Alfa Romeo Stelvio la nostra prova
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Alfa Romeo Stelvio, la nostra prova: seconda parte, stile sportivo tra le nevi

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Nella prima parte del weekend in compagnia della nuova Alfa Romeo Stelvio ci siamo soffermati sulla nostra prova di questo eccellente SUV sportivo, dove abbiamo potuto ammirare le sue doti nella guida ad alto tasso di divertimento. In questa seconda giornata invece ne evidenzieremo l’aspetto turistico, attraverso informazioni più specifiche. Inquadreremo la Stelvio per l’appunto come auto da weekend, naturalmente premium, molto premium. Quindi quale cornice migliore se non un percorso che lambisce il Parco nazionale dello Stelvio?

UN VIAGGIO TRA ENGADINA E VALTELLINA

Alfa Romeo Stelvio la nostra prova

A seconda del periodo stagionale e delle condizioni climatiche il passo dello Stelvio viene aperto o meno al traffico. Quando il tempo lo permette, si tratta di un tracciato che può certamente esaltare la sportività del SUV Alfa Romeo Stelvio, perché quest’auto si guida proprio come se non fosse un SUV. Purtroppo nei giorni in cui ci siamo trovati noi da quelle parti, durante la prova stampa internazionale, il passo era chiuso. Ma le alternative sono state ugualmente interessanti. La base era la prestigiosa località turistica in territorio svizzero Saint Moritz. Da lì siamo partiti verso Livigno facendo il giro da nord, rientrando in Italia attraversando il tunnel della Schera.

Da quel punto abbiamo costeggiato il lago di Livigno, fino ad arrivare all’omonima e altrettanto nota località turistica dell’Alta Valtellina, che costituisce il confine sud-ovest del Parco nazionale dello Stelvio. Mantenendo la stessa direttrice abbiamo riattraversato il confine per raggiungere il passo del Bernina, un’altro percorso tortuoso perfetto per divertirsi sulla “nostra” Stelvio. Infine è cominciata la discesa per tornare in Engadina e a Saint Moritz, dove abbiamo terminato il viaggio.

ALFA ROMEO STELVIO, DESIGN SPORTIVO

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Una Alfa Romeo non è solo piacere di guida ma anche design di notevole bellezza. Poiché questa casa, benché possedesse una lunga storia, non aveva mai prodotto un SUV, la sfida per il team incaricato di disegnare la Stelvio era piuttosto delicata. Tuttavia si disponeva di un eccellente punto di partenza, l’architettura Giorgio da cui è nata anche la Giulia. Questo ha consentito di mantenere le dimensioni piuttosto compatte (468 cm di lunghezza, non molti per un segmento D con tale carrozzeria), elemento cruciale per ottenere sportività. La parola d’ordine data ai designer era: semplicità. Niente artifici, linee pulite, nella migliore tradizione stilistica Alfa. L’elemento di riconoscibilità è insito nella storia stessa del marchio, il celebre trilobo (lo scudetto centrale affiancato da due elementi orizzontali in basso, ai giorni nostri formati dalle prese d’aria). All’anteriore la Stelvio ricorda la Giulia ma non è identica. Cambia anche la firma luminosa applicata alle luci diurne a Led integrate nei gruppi ottici dei proiettori a bi-xeno.

La fiancata fa apparire la vettura più lunga di quanto non sia, grazie agli sbalzi molto corti, e questo la rende slanciata. Le superfici sono curvate in modo da accentuare i contrasti tra le zone illuminate e quelle che restano in ombra. La coda tronca infine esalta la sportività, accentuata dallo spoiler e dai doppi terminali di scarico dalla forma circolare.

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Gli interni sfoggiano un’ampia cura. Le superfici hanno la giusta morbidezza al tatto, la pelle è di buona qualità anche nell’allestimento Super. La versione a benzina da noi provata includeva anche gli inserti optional in vero legno, molto eleganti, così come i sedili in pelle pieno fiore. Massima attenzione per il guidatore, a cominciare dal volante, dove i comandi inseriti nelle razze sono solo quelli che effettivamente servono, senza inutili orpelli che fanno solo distrarre dalla guida. Ma il rivestimento in pelle è molto lussuoso; il volante stesso è di dimensioni compatte, finalmente. Spicca il pulsante di accensione sotto la razza di sinistra, come la Giulia. I paddles del cambio automatico sono molto grandi e fissati al piantone, da vera sportiva. Il quadro comandi comprende i due classici strumenti circolari e un display centrale che replica anche le indicazioni del navigatore. Nella parte centrale della plancia il display multimediale da 6,5 pollici integra l’Alfa Connect con navigazione TomTom. Tutto il sistema è comandato tramite una comoda manopola sul tunnel centrale, una soluzione certamente più precisa rispetto al touchscreen, almeno nelle funzioni da controllare durante la guida.

Infine i sedili posteriori sono decisamente comodi e spaziosi, anche per persone alte e grosse. Ci si può stare ragionevolmente in cinque ma in quattro è un gran viaggiare. Il bagagliaio è sufficientemente profondo e il piano di carico piatto facilita le operazioni. Azionamento elettrico del portellone a pulsante.

PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO, SAINT MORITZ E LIVIGNO

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Si scia d’inverno, si fanno grandi escursioni d’estate. In ogni stagione questa zona è spettacolare, sia coperta di neve che verdeggiante. Il Parco nazionale dello Stelvio si estende nella zona nord-est delle Alpi fra Lombardia e Trentino Alto Adige. Istituito nel 1935, copre una superficie protetta di 130.700 ettari. Il suo territorio si trova per tre quarti oltre i 2.000 metri; il suo punto più alto è la cima dell’Ortles, a 3.905 metri di quota. Nonostante le basse temperature e i forti venti, c’è una notevole ricchezza di piante. Anche la fauna è ricca, si contano oltre 260 specie, fra le quali aquila reale, cervo, stambecco, marmotta ed ermellino.

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Scendendo verso la Valtellina, Livigno è rinomata per il suo turismo e le interessanti possibilità commerciali, favorite dallo status extradoganale. Il nostro viaggio si è compiuto dove è partito, in territorio svizzero, a Saint Moritz, che non ha bisogno di presentazioni. Abbiamo cenato al Kulm Country Club, parte del complesso del lussuoso Kulm Hotel; qui opera lo chef Nenad Mlinarevic, due stelle sulla Guida Michelin. Cucina moderna e particolare, ma anche piatti di sapore più tradizionale, il tutto unito a tipici e rassicuranti vini valtellinesi (info: Kulm Hotel, via Veglia 18, Saint Moritz; Tel. +41.818368000; email: info@kulm.com).

ALFA ROMEO STELVIO – SCHEDA TECNICA  E PREZZI

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Cominciamo non dai motori ma dall’apparato tecnologico. La sicurezza è primaria nell’Alfa Romeo Stelvio e i sistemi sono stati scelti per assistere il guidatore ma non invadere le sue prerogative. Troviamo quindi l’Integrated Brake System (IBS), dove il controllo di stabilità è unito all’impianto frenante; ciò garantisce una risposta velocissima ed una frenata perfetta: da 100 a 0 Km/h in 37,5 metri. Ricordiamo che negli anni ’80 la Ferrari F40 frenava in 37 metri, ed era la regina delle supercar.

Troviamo poi il Forward Collision Warning e l’Autonomous Emergency Brake con riconoscimento pedone. Basandosi su un radar ed una telecamera frontale, rilevano la presenza di ostacoli in traiettoria e avvisano in caso di rischio di collisione imminente. Se non c’è reazione da parte del guidatore, l’AEB frena automaticamente. E’ in grado di arrestare la vettura da solo fino a 65 Km/h. Non mancano l’avviso di invasione corsia e il monitoraggio dell’angolo cieco, così come l’avviso di traffico in attraversamento al posteriore durante le manovre. C’è anche il Cruise Control attivo, per mantenere automaticamente una distanza di sicurezza preimpostata.

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Arriviamo al cuore della macchina: il motore. I propulsori della Stelvio, condivisi con la Giulia, sono a quattro cilindri e interamente in alluminio. Attualmente ne sono disponibili in listino due. Il turbodiesel 2.2 (2.143 cc) da 210 cavalli ha una coppia massima di ben 470 Newton metri a 1.750 giri. La potenza massima viene raggiunta a 3.750 giri. Accelerazione 0-100 in 6,6 secondi e velocità massima di 215 Km/h. Consumi dichiarati nel ciclo combinato di 4,8 l/100 Km, 4,4 nell’extraurbano e 5,5 in città. Il motore a benzina 2.0 turbo ha 280 cavalli a 5.250 giri e una coppia massima di 400 Nm a 2.250 giri. Accelerazione 0-100 in 5,7 secondi e 230 Km/h di velocità massima. Consumi su misto, extraurbano e città di 7, 5,9 e 8,9 l/100 Km. Nel corso dell’anno entreranno in gamma anche un turbodiesel da 180 cavalli (a trazione posteriore) e un motore a benzina da 200 cavalli, cilindrate invariate. Alla fine del 2017 chiuderà in bellezza la Stelvio Quadrifoglio col V6 2.9 biturbo da 510 cavalli.

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Completano il tutto, nell’intera gamma, il cambio automatico ad 8 rapporti e la trazione integrale Q4 (sempre posteriore in condizioni normali e spostata elettronicamente sull’anteriore fino al 50% a seconda delle esigenze di aderenza). Un occhio alle dimensioni: lunghezza 4.687 mm, passo 2.818 mm, altezza 1.671 mm, peso 1.660 Kg. Il bagagliaio ha un volume di carico di 525 litri.

Ricapitoliamo infine gli allestimenti attualmente in listino dell’Alfa Romeo Stelvio. La versione a benzina da 280 cavalli è disponibile in allestimento Super al prezzo chiavi in mano di 52.800 euro. La First Edition, più accessoriata, costa 57.300 euro. La versione diesel 210 cavalli parte dall’allestimento Business a 50.800 euro; Super a 51.250 euro; Executive a 54.000 euro.