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Roma, un weekend lungo 2000 anni

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È innegabile che Roma sia una delle città più belle del mondo. La storia che ha attraversato le strade dell’urbe testimonia sia l’evoluzione della città, ma anche della civiltà. Per secoli Roma fu il centro nevralgico del mondo antico, e la capitale di un impero che ha lasciato tante meraviglie che vale la pena visitare, sia in superficie, con i più famosi Colosseo, Fontana di Trevi, Piazza San Pietro, sia che in sotterranea con le catacombe romane e le tombe vaticane. La città, che si prepara al Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco, si trasformerà nelle prossime settimane nel centro religioso mondiale.

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Partiamo dal monumento simbolo, il Colosseo. Considera come il monumento più famoso al mondo, il Colosseo è il simbolo per eccellenza di Roma. Si trova in una zona urbana che nel corso degli anni 20 del secolo scorso venne riqualificata quasi totalmente, demolendo molte case che nel corso del 18esimo secolo sorsero dopo l’unità del paese. L’interno dell’arena è qualcosa di meraviglioso, e da ancora l’idea di come era strutturata nonostante lo stato in cui si trova, e anche se il terreno nel quale si esibivano le sfide tra i gladiatori non c’è più è possibile vedere com’erano strutturati i sotterranei dell’arena. Negli ultimi mesi, l’area del Colosseo ha subito delle modifiche tali da trasformarla in un area pedonale, creando qualche disagio, ma restituendo una passeggiata ai romani e ai turisti tale da essere ammirata e visitata.

Di fianco al Colosseo si trovano due simboli dell’antica Roma: L’arco di Costantino, dedicato dal senato per commemorare la vittoria di Costantino I contro Massenzio nella battaglia di Ponte Milvio(28 ottobre del 312) e inaugurato ufficialmente il 25 luglio del 315 (nei decennalia dell’imperatore, cioè l’anniversario dei dieci anni di potere) o nel 325 (vicennalia), e i Fori Imperiali, che costituiscono una serie di piazze monumentali edificate nel corso di un secolo e mezzo (tra il 46 a.C. e il 113 d.C.) nel cuore della città di Roma da parte degli imperatori. Di essi però non fa invece parte il Foro Romano, ossia la vecchia piazza repubblicana, la cui prima sistemazione risale all’età regia (VI secolo a.C.) e che era stato per secoli il centro politico, religioso ed economico della città, ma che non ebbe mai un carattere unitario.

Poco distante dalla zona del Colosseo si trova il Teatro Marcello, un teatro romano convertito in complesso di appartamenti, e poco più in la Bocca della Verità,  un antico mascherone in marmo pavonazzetto, murato nella parete del pronao della chiesa di Santa Maria in Cosmedin di Roma dal 1632. Il mascherone rappresenta un volto maschile barbato; occhi, naso e bocca sono forati e cavi. Il volto è stato interpretato nel tempo come raffigurazione di vari soggetti: Giove Ammone, il dio Oceano, un oracolo o un fauno.

Dalla zona del Colosseo, è possibile raggiungere facilmente Piazza Venezia, dove sorge L’altare della Patria, ma anche Palazzo Venezia, che rispetto a buona parte delle piazze di Roma si presenta con un aspetto decisamente moderno, causati largamente dagli interventi di demolizione e ricostruzione realizzati tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento in seguito alla costruzione del Vittoriano, costruito appunto a cavallo dei due secoli. Il colossale monumento a Vittorio Emanuele II, spesso per metonimia identificato con l’Altare della Patria, che ne è la parte centrale, quella dove poi – nel 1921- fu inumato il Milite ignoto.

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Altro monumento simbolo di Roma è di sicuro la Fontana di Trevi, la più grande ed una fra le più note fontane di Roma; è considerata una delle più celebri fontane del mondo. La fontana, progettata da Nicola Salvi in stile rococò e adagiata su un lato di Palazzo Poli (più propriamente Palazzo Conti diPoli), fu iniziata da Nicola Salvi (che vinse il concorso indetto da papa Clemente XII) nel 1732 e completata nel 1762 daGiuseppe Pannini e appartiene al tardo barocco. Il monumento è poi protagonista di una delle scene più famose del cinema italiano e, forse, di quello mondiale: in La Dolce Vita diFederico Fellini, del 1960, Anita Ekberg si tuffa nella vasca, invitando Marcello Mastroianni a fare lo stesso.

Piazza del Popolo è un altro simbolo di Roma, una delle più celebri piazze di Roma, che si trova ai piedi del colle Pincio. La piazza e la sua porta sono un ottimo esempio di “stratificazione” architettonica, un fenomeno consueto nella città eterna, che si è verificato per i continui avvicendamenti di pontefici che comportavano modifiche e rielaborazioni dei lavori edilizi e viari. Sulla piazza affacciano ben tre chiese. La più antica è la basilica di Santa Maria del Popolo, a lato della porta. Venne eretta (sul sepolcro dei Domizi dove Nerone fu sepolto) nell’XI secolo da papa Pasquale II, ma venne poi ricostruita sotto papa Sisto IV da Baccio Pontelli e Andrea Bregno tra il1472 ed il 1477, che le danno un aspetto maggiormente rinascimentale. Tra il 1655 ed il 1660 papa Alessandro VII decise di restaurare la chiesa dandole un aspetto più brioso; per questo incaricò Gian Lorenzo Bernini, che restaura nuovamente la chiesa, donandole questa volta una chiara impronta barocca che si può ammirare ancora oggi. La chiesa ospita dei dipinti di grandissima importanza: del Caravaggio sono presenti capolavori come Conversione di san Paolo e Crocifissione di san Pietro, nonché diversiaffreschi del Pinturicchio, l’Assunzione di Annibale Carracci, oltre alle architetture di Raffaello Sanzio e del Bramante e ad alcune sculture di Andrea Bregno e di Gian Lorenzo Bernini, come il magnifico organo sorretto da due angioletti in bronzo. Ma se si mira a un giro alternativo da non perdere è la “passeggiata sulle mura”, il camminamento di 400 metri tra Porta S.Sebastiano e via Cristoforo Colombo, parte delle Mura Aureliane, volute dall’imperatore Aureliano per difendere Roma dai barbari.

Ma ecco cosa visitare a Roma nell’arco di tre giorni:

Venerdì:

  • Colosseo
  • Colle Palatino
  • Campo dè Fiori

Sabato

  • Pantheon
  • Scalinata Trinità dei Monti
  • Via Veneto
  • Fontana di Trevi

Domenica

  • Piazza San Pietro
  • Città del Vaticano
  • Musei Vaticani

Se poi siete interessati a una parte nascosta di Roma, ecco cosa dovete visitare.

Riaperta al pubblico la prima prigione di stato dell’antica Roma, il Carcer Mamertinum, un complesso di ambienti alle pendici del Campidoglio, databili dall’età regia e per tutta l’età repubblicana. La tradizione medievale vuole che il luogo sia stato prigione degli apostoli Pietro e Paolo, che convertirono e battezzarono i loro carcerieri.

Ancora da visitare il Mitreo sotterraneo a nord est del Circo Massimo, risalente al III secolo; interessanti i sotterranei di S.Lorenzo in Lucina, che permettono di osservare un’insula, uno dei grandi condomini che sorgevano nelle zone più affollate della Roma imperiale.

Dove dormire

Artemide Hotel: Un 4 stelle nel cuore della città eterna ,l’hotel Artemide è situato nella vivace e centralissima Via Nazionale, famosa per lo shopping in città. A 10 minuti di cammino dalla Stazione Termini ed a soli 100 metri dalla fermata della metropolitana Repubblica, l’Artemide è il punto di partenza ideale per scoprire tutte le bellezze di Roma. Connessione internet Wi-Fi, palestra e bevande dal minibar sono servizi completamente gratuiti, e solo alcuni dei vantaggi che offriamo ai nostri ospiti. Infine, assicuratevi di prenotare un tavolo nella richiestissima Ambrosia, il nostro ristorante al 7° piano con la sua magnifica vista sui tetti di Roma, oppure un massaggio nella nostra nuovissima Spa Artemis.

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Dove mangiare

Lo scopettaro: Un ristorante che rispecchia perfettamente la tipica trattoria romana. Da provare gli Straccetti al Pomodoro con Capperi,  Fettuccine ai funghi porcini, tonnarelli cacio e pepe, rigatoni alla carbonara, tagliolini pecorino e cicoria. Da provare anche le Polpette.

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