Weekend con gusto

Termoli, la perla che non ti aspetti

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Di Raffaele D’Argenzio

 Per la prima volta ci siamo capitati per caso, qualche anno fa, durante un nostro weekend dedicato alla riscoperta della transumanza che dall’Abruzzo passava per il Molise. Sapevamo che Termoli era il porto da cui partivano i traghetti per le Isole Tremiti, ma finiva lì. Una tappa veloce di passaggio.

Ma mi era rimasta nel tessuto della memoria questa cittadina che si tuffa nel mare come una sirena dalla classe riservata, pudica ma libera di farsi ammirare. Appare giovane e linda eppure è antica. Creata da qualche popolazione orientale, ha visto passare Greci, Etruschi, Sanniti, Romani, Longobardi, Carolingi, Normanni, Svevi…Ed è il Castello Svevo, che ci appare subito impotente come nume protettore del Borgo Antico.

Purtroppo vediamo sulla cima non una bandiera, ma una blasfema casupola appollaiata, con irte antenne e parabole: e scopriamo che il castello Svevo è ancora una stazione meteorologica dell’Aeronautica Militare. Assurdo. Ma certo prima o poi troveranno altra più consona ubicazione. Speriamo che si verifichi prima del prossimo 15 agosto quando ci sarà l’incendio del castello, con fuochi d’artificio fra i più belli d’Italia, per rievocare l’assalto dei Turchi del 2 agosto del 1566. Uno spettacolo da non perdere.

Il Duomo dove si scoprono i santi

Stavolta non ci siamo arrivati per caso, ma perché volevamo tornarci e scoprirne i tesori.  E il Duomo si apre subito come uno scrigno, a cominciare dalla sua parte sotterranea in cui si può leggere la storia della città.

E dove nel 1761 sono state trovate le reliquie di San Basso, oggi patrono della città, e nel 1945 le preziose reliquie di San Timoteo, discepolo prediletto di San Paolo.

Forse se si scava ancora… La facciata ha un gran fascino specialmente di sera, peccato che un lato è rovinato dal palazzo vescovile costruito a ridosso, senza rispetto per i Santi, per i Fedeli e per il buon gusto italiano.

Le spiagge più belle e il vicolo più stretto

La bella Termoli antica, il Borgo Vecchio, è come polena che fende il mare e si lascia ai lati scie di sabbia dorata. Due splendide spiagge, per nove chilometri, da cui si ammirano le isole Tremiti che possono essere raggiunte in poco tempo: da un’ora a un’ora e 40.

Da vedere anche nel Borgo Vecchio uno dei vicoli più stretti d’Europa. La lotta è aperta e siccome è una questione di millimetri, non si riesce a decidere quello più stretto.

Nella “bellezza diffusa”, anche una residenza diffusa: la Residenza Sveva

Termoli dà la sensazione di bellezza, pulizia e simpatia diffusa. Qui non si respira lusso, ma qualità ed empatia. Le strade, i vicoli sono tutti curati. È come se fosse la porta d’ingresso del Molise e i termolesi volessero far fare bella figura a tutta la loro regione. E pensare che non è neppure provincia.

E qui vi è anche uno degli alberghi diffusi più belli d’Italia: la Residenza Sveva, cui si affianca anche il ristorante Svevia in un antico palazzo del 1700, con volte a botte, davvero bello e suggestivo, con un menù di classe a km zero  con prodotti del territorio e del mare. La cucina è diretta dallo chef Massimo Talia.

U’ Pappone (Pane cotto alla marinara)

È una ricetta tipica della cucina povera della costa Molisana. Nella tradizione era a base di pane raffermo e pesce poco pregiato. Costituiva il nutrimento principale delle famiglie di pescatori. Qui vi presentiamo la ricetta nella versione moderna rivisitata dallo chef Massimo Talia.

 Ingredienti

  • 280 gr di pane di grano duro raffermo
  • 10 gr di cipolla
  • 20 gr di aglio
  • 80 gr di peperoni verdi a cornetto
  • 120 gr di olio extravergine di oliva di Larino
  • 400 gr di Ali di razza spellata e pulita
  • 240 gr di seppioline
  • ½ bicchiere di vino bianco
  • Peperoncino secco intero
  • Prezzemolo, basilico, alloro
  • Rosmarino fresco
  • Sale fino q.b

Per il fumetto leggero

  • 30 gr di cipolla
  • 30 gr di sedano
  • 30 gr di champignons
  • 10 gr di aglio
  • Prezzemolo
  • Lische di razza e carapaci di scampi
  • 1,5 l di acqua

Per la salsa di pomodoro

  • 1 spicchio di aglio
  • 40 gr di olio extravergine di oliva
  • 1,2 kg di pomodori freschi maturi
  • Foglie di basilico fresco

Per il fumetto di scampi

  • 40 gr di olio extravergine di oliva
  • 10 gr di aglio
  • 10 gr di peperone verde
  • 300 gr di salsa di pomodoro
  • 500 gr di fumetto leggero
  • ½ bicchiere di vino bianco secco
  • Basilico, prezzemolo e sale q.b.

Cominciate dal fumetto leggero portando a ebollizione le lische della razza e i carapaci degli scampi, schiumate e aggiungete le verdure. Sobbollite per 20 minuti, fare riposare, poi filtrate. Preparate poi la salsa di pomodoro fresco. Sbianchite i pomodori, fateli raffreddare, poi spellateli, privateli dei semi e tagliateli a cubetti. Soffriggete uno spicchio di aglio con l’olio extravergine di oliva, poi aggiungete i pomodori a dadini, il basilico e fate cuocere per 20 minuti. Regolate di sale poi frullate con il mixer a immersione.

Passate ora al fumetto di scampi. Fate saltare i gusci degli scampi in olio di oliva con l’aglio e il peperone, bagnate con il vino bianco e aggiungete un mestolino di salsa di pomodoro e due di fumetto leggero. Regolate di sale, profumate con basilico e prezzemolo e cuocete per 20 minuti.

Infine, preparate il pappone. Il un tegame alto mettete a soffriggere la cipolla affettata, l’aglio e il peperone verde. Unite la fogliolina di allora, la seppiolina a julienne, gli scampi sgusciati e la razza. Fate rosolare il tutto e aggiungere la salsa di pomodoro e 600 gr di fumetto. Lasciate sobbollire per 20 minuti. A cottura ultimata mettete il pane raffermo tagliato a dadini, girate e lasciate che il composto di unisca nel pappone.

Impiattamento: con l’aiuto di un cilindro formate e comprimete il pappone in un piatto fondo, sistemate a lato il fondo di scampi e molluschi. Guarnite con uno spiedino di seppia, completate con un peperone fritto e croccante e un goccio di olio extravergine.

COME ARRIVARE

In auto: da Nord e da Sud prendere la A14 in direzione Pescara con uscita Termoli e proseguire lungo la SS87 Bifernina. Da Roma, prendere l’A24 Roma-L’Aquila, continuare sull’A25 per Pescara, poi sulla A14. Uscire a Termoli e proseguire sulla SS87 seguendo le indicazioni per Termoli. Da Napoli, prendere l’A1 Roma – Napoli, uscire a Caianello, poi seguire le indicazioni per Isernia, Campobasso e SS17, poi immettersi sulla SS650 in direzione di San Salvo e successivamente prendere l’A14 verso Bari, uscire a Termoli e proseguire sulla SS87 fino a destinazione.

DOVE DORMIRE

*Residenza Sveva, Piazza Duomo 11, Termoli, tel 0875/706803, www.residenzasveva.com È un albergo diffuso nel centro storico dotato di 23 camere.  La mission è quella di far vivere al turista ospite la vita del borgo come un residente. Le vie del borgo sono i corridoi delle stanze.

*Hotel Corona****, Corso Mario Milano 2N, Termoli, tel 0875/84041, www.hotelcoronatermoli.it A 300 metri dalla spiaggia e vicino al centro storico mette a disposizione camere spaziose, con bagno privato e wi fi. Colazione all’italiana con cornetti, cappuccino e cereali. Doppia da € 75.

*Hotel Mistral****, via Cristoforo Colombo 50, Termoli, tel 0875/705246, www.hotelmistral.net

Albergo con 66 camere con vista sulla cittadina o sul mare. Accesso a una spiaggia privata e ristorante a disposizione degli ospiti. Doppia da € 100.

DOVE MANGIARE

*Ristorante Svevia, via Giudicato Vecchio 24, Termoli, tel 0875/550284, www.svevia.it

*Trattoria l’Opera, via Adriatica 31, Termoli, tel 0875/808001, www.trattorialopera.com Offre un menù di specialità termolesi di mare in ambiente intimo e familiare.

*Il Binario dei Sapori, via XXIV Maggio 12, Termoli, tel 0875/705645. Cucina tradizionale di mare, in ambiente raffinato e accogliente.

INFO

www.termoli.net