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Toyota C-HR, il crossover ispirato al tuo stile di guida

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Toyota C-HR – Non preoccupatevi, la sigla ha un significato e sta per Coupé High Rider, identifica quello che il marchio giapponese ha voluto realizzare portando sulla scena, in quanto «Pensato per chi vuole sempre il massimo dalla vita. Anche dalla sua auto».

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La prima cosa che si nota osservando C-HR è la sua capacità di trasmettere il movimento anche da fermo: la sua linea filante da coupé esprime dinamismo, uno sguardo puntato verso l’orizzonte, che non deve necessariamente essere su una strada asfaltata. Infatti grazie all’assetto rialzato da SUV ha la possibilità di affrontare anche gli sterrati e come ribadiscono i suoi ideatori «è la scusa perfetta per guidare per il solo piacere di farlo».

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Le sue dimensioni saranno contenute ma lo spazio per i passeggeri non mancherà di certo, assicurano sempre dalla Casa e sebbene non sia stato possibile avere una foto definitiva degli interni, siamo sicuri che la cura per i dettagli non mancherà. Una scelta stilistica curiosa è data sicuramente dalla portiere posteriori, che risultano integrate e quasi celano la loro presenza, dal momento che anche le maniglie sono incernierate nel montante superiori. I fari a LED completano il carattere sportivo di questo crossover.

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Parliamo infine di motori: per il momento sappiamo che sarà disponibile dal lancio il collaudato 1.2 litri turbo-benzina da 115 CV, con un cambio manuale a 6 marce o in alternativa l’automatico a variazione continua (CVT). Ed in quanto leader dell’ibrido Toyota non mancherà di far uscire una versione “green” di C-HR, con un motore 1.8 litri a benzina abbinato ad uno elettrico (e 122 CV complessivi), per consumi ed emissioni davvero ridotti, sulla scia di Prius&Co.

Ci vorrà ancora qualche mese prima di vedere la versione definitiva, ma intanto questo crossover giapponese ci ha già convinto. E voi cosa ne pensate?