Cinema, musei e teatri chiusi? Allora godiamoci le opere d’arte a cielo aperto. Con una bella passeggiata alla scoperta della Street Art di Milano.
Sono memorie, rappresentazioni di volti e paesaggi, citazioni ironiche. Quella della Street Art a Milano è una vera invasione. Attualissima oggi, quando non possiamo godere né mostre né spettacoli.
Una tendenza che è dilagata in tutte le zone della città. Da qualche murale iconico, come quello di Armani nel quartiere Brera o la lunghissima Wall Art lungo il muro dell’ospedale Gaetano Pini, in pieno centro, questa forma d’arte, colta e pop insieme, fa ormai parte del panorama urbano. E i passanti milanesi hanno imparato a fermarsi, alzare gli occhi e sorridere di fronte a muri che prima erano del tutto anonimi.
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Orticanoodles, dalla periferia con furore
Per quanto riguarda gli artisti, oggi il gruppo degli Orticanoodles è quello più famoso. Non a caso ha firmato proprio il lungo muro dell’ospedale Pini di via San Calimero, con i ritratti di 14 celebrità milanesi, intercalate da citazioni altrettanto famose: da Alda Merini a Giorgio Gaber, da Enzo Jannacci a Mariangela Melato.
Gli Orticanoodles, Walli e Alita, sono apprezzati anche da Banksy, e sono quelli che hanno reso celebre appunto il quartiere dell’Ortica, nella periferia Est di Milano.
Qui la storia la conoscono anche i muri
Gli Orticanoodles sono tra gli autori del progetto Orme. Ortica Memoria, che sta trasformando l’intero quartiere in un museo a cielo aperto. Qui si organizzano veri e propri tour guidati alla scoperta di muri, sottopassi, intere pareti dipinte.
I colori scelti, di solito vivacissimi, danno nuova personalità e allegria ad ambienti grigi e anonimi. Ecco allora apparire all’improvviso enormi mazzi di fiori rossi e viola, volti ridenti, immagini di architetture famose come le navate del Duomo di Milano.
A Milano alla scoperta della Street Art sulle tracce di Valentina
Spostiamoci in un altro quartiere alla periferia opposta di Milano. È dedicata a Valentina, l’icona memorabile degli anni ’70 creata dalla matita di Guido Crepax, un’originale opera di street art in via San Cristoforo 3.
Valentina é stata una figura mitica nell’immaginario collettivo degli anni Settanta e Ottanta. A lei Milano dedica “Un muro che unisce”, un progetto nato da Municipio 6 e Mudec: una vera galleria d’arte a cielo aperto su 400 metri di muro che costeggia la via San Cristoforo, dalla ricicleria al ponte della Chiesa di San Cristoforo, sul Naviglio Grande.
Wiko e Adidas insieme per celebrare Milano
Ed è recentissimo il progetto di Wiko e Adidas Playground Milano League, che ha ha dato vita a due opere. Realizzate da Manu Invisible e da Art of Sool, con la collaborazione di due artisti in erba, le opere sono visibili presso il playground di via Sammartini e nei pressi del playground di via Lessona.
Celebrano la grandezza di Milano attraverso alcuni dei suoi simboli più iconici: dal Duomo, al Castello Sforzesco, passando per il Pirellone, il Bosco Verticale e le balconate di City Life.