, che questa punta estrema della Baja California Sur rende difficile andarsene. Un po’ come la strofa finale di Hotel California: “We are programmed to receive. You can check out any time you like. But you can never leave!”

Compagna di viaggio: Audi Q5

La seconda generazione di Q5, tutta nuova, è alleggerita e ha maggior tecnologia, senza tradire la purezza delle linee disegnate dalle proporzioni perfette. Il frontale miscela tratti decisi a pulizia stilistica attorno alla grande calandra, la fiancata con andamento più a cuneo ha tratti di alleggerimento che l’accompagnano con l’accenno di un’onda verso il posteriore, più nettamente scolpito: nel complesso una linea classica nata per sfidare il tempo. All’interno, prevale l’andamento orizzontale, dove funzionalità e rigore sono più caldi e accoglienti. Comodo ed elegante, aumenta anche (leggermente) gli spazi per passeggeri e carico (+10 litri). Nuovo climatizzatore, volante riscaldabile, sedili anche con funzione massaggio, luci diffuse in trenta tonalità a scelta, tutto voluto per coccolare gli ospiti, che da Audi si attendono qualità e stile. Con tecnologia all’avanguardia: dai sistemi di sicurezza e assistenza che avanzano verso la guida semiautonoma, aiutando il guidatore in ogni condizione.

Alle sospensioni di nuovo sviluppo, ai nuovi motori: ci sarà anche una Q5 a gasolio da 150 cavalli con trazione anteriore, mentre le altre due litri integrali ne hanno 163 e 190 CV, ma il 3.0 V6 con cambio Tiptronic a otto rapporti arriva a 286; a benzina il 2.0 TFSI da 252. Cambi a doppia frizione S tronic a sette rapporti, o meccanici a sei, e anche novità per la trazione: sulle quattro cilindri la versione “quattro ultra” che funziona anticipando le esigenze della guida, con qualsiasi fondo. Nuovo il servosterzo elettromeccanico (oppure dinamico, a richiesta), assetto regolabile tramite Audi drive select (sospensioni autoadattanti opzionali), ma all’interno irrinunciabile il virtual cockpit da 12,3 pollici (con tre tipi di visualizzazione a scelta) con head-up display che permettono di tenere tutto sotto controllo. Come i sistemi di assistenza City, il parcheggio automatico, i proiettori Xenon plus di serie, mentre i fari led o led Audi Matrix sono in opzione. Audi pre sense city che rileva altri veicoli attivando la frenata di emergenza, è di serie su ogni Q5.

Uno sguardo ai listini – Q5 è già ordinabile – conferma la disponibilità di motori da due litri e quattro cilindri, partendo dalla TDI con 163 cavalli a 48.450 euro e 49.250 per la 190 CV, mentre il TFSI a benzina da 252 ha prezzi da 53.950 euro. Allestimenti Sport o Design con sovrapprezzo di 1.850 euro, Business di 1.650 e Business Sport di 3.500 euro. Ma Audi Q5 è già ben allestita già nelle versioni d’accesso.