Weekend Premium Test

CON L’AUDI Q4 E-TRON SPORTBACK, REGINA DEI SUV COUPE’, VERSO IL MONTE ROSA [VIDEO]

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I SUV-Coupé sono diventati un nuovo ed ambito segmento del comparto automotive al quale nessun Costruttore internazionale vuole più rinunciare. Per questo motivo, la Redazione di Weekend Premium ha deciso di realizzare una serie di speciali su questa nuova tipologia di vetture, partendo dalla migliore del mercato, ovvero la nuova Audi Q4 Sportback e-tron, dotata di meccanica 100% elettrica.

 

Ai piedi del Monte Rosa

L’inverno sta arrivando, gli amanti della neve sono in trepidazione per le prime sciate e ciaspolate, dopo le rinunce causate dalla pandemia. Così, per il nostro Weekend Premium Test, siamo andati ai piedi del Monte Rosa. Meta del nostro viaggio, Gressoney-Saint-Jean, da sempre destinazione privilegiata per scalatori, escursionisti e sciatori. Ad accompagnarci, la nuova Audi Q4 Sportback e-tron, il primo Suv compatto a zero emissioni del marchio tedesco. Partenza da Milano, con un occhio puntato sull’autonomia.

Head-up-Display della Audi Q4 e-tron

Dal capoluogo meneghino percorriamo l’autostrada A4 verso Torino per poi imboccare il raccordo a Santhià, direzione Aosta. All’uscita di Pont Saint Martin, proseguiamo lungo la Strada Regionale della Valle del Lys fino a raggiungere Gressoney-Saint-Jean. Il caratteristico centro storico è lo specchio delle origini di questo posto, gli edifici mescolano l’architettura tradizionale locale fatta di edifici in pietra e legno a grandi ville ottocentesche dal richiamo bavarese. Castel Savoia, poi, rende tutto fiabesco.

La nostra meta

Sullo sfondo il Monte Rosa innevato

Località di villeggiatura a 1385 metri di altitudine, Gressoney-Saint-Jean, nell’alta valle del Lys, è nota anche per la storia e le tradizioni, legate alla popolazione alemanna dei Walser (che il vescovo di Sion indusse a colonizzare la valle), spingendosi qui dal Vallese nei secoli XII e XIII, epoca in cui fu probabilmente fondato il paese. La loro presenza (ancora viva oggi) ha lasciato segni nella cultura, nella lingua “titsch” (conservata intatta almeno sino all’inizio del XX secolo) e nell’architettura dei tipici villaggi, molti dei quali abitati e ben conservati, con belle case in pietra e legno a due piani e “Stadel” usati come magazzini.

Il centro di Gressoney-Saint-Jean

Due le piazze del piccolo centro storico. Quella inferiore (“ondre platz”), che prende il nome dal re Umberto I (a cui è dedicato anche un monumento), è circondata da caratteristiche costruzioni del Seicento e Settecento, fra cui la prima locanda del villaggio, in legno, datata 1717. La piazza superiore (“obre platz”), dove gli edifici sono invece di epoca più tarda (Ottocento e Novecento), è dominata dalla chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, risalente al 1515. L’interno conserva un piccolo museo che ha il suo pezzo più pregiato in un Crocifisso ligneo francese del XIII secolo, tra i più antichi della Valle d’Aosta.

Il borgo di Gressoney-Saint-Jean

Sulla facciata (a destra della porta principale) c’è anche un busto in bronzo (collocato nel 1928) raffigurante la regina d’Italia Margherita di Savoia, che a Gressoney-Saint-Jean è stata sempre molto legata, tanto da farne tra il 1889 e il 1925 il suo luogo di soggiorno estivo abituale, nonché la base per le sue escursioni sui ghiacciai del Monte Rosa. Nel 1893, a quota 4554, sulla Punta Gnifetti, è stata inaugurata la Capanna Margherita, il rifugio e osservatorio meteorologico a lei intitolato e dove lei stessa è salita, accompagnata dalle guide alpine della valle.

Da prototipo ad auto di serie

Il design dell’Audi Q4 Sportback 50 e-tron quattro

Il primo incontro con l’Audi Q4 e-tron risale a marzo 2019. Allora si trattava solo di una concept car in vetrina al Salone di Ginevra (l’ultimo prima della pausa imposta dall’emergenza Coronavirus). Due anni dopo eccola qui, pure “sdoppiata”: alla versione più classica, infatti, si affianca la Sportback, la nostra compagna di viaggio, con look da coupé.

Il posteriore dell’Audi Q4 Sportback 50 e-tron quattro

Con la Q4 e-tron la strategia di elettrificazione dei quattro anelli entra in una nuova fase: il Suv di taglia media si pone esattamente a metà strada fra le tradizionali Q3 e Q5, sia per dimensioni sia per prezzo, con il listino che parte da 45.700 euro. Si basa sulla piattaforma Meb del Gruppo Volkswagen e porta il marchio tedesco in un segmento di più ampia diffusione rispetto a quelli delle e-tron ed e-tron GT.

Abitabilità da grande

L’abitacolo della Audi Q4 Sportback 50 e-tron

Il progetto Q4 nasce per offrire una grande abitabilità interna in rapporto alle dimensioni totali: l’auto misura 4,59 metri (s’inserisce nella categoria dei Suv compatti), ma garantisce spazio pari a quello delle vetture di categoria superiore, grazie al passo di 2,79 metri e agli sbalzi ridotti. Il divano posteriore è rialzato di 7 centimetri rispetto alle sedute anteriori e il bagagliaio offre una capacità variabile tra 520 e 1.490 litri, valori che sono invece pari a 535 e 1.460 litri per la Sportback. La possibilità di disegnare la vettura dal foglio bianco ha permesso all’Audi di ottenere valori ottimali di efficienza aerodinamica con un Cx di 0,28 per la Q4 e-tron (grazie anche a prese d’aria adattive e sottoscocca carenato).

Il profilo della Audi Q4 Sportback 50 e-tron quattro

Fa ancora meglio la Sportback (Cx di 0,26), la cui linea del posteriore è più slanciata ed è dotata di spoiler nella parte bassa del lunotto: un’abbinata che permette di ottenere una decina di chilometri di autonomia extra, oltre al look più modaiolo tipico dei Suv coupé. L’Audi Q4 Sportback e-tron è una vettura multitasking: compagna di viaggio ideale per la vita quotidiana, partner versatile per il tempo libero oppure prima auto di famiglia dalla straordinaria abitabilità. Gli interni confermano l’impostazione con doppio display e console centrale orientata verso il guidatore. Da segnalare, l’inedito head-up display con realtà aumentata, che copre un’area virtuale di 70″ e consente quindi di integrare nel campo visivo del guidatore preziose informazioni sulla guida e sul percorso.

Castel Savoia

Castel Savoia dall’alto

Tra le principali attrazioni di Gressoney-Saint-Jean, spicca Castel Savoia, la fiabesca dimora estiva che la Regina Margherita di Savoia fece costruire tra il 1899 e il 1904. Si erge ai piedi del Colle della Ranzola, nella località denominata “Belvedere”, e domina tutta la vallata fino al ghiacciaio del Lyskamm. Immerso nel verde di un parco, il maniero è costituito da un nucleo centrale cui si affiancano 5 torrette cuspidate, l’una differente dall’altra. Il castello si articola su 3 piani: il piano terreno con i locali da giorno, il piano nobile con gli appartamenti reali e il secondo piano (non visitabile) riservato a gentiluomini di corte.

La facciata principale di Castel Savoia

Lo raggiungiamo con la nostra Q4 Sportback e-tron, attraversando un bosco a zero emissioni. Mentre si arriva, la sensazione è quella di trovarsi immersi in un film della Walt Disney. Le belle decorazioni interne, con richiami allo stile Liberty, sono un omaggio alla sovrana, mentre i soffitti a cassettoni, le boiseries e gli arredi sono di ispirazione medievale. Nei pressi del borgo si trova anche il lago Grover, di origine artificiale, circondato da pini e abeti secolari: bellissimo il panorama sul Monte Rosa. Una passeggiata di 30 minuti collega il lago a Castel Savoia. Il sentiero, inutile dirlo, è chiamato Passeggiata della Regina.

Fino a 532 km di autonomia e 299 CV

La ricarica della Audi Q4 Sportback 50 e-tron quattro

L’offerta della Q4 prevede tre livelli di potenza e due tagli di batterie. La versione d’ingresso, siglata 35 e-tron da 170 CV e 310 Nm, a trazione posteriore, è l’unica ad adottare le batterie da 55 kWh, grazie alle quali può arrivare a percorrere fino a 347 km nel ciclo Wltp. La Q4 40 e-tron da 204 CV e 310 Nm, invece, promette un’autonomia sino a 532 km con batterie da 82 kW.

All’apice della gamma troviamo la Q4 50 e-tron quattro da 299 CV e 460 Nm (con un motore aggiuntivo anteriore asincrono), che tocca i 100 km/h in 6,2 secondi con una punta massima autolimitata di 180 km/h (contro i 160 km/h delle altre versioni): per la top di gamma, l’autonomia dichiarata supera i 490 km. Da evidenziare, l’efficiente sistema di recupero dell’energia nelle fasi di rilascio: con decelerazioni sino a 0,3 g, vale a dire nel 90% dei casi, i Suv compatti dei quattro anelli recuperano energia grazie ai soli motori elettrici che agiscono da alternatori (tre livelli selezionabili dal driver e one-pedal feeling).

Produzione carbon neutral

Gli interni dell’Audi Q4 e-tron Sportback

La produzione di Audi Q4 e-tron è carbon neutral. Lo stabilimento multimarca di Zwickau, in Germania, soddisfa interamente il fabbisogno energetico mediante fonti rinnovabili e dispone di un impianto di cogenerazione a elevata efficienza. Il brand sta mettendo a punto varie misure per ridurre ulteriormente le emissioni dell’intero ciclo di vita delle auto, inclusa la fase terminale, quando le batterie vengono riciclate o riutilizzate per lo stoccaggio statico d’energia. Lo stesso spirito green del nostro weekend a Gressoney-Saint-Jean.

Dove mangiare e dormire

L’Audi Q4 Sportback 50 e-tron quattro davanti allo sporthotel Rudolf

Per la notte, ci aspetta Sporthotel Rudolf, una piccola oasi di benessere che accoglie gli ospiti in un’atmosfera intima, informale, rilassata, per godere dei maestosi paesaggi del Monte Rosa. Una struttura in linea con lo spirito green e premium della nostra Q4 Sportback e-tron. Il caratteristico design esterno con balconate in legno di larice massiccio, unito agli arredamenti interni in legno antico, frutto di un minuzioso trentennale recupero, creano un ambiente elegante, di pregio e, allo stesso tempo, caldo e accogliente.

La facciata dello sporthotel Rudolf

Pace, tranquillità e relax producono una sensazione avvolgente di rigenerazione, tra sport invernali e avventure in natura. La personalità del posto si rispecchia anche nella cucina gustosa, locale e salutista.

Pasta con i funghi porcini

Gli chef propongono piatti nei quali gli ingredienti di base provengono dall’azienda agricola di famiglia, che da generazioni alleva bovine selezionate per la grande tradizione valdostana della “batailles des reines”, un torneo che coinvolge tutta la Valle d’Aosta e dove le mucche si confrontano “corna a corna” con le compagne di stalla per guadagnarsi il foraggio migliore. C’è un principio di sfida, un po’ di gioco e un po’ di sport. Tra le pietanze tipiche di Gressoney-Saint-Jean, da non perdere i chnéffléné, primo piatto dalle origini antichissime.