Weekend in Arte

A Palazzo Strozzi “Nascita di una Nazione”

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A cinquant’anni dal Sessantotto, Palazzo Strozzi celebra l’anno della contestazione con la collettiva “Nascita di una Nazione. Tra Guttuso, Fontana e Schifano”, che si pone al visitatore con uno straordinario viaggio tra gli anni Cinquanta e Settanta attraverso una settantina di opere di artisti tra cui Renato Guttuso, Lucio Fontana, Alberto Burri, Emilio Vedova, Enrico Castellani, Piero Manzoni, Mario Schifano, Mario Merz e Michelangelo Pistoletto.

Fino al prossimo 22 luglio, si potranno ammirare, per la prima volta riunite, opere emblematiche del fermento culturale italiano del ventennio 1950-1970, un itinerario artistico che parte dall’Arte Informale per arrivare alla sperimentazione su immagini, gesti e figure della Pop Art, della pittura monocroma, fino ai nuovi linguaggi dell’Arte Povera e dell’Arte Informale.

Il percorso di visita

La mostra si apre con un ambiente costituito da quattro videoproiezioni correlate in sincrono che ricostruiscono la storia dell’Italia dall’unità al 1968, tra arte, cinema, moda, cronaca, politica e società. Le immagini sono porte in dialogo contraddittorio con La battaglia di Ponte dell’Ammiraglio di Renato Guttuso, figura chiave del neorealismo propagandistico e, non a caso, unica testimonianza in mostra di un esasperato attaccamento all’arte politica di quegli anni.

A essa si contrappongono le nuove avanguardia, rappresentate dall’astrazione antirealista di Giulio Turcato, con Il Comizio (1950) e con due opere provocatorie come il collage su stoffa Generale Incitante alla battaglia (1961) di Enrico Baj e il decollage sul volto di Mussolini L’ultimo Re dei Re (1961) di Mimmo Rotella.

La mostra prosegue con un approfondimento sulla continuità dell’arte informale tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Alcune opere declinano con forza il tema dell’esistenzialismo, come la grande tela Scontro di Situazioni ’59-II-1 (1959) di Emilio Vedova e il raro e lacerante metallo Concetto Spaziale, New York 10 (1962) di Lucio Fontana; altre testimoniano la radicale sperimentazione sulla materia come elemento esistenziale che si ritrova nelle azioni di Alberto Burri su juta, tela o addirittura sul legno bruciato, nelle tormentate terrecotte di Leoncillo, nei rifiuti meccanici di Ettore Colla.

Gli anni Sessanta

La sala successiva è dominata dal colore bianco: a lavori come Superficie lunare (1968) di Giulio Turcato e la monumentale capolavoro Superficie bianca (1968) di Enrico Castellani, si affiancano le composizioni con bende di Salvatore Scarpitta, le tele estroflesse di Agostino Bonalumi e la straordinaria serie Achrome di Piero Manzoni che ha inaugurato in modo dirompente le esperienze artistiche degli anni ’60.

Parallelamente emergono come protagonisti Jannis Kounellis e Pino Pascali che arrivano a rigenerare il linguaggio artistico con elementi naturali e figurazioni primordiali, i cui lavori introducono il visitatore ad una sala dedicata alla rappresentazione della bandiera come simbolo. Corteo (1968) tra le più emblematiche e meno note opere di Franco Angeli, dialoga con Compagni compagni (1968) di Mario Schifano, riferimento della nuova pittura italiana e forse uno dei suoi più grandi interpreti.

La sala successiva è dedicata alle opere germinali di artisti quali Giulio Paolini, Alighiero Boetti, Michelangelo Pistoletto, Mario Merz: autori che costruiranno un altro momento fondamentale dell’arte italiana, internazionalmente noto come Arte Povera. In questo contesto, l’Italia capovolta (1968) di Luciano Fabro domina l’ambiente, trasformando il concetto di nazione e sovvertendone i significati.

La fine del percorso vede un “cortocircuito” tra l’iconicità di Mappa del mondo (1971-1972) di Alighiero Boetti e Tentativo di volo (1970) di Gino De Dominicis, che diventano l’eco e l’introduzione a un’Italia che parla un linguaggio internazionale e che mira a divenire un punto di riferimento anche al di fuori dei suoi confini. Rovesciare i propri occhi (1970) di Giuseppe Penone chiude la mostra in modo emblematico, rappresentando una nazione che guarda a se stessa e alla sua storia mentre entra in un periodo di forte polemica che diventerà anche lotta armata.

INFO

Nascita di una Nazione. Tra Guttuso, Fontana e Schifano

Fino al 22 luglio 2018 – c/o Palazzo Strozzi, Piazza degli Strozzi (FI)

Tel 055/2645155 – www.palazzostrozzi.org

Biglietti: intero € 12, ridotto € 9,50, scuole € 4.50.