In Auto WEEKEND-CAR PREMIUM

AUTO PASSION WEEKEND: Con la mitica Fiat 500 sull’Etna “gustosa” [Prima Puntata]

image_pdfimage_print

Di Claudia Musumeci

Pronti a lasciarsi alle spalle l’inverno,  ecco la rubrica Auto Passion Weekend per raccontare weekend speciali,  per  appassionati per cui l’auto è una compagna d’emozioni e anche di cultura. Questa volta è la giovane architetta Claudia Musumeci a raccontarci l’esperienza  vissuta sulle pendici dell’Etna, con l’iconica Fiat 500 d’epoca, accompagnata da alcune sue sorelle.  Da segnalare l’interessante museo MOGAM – Modern Gallery of Arts and Motors, di Catania.

Una colorata sfilata di… Fiat 500

 

È il momento di accendere il motore della mia piccola Fiat 500 F del 1966 e raggiungere Rosario Strano del Coordinamento Giarre-Acireale, su Fiat 500 Gamine Vignale bianca del 1969, e Davide Cappadonna fiduciario del coordinamento di Catania su Autobianchi 500 Giardiniera color rosso corallo del 1971. Riuniti tutti i partecipanti presso piazza Sandro Pertini a Piano Tavola, inizia la colorata sfilata lungo le strade della città fino ad arrivare a Belpasso, la città delle 100 sculture, con la percezione di visitare un museo a cielo aperto, dove sculture in pietra lavica si ergono lungo la strada principale del paese.

Via dell’arte

Sosta alla nuova “Via dell’arte”, una via caratterizzata da sculture e pavimentazione in pietra lavica alternata con spazi verdi, panchine ed opere pittoriche che decorano i muri.

Via dell’Arte

Si riparte per le vie del centro storico di Nicolosi, fino a raggiungere la Zafferana-Linguaglossa, per percorrere insieme 36 km di strada che costeggia il Parco dell’Etna, a sinistra la maestosità della Montagna con i suoi noccioleti e vigneti, e sulla destra vista sulla costa orientale della Sicilia, insieme ai motociclisti i “Vikinghi dell’Etna” che  aiutano per una maggiore fruibilità dell’evento permettendoci di rimanere sempre compatti. Attraversiamo la città di Zafferana Etnea con sosta sulla piazza Umberto I, situata tra la Villa Belvedere e la Chiesa Madre emblema del barocco siciliano con il suo contrasto cromatico creato dalla pietra bianca della facciata e la scalinata in pietra lavica.

Zafferana-Linguaglossa 36 km di strada che costeggia il Parco dell’Etna

Direzione Linguaglossa

LINGUAGLOSSA vista dall’alto con l’Etna sullo sfondo

Ripartiamo in direzione di Linguaglossa, un paese di circa 6.000 abitanti situato sul versante nord-est dell’Etna, a metà strada tra la montagna e il mare, e se volete pernottare in questo paese, per gli amanti dell’arte e l’architettura come me, vi consiglio lo “Shalai”, un resort situato nel centro storico del paese, che la famiglia Pennisi ha inaugurato nel 2009. Un palazzo ottocentesco riportato al suo antico splendore con un attento intervento di restauro architettonico che coniuga l’atmosfera storica con il gusto contemporaneo.

LINGUAGLOSSA Camera Shalai

Camere accoglienti, raffinate dove addormentarsi guardando il soffitto affrescato è fantastico. All’interno oltre alla Spa, c’è il ristorante con cucina internazionale che vanta una stella Michelin con lo Chef creativo Giovanni Santoro, dove un piatto di gran gusto è la “vitellina a punta di coltello” con una fonduta di formaggi cremosi e bacche di ginepro dell’Etna affumicata agli aghi di pino.

Ma spostiamoci nella loro storica macelleria “Dai Pennisi”, dove possiamo gustare sul posto delle ottime carni, piatti tipici della cucina regionale, formaggi e salumi, ma nel particolare raccomando di mangiare assolutamente la “salsiccia al ceppo” che da qualche mese è stata riconosciuta Presidio Slow Food, il 51° per la Sicilia.

Anthony Russo e la salsiccia preparata sul ceppo di quercia

INGUAGLOSSA Salsiccia al ceppo

A Linguaglossa la salsiccia si prepara sul ceppo di quercia, così come ci fa vedere Anthony Russo, il macellaio più giovane del paese della macelleria Arsfizi di Sicilia. “La particolarità di questa salsiccia è il modo in cui trattiamo la carne – spiega Anthony – Usiamo una lama chiamata partituri, una sorta di mannaia, con cui sminuzziamo cinque tagli del maiale, la coscia, la pancetta, il lardo, il capocollo e la spalla, sopra il legno di quercia. Utilizzare il ceppo è importante perchè la carne assume un sapore differente”. Poi il tutto va impastato a mano e condito con sale, pepe nero e semi di finocchietto selvatico dell’Etna.

LINGUAGLOSSA: preparazione Salsiccia al ceppo

A questa ricetta base ogni macellaio aggiunge un tocco personale, come l’uso di dosi differenti dei singoli tagli, e aggiungendo qualche altro sapore, come la provola stagionata e pomodoro semisecco. A questo punto la carne viene insaccata in un budello rigorosamente naturale, formando corde di salsicce lunghe un paio di metri. Solitamente la salsiccia viene lasciata riposare una sola notte prima di essere venduta. Ci sono anche produttori che scelgono di farla essiccare per circa tre settimane in un luogo fresco e ventilato per poi servirla affettata.  La ricetta più classica è la salsiccia alla brace con contorno di verdura come i “caliceddi” che cresce spontanea sulle pendici dell’Etna.

Una salsiccia buona da mangiare anche sulla pizza che viene spezzettata grossolanamente e distribuita sulla spianata insieme ad una buona crema di funghi porcini, così come quella sfornata dalla pizzeria “da Antonio”.

La nostra prima giornata finisce con giusto riposo dopo un brindisi con vino dell’Etna, sazi d’aver vissuto la prima parte di questo fantastico passion-weekend. Arrivederci a domani.

MOGAM – Modern Gallery of Arts and Motors

Nel mio viaggio  sono passata anche  da Catania per visitare l’imperdibile MOGAM – Modern Gallery of Arts and Motors, un meraviglioso museo privato con esposizione della propria collezione di opere d’arte ed automobili di grande pregio. E’ davvero emozionante, un piccolo ritorno al passato.

Vi si possono ammirare oltre 30 vetture, sia stradali che sportive, tra cui diverse Ferrari (F1 Alonso/Räikkönen, 166 F2, F40, 288 GTO, Enzo, ecc.) e poi ancora Alfa Romeo, Abarth, Lancia, Maserati, ecc., parecchie motociclette (MV Agusta, Laverda, Ducati, ecc.), diversi motori ed alcuni motoscafi d’epoca da competizione. All’interno del Museo MOGAM, oltre alle principali sale museali artistiche ed automobilistiche, vi è anche la sezione  “Targa Florio”con numerosi cimeli. Meglio prenotare almeno due giorni prima, per una visita culturale, artistica e storica.

MOGAM – Modern Gallery of Arts and Motors

Via Galermo, 171 – 95123 Catania (CT) tel: +393466245514

Email: galleriamogam@gmail.com

Sito web: http://www.mogam.it/it/home/

Dove Dormire

Shalai Resort, Via Guglielmo Marconi, 25, 95015 Linguaglossa (CT)

Tel: 095 643128, www.shalai.it

 

LEGGI LA SECONDA PARTE