Una visita virtuale a uno dei luoghi più antichi della città per conoscere l’aspetto di una Milano che oggi non c’è più. Un viaggio nel tempo che riporta il visitatore all’epoca dell’imperatore Massimiano e, dal III secolo, ricostruisce la storia dell’area del Monastero Maggiore {fondato nel IX secolo e chiuso nel 1798), oggi Museo Archeologico, con approfondimenti, ricostruzioni tridimensionali, dettagli e curiosità. È la nuova applicazione gratuita per smartphone che il museo civico di corso Magenta offre al pubblico.
L’applicazione, realizzata da Ett in italiano e in inglese, finanziata con il bando “lnnovacultura”, promosso da Regione Lombardia, è una guida al museo e alle strutture architettoniche che lo circondano per comprendere la straordinaria importanza di questo luogo in una storia lunga due secoli: le due torri appena restaurate e riaperte al pubblico, alte 18 e 23 metri e ancora sconosciute a molti milanesi, le fondamenta della domus romana risalente al I secolo d.C. nel chiostro, il monastero benedettino del IX secolo dove nel Cinque cento pregavano le figlie dell’alta borghesia, la chiesa di San Maurizio e, ovviamente, alcuni dei più importanti reperti archeologici conservati nelle teche del museo. “Purtroppo della città romana sono rimasti pochi resti”, spiega Filippo Gambari, sovrintendente per i Beni archeologici della Lombardia, “questo la rende difficilmente percepibile ai non addetti ai lavori. Le nuove tecnologie però ci offrono uno strumento per colmare questo vuoto e costruire un paesaggio culturale, stimolando i visitatori attraverso la ricostruzione virtuale di una città ormai nascosta e dimenticata”. Per l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno “l’app è un ulteriore tassello della progressiva trasformazione dell’ offerta museale del Comune”.
La storia della città antica è raccontata ancor più nel dettaglio con il nuovo monitor interattivo al secondo piano del museo, di fianco a una finestra con vista panoramica sulle due torri antiche. «Rispetto all’app qui abbiamo raccolto un maggior numero di informazioni utili per i visitato ri -continua Anna Provenzali del museo -. Ma anche un invito a uscire dalle sale per vedere nei dintorni quello che è rimasto, come l’anfiteatro rorriano in via De Amicis». L’applicazione è già disponibile. Un consiglio è consultarla in anticipo, per arrivare preparati sabato 12 alla festa dei 50 anni con visite guidate per adulti e labo ratori per bambini, compreso quello con i centurioni sulle tecniche di combattimento dei romani.