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Weekend in Toscana alla scoperta del nuovo motore per la gamma Renault: il 1.3 tce ci sorprende.

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Abbiamo provato per voi il prossimo rivoluzionario propulsore del gruppo Renault. Un motore completamente nuovo, frutto della sinergia industriale dei marchi Mercedes, Mitsubishi, Nissan e Renault. Un investimento sicuramente importante che porterà (secondo le previsioni) alla produzione di 1 milione di unità l’anno.

Non solo, ma utilizzo su pressoché tutta la gamma del marchio francese e su modelli di punta del prestigioso marchio tedesco. La tecnologia involta è tantissima e punta ad una maggiore efficienza con minori consumi ed emissioni. Traguardi che possono sembrare banali, ma tutt’altro che facili da raggiungere. Importanti, a detta di Renault, sono anche le prestazioni ed il piacere di guida in relazione ad una maggiore attenzione economica ed ecologica.

Le novità a noi descritte in una meravigliosa cornice toscana sono tantissime e molto tecniche. In parole semplici di fondamentale importanza per i progettisti è la carburazione, cioè come brucia la miscela di aria e benzina e quanto efficientemente viene sfruttata l’energia che ne deriva. I sistemi di iniezione e carburazione sono infatti del tutto nuovi e la penna è proprio di Renault.

Quindi si passa ad un altro grande nemico dell’efficienza: l’attrito. I cilindri, ci viene raccontato, sono lucidati a specchio; questa tecnica è stata utilizzata in uno dei modelli sportivi leggendari degli anni ‘2000 la Nissan GTR. Questa particolare lavorazione porta, naturalmente, ad una riduzione drastica dell’attrito e quindi ad un migliore sfruttamento dell’energia.

Per finire un nuovo collettore di scarico e nuovi filtri per i gas di scarico portano ed una maggiore efficienza del turbo che li sfrutta. Turbo gestito elettronicamente e quindi sempre tarato alla perfezione rispetto la moltitudine di esigenze e di condizioni nel quale questo motore si troverà. I range di potenza spazierà tra i 115 ai 160 Cv i tre step.

Al termine di questa lunga premessa, scopriamo finalmente come si guida questo motore. Il modello in prova è l’imponente Scenic, che desta non pochi sospetti con un piccolo 1.3 tce benzina. Noi abbiamo la fortuna di provare le potenze da 140 e 160 CV. I nostri dubbi vengono in ogni caso smentiti. Sulle sinuose e meravigliose strade toscane la spinta non manca, così come la risposta e la coppia.

Oltre i 5.000 giri è inutile spingerlo, ma la grinta non manca di sicuro. Certo il peso della Scenic si fa sentire, così come la continua protesta rispetto ad uno stile di guida troppo aggressivo per la tipologia di auto e la “forma” della strada. Questo motore è senza dubbio particolarmente valido, una sorpresa che ci rende felici. Finalmente il futuro non è fatto di rinunce, ma di miglioramenti fine a se stessi. Non vediamo l’ora di un impiego sportivo per lo stesso: le premesse sono più che speranzose.