In The World Per una volta

Colombia, paradiso da scoprire. Da Cartagena all’isola di Sant’Andres (1° parte)

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Lo ammetto, la Colombia non era uno dei viaggi che avevo intenzione di fare “per una volta”. E senza falsi pudori ammetto anche che il mio giudizio su questa meta era influenzato da pregiudizi che fanno percepire un paese all’estero per un solo aspetto negativo, tralasciando il meglio: la storia, l’arte, la natura. Così, spinta dalla volontà di sfatare un pregiudizio e dalla curiosità, eccomi qui a raccontarvi il mio viaggio in un paese meraviglioso che dopo avermi stupito, vi consiglio di visitare…per una volta. Tutto parte da Cartagena…

Di Manuela Fiorini & Fabrizio Angeloro

CartagenaCartagena vista dal Convento de la Popa

Cartagena, la città coloniale Patrimonio dell’Umanità

Dopo aver volato da Madrid a Bogotà, dalla capitale prendo un volo per Cartagena, una città che mi ha completamente conquistata per i suoi monumenti intrisi di storia, le sue chiese, i suoi vicoli caratteristici, delimitati da portici, da case dai colori sgargianti e da pittoreschi balconi ammantati di buganvillee che si affacciano sull’azzurro del Mar dei Caraibi. È la più antica città della Colombia ed è stata dichiarata dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Venditrice di frutta in Plaza Santo DomingoVenditrice di frutta in Plaza Santo Domingo

Il suo nome completo è Cartagena de Indias ed è stata fondata nel 1533 da Pedro de Heredia, sul luogo che già ospitava un insediamento di indios caribi. La sua particolare posizione sul Mar dei Caraibi ne ha fatto ben presto il più importante porto spagnolo del nuovo mondo. Le enormi ricchezze accumulate hanno attirato, naturalmente, l’attenzione dei “predoni del mare”. Nel XVI secolo Cartagena ha subito ben cinque pesanti assedi da parte dei pirati, il più famoso dei quali, nel 1586, a opera del famigerato Sir Francis Drake.

Balconi fioriti a Portal de Los DulcesBalconi fioriti a Portal de Los Dulces

Dopo questa esperienza, gli spagnoli hanno iniziato la costruzione de La Murallas, le spesse mura difensive che, ancora oggi, circondano la città vecchia e che si possono ammirare ancora integre, fatta eccezione della sezione rivolta verso La Matuna, abbattute per costruire l’omonimo quartiere residenziale dalla singolare forma di cuneo. La città interna fortificata è formata dal quartiere de El Centro a Ovest e dal quartiere di San Diego a Nord- Est.

Passeggiando nella storia

La mia visita alla città inizia da Puerta del Reloj, la principale via di accesso alla cittadella fortificata. Alle sue spalle si trova la Plaza de los Coches, utilizzata, un tempo, per allestire il mercato degli schiavi. Oggi, la piazza è circondata da antiche case dai balconi variopinti e da passaggi in stile coloniale. Il porticato che circonda la piazza, El Portal de los Dulces, prende il nome dai pittoreschi negozi e bancarelle di dolci e pasticceria varia.

Plaza Los Coches con la Torre del RelojPlaza Los Coches con la Torre del Reloj

Poco distante, si trova Plaza de la Aduana, la più grande ed antica di Cartagena, un tempo sede dei più importanti edifici governativi. Qui si affaccia la splendida Iglesia de San Pedro Claver, dedicata al monaco spagnolo che ha trascorso tutta la sua vita a portare conforto e aiuto agli schiavi arrivati dall’Africa. La chiesa, che conserva le spoglie mortali del santo, presenta un’imponente facciata di pietra esterna, compensata dalle belle vetrate istoriate interne e dall’altare realizzato in fine marmo italiano.

Plaza de La AduanaPlaza de La Aduana

Accanto, si trova, il convento di San Pedro Claver, un monumentale edificio a tre piani disposto attorno a un cortile alberato. Si può visitare la cella dove il santo ha vissuto e un museo che raccoglie numerose testimonianze di arte sacra e reperti precolombiani.

Venditrici di fruttaVenditrici di frutta

Proseguendo lungo la linea delle mura, arrivo in Plaza de Bolivar, attorno alla quale si affacciano i più bei monumenti di Cartagena. Tra queste c’è il Palacio de Inquisicion, sede del Tribunale del Santo Uffizio fin dal 1610. La finestra con la croce, visibile sulla facciata laterale, era il luogo da cui venivano denunciati e processati gli eretici, colpevoli di crimini quali la stregoneria, la bestemmia o l’uso di arti magiche.

Carrozze in Calle de La InquisicionCarrozze in Calle de La Inquisicion

Sulla piazza si affaccia anche la splendida Catedral, la cui costruzione è iniziata nel 1575. All’esterno, l’edificio si presenta con la struttura massiccia di una fortezza, mentre l’interno si addolcisce nella struttura a tre navate e passaggi ad arco sostenuti da imponenti colonne di pietra.

chiesa