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Milano migliore metropoli italiana

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Il Sole 24 ore, come ogni hanno, ha stilato la classifica delle città più vivibili d’Italia; grandi conferme e alcune novità stupefacenti. In cima alla classifica troviamo la città di Bolzano, grazie all’ottimo tenore di vita, un eccellente tasso di occupazione e un valore di consumi per famiglia di 2660 €, 700 in più rispetto  della media nazionale .

Da oltre vent’anni il Sole 24 Ore misura la vivibilità delle province italiane, elaborando una serie di dati statistici e stilando una classifica annuale. Quest’anno per la città meneghina il risultato è stato straordinario, riuscendo infatti a scalare la classifica fino alla seconda posizione – lo scorso anno era ottava, missione difficile per le grandi provincie.

Ma a cosa deve Milano questa posizione privilegiata? Milano risulta essere la città con il tenore di vita più alto in Italia; la seconda posizione è guadagnata soprattutto grazie agli indicatori del benessere (pensioni, Pil), dei servizi e delle opportunità di svago, mentre meno bene va sul fronte della sicurezza – trend che comunque coinvolge tutti i centri più grandi o ad alta attrazione economica o turistica.

Un grande successo che si aggiunge a quello dell’Expo che nel corso del 2015 ha esposto Milano ad una visibilità mediatica – e ovviamente turistica – di enorme portata; forse parte del merito per questa Milano vivibile va proprio all’esposizione universale che ha spinto il comune a realizzare opere urbanistiche come le nuove linee metropolitane.

In generale il nord/centro Italia sembra aver conquistato la parte alta della classifica con l’aggiunta di Olbia-Tempio, con province di piccole o medie dimensioni (salvo appunto il caso di Milano e, in parte, di Firenze), spesso situate lungo l’arco alpino (come Bolzano, Trento, Sondrio, Cuneo, Aosta). Dopo la Lombardia, sempre nella top ten, è la Toscana la regione più rappresentata, con Siena stabile (nona come nel 2014) e il capoluogo Firenze che mette a segno un notevole miglioramento, salendo al quarto posto.  Roma si piazza al 16esimo posto.

Nella parte bassa della pagella finale si trova invece una concentrazione di centri del Mezzogiorno, con Reggio Calabria sull’ultimo gradino, Vibo Valentia al penultimo e statisticamente poco distante dalla provincia al di là dello Stretto, restituendo l’immagine di un’Italia spaccata in due.

Anche quest’anno l’indagine si snoda attraverso sei aree tematiche (Tenore di vita, Affari e lavoro, Servizi/Ambiente/Salute, Popolazione, Ordine pubblico, Tempo libero) per un totale di 36 indicatori con relative classifiche parziali, di tappa e finali. Tra le novità metodologiche il fatto che le province considerate siano salite da 107 a 110, vista la disponibilità di dati statistici anche per Bat (Barletta-Andria-Trani), Fermo e Monza Brianza.

Per consultare la classifica completa collegatevi al sito del Sole 24 Ore

http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2015_dati/home.shtml

PHOTO copertina by F.Langiulli

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