Nel quartiere Isola, 800 alberi fra i 3 e i 9 metri di altezza, 11.000 fra perenni e tappezzanti, 5.000 arbusti, per un totale di oltre 100 specie diverse coprono 20.000 metri quadrati di bosco e sottobosco che densificano in altezza il verde nella Città. Il progetto, si propone come modello di sensibilità ecologica e ambientale. L’uso della vegetazione come completamento dell’involucro edilizio consentirà la diminuzione di escursioni termiche, la riduzione delle polveri sottili, inquinamento acustico e un miglioramento del comfort climatico interno.
Laura Gatti è l’agronomo paesaggista che insieme a Emanuela Borio ha curato le vere “fondamenta” verdi del bosco. Gatti ha selezionato le piante con un criterio che va oltre la semplice estetica, gli esemplari devono infatti resistere a condizioni estreme quali vento, potature e aggressione dei parassiti.
Inoltre le soluzioni devono conciliare esigenze ingenieristiche.
Scartate le piante allergiche, per produrre l’effetto visivo di un bosco sono stati selezionati alberi tra cui lecci, parrozie, noccioli turchi, faggi, pruni che inoltre oltre ad essere semplici da mantenere sono capaci di fissare le micro-polveri.
In fase preliminare, le piante sono state sottoposte ai test della galleria del vento a Miami, in condizioni di fortissimo stress. Naturalmente, anche per ciascuna delle vasche da cinque metri cubi di terra che accoglierà le piante, sono stati svolti test di portata e impermeabilizzazione. Le tensioni maggiori saranno, in generale, per gli alberi che si trovano più in alto. Ma la sicurezza è massima.
Ogni albero è stato infatti ancorato a una fune di sicurezza, tesa in verticale, in modo che se anche i vari rami o il tronco dovessero spezzarsi, rimarrebbero sospesi senza cadere.
Per quanto riguarda il mantenimento e l’irrigazione, grazie a un sistema di pompe di calore e di sensori, sfrutterà l’acqua non potabile proveniente dalla prima falda, già usata una volta per gli impianti di condizionamento. Inoltre,per ridurre l’impatto ambientale e produrre energia l’edificio è disseminato di panelli solari e altri impianti a energia geotermica.
Questa costruzione, oltre ad essere un grande passo ecologico e tecnologico per il nostro paese, è anche motivo di orgoglio: la giuria internazionale del premio “International Highrise Award” ha infatti scelto come vincitore dell’edizione 2014 proprio il Bosco Verticale di Boeri Studio. Sostenibilità, design e qualità degli spazi interni insieme all’integrazione nel contesto urbano di appartenenza sono i criteri seguiti per la selezione.Per quest’ultima edizione, il DAM ha valutato oltre 800 grattacieli realizzati negli ultimi due anni in tutto il mondo.
Il nostro “Bosco Metropolitano è stato definito: “Un progetto meraviglioso! Espressione del bisogno umano di contatto con la natura. I grattacieli boscosi sono un vivido esempio di simbiosi tra architettura e natura. Il progetto è un’idea radicale e coraggiosa per le città di domani, rappresenta sicuramente un modello per lo sviluppo di aree ad alta densità di popolazione in altri paesi europei”.