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Sao Tomé e Principe, un ecosistema a rischio per colpa dell’uomo

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Durante l’anno che sta per concludersi i media di tutto il mondo hanno parlato del Brasile e della deforestazione che sta impoverendo la foresta Amazzonica, a un ritmo vertiginoso. Ci sono, tuttavia, altri luoghi nel mondo, un tempo veri e propri paradisi naturali e sacrari della biodiversità, di cui si parla meno, ma che stanno andando incontro allo stesso destino.

Tra questi c’è la Repubblica Democratica di São Tomé e Principe, la seconda nazione più piccola dell’Africa. Situata lungo l’Equatore, a 300 km al largo della costa del Gabon, nel Golfo di Guinea, nell’Africa occidentale, si compone di due isole principali, São Tomé, che ha una superficie di 836 kmq, e Principe, di appena 128 kmq più sette isolotti rocciosi. Proprio le dimensioni ridotte delle isole hanno fatto sì che, più che in altri luoghi, qui i cambiamenti ambientali abbiano messo a serio rischio l’ecosistema, la biodiversità e gli stessi abitanti.

Tutta colpa dell’olio di palma

L’emergenza di São Tomé si chiama deforestazione. E la colpa è delle multinazionali che hanno sostituito la foresta equatoriale con piantagioni di palme da olio. Il prodotto principale di queste piante, l’olio di palma, infatti, è economico, redditizio e versatile, e può essere utilizzato in tutto il mondo non solo nell’industria alimentare, ma anche in un’infinità di prodotti, tra cosmetici, dentifricio, detergenti e bio diesel. Il tutto, però, a discapito della natura e dell’ambiente.

Frutto della palma da olio 

È il 2009 quanto il governo di São Tomé concede 5000 ettari, pari al 5% del territorio del paese, ad Agripalma, che fa capo alla multinazionale belga lussemburghese Socfin. Secondo le intenzioni del governo, gli investimenti della multinazionale avrebbero dovuto contribuire allo sviluppo economico di alcune zone povere dell’arcipelago.

La deforestazione vista da un drone

La realtà, tuttavia, si dimostra molto diversa. La multinazionale, infatti, sembra non rispettare il diritto ambientale delle isole a tutela e conservazione della fauna, della flora e delle Aree protette, oltre all’impatto ambientale.

Ruspe in azione nella foresta per fare posto alle piantagioni di palme da olio

Un’inchiesta della sezione francese di Greenpeace, partita in seguito alle proteste degli abitanti di São Tomé ha rilevato come siano state abbattute zone di foresta non comprese nella concessione e che le coltivazioni di palme da olio si siano estese su terreni utilizzati dalla popolazione per l’agricoltura di sussistenza, in particolare nelle aree adiacenti al Parco Nazionale di Obo.

Alberi bruciati ai confini con il Parzo Nazionale di Obo

È nato quindi un movimento civico per sensibilizzare il governo e chiedere di fermare la deforestazione. I cambiamenti ambientali, tuttavia, sono tangibili e mettono a serio rischio l’ecosistema.

Un aiuto dall’Italia e dall’ONU

In questo quadro c’è anche una buona notizia, anzi due. L’Onu, di cui la Repubblica di São Tomé e Principe fa parte, finanzierà con 4,1 milioni di euro un progetto per promuovere la funzionalità degli ecosistemi e contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. In particolare, si punta a favorire il ripristino e la gestione delle foreste, migliorare lo sfruttamento delle risorse forestali in un’ottica sostenibile e contrastare il disboscamento illegale.

Lo scorso anno, poi, anche l’Italia ha firmato a Katowice un protocollo di intesa con la Repubblica di São Tomé e Principe che prevede un cofinanziamento di 2 milioni di euro a supporto di programmi di promozione e sviluppo di energie rinnovabili, preservazione della biodiversità, scambio di risorse umane e cooperazione per contrastare i cambiamenti climatici e promuovere la gestione sostenibile dei rifiuti.

Andare a São Tomé…per una volta

Fuori dalle rotte del turismo di massa São Tomé e Principe è una destinazione che ha molto da offrire, grazie alla sua natura rigogliosa, alle sue spiagge incontaminate e ai suoi picchi di origine vulcanica. Un turismo sostenibile, poi, contribuisce all’economia della popolazione, smarcandola dal business legato all’olio di palma. Ecco perché vale la pena sceglierla come terra da scoprire e meta di una prossima vacanza.

La capitale, Saõ Tomé

La capitale, Saõ Tomé è la città più grande dell’arcipelago e si trova a 5 km dal Saõ Tomé International Airport, dove arrivano tutti i voli internazionali. La città offre un bel esempio di architettura coloniale, mescolata a una frizzante atmosfera africana. Le sue dimensioni ridotte la rendono facilmente visitabile anche a piedi.

Taxi in coda davanti al mercato principale di Saõ Tomé

Potete cominciare con una visita alla cattedrale di Santa Fé, situata di fronte al Palácio Presidencial, un singolare edificio color rosa pastello, sede della presidenza della Repubblica.

Il Palácio Presidencial,

Al di là della strada pedonale si trova il fiume Agua Grande, attraversato da diversi ponti, che conducono in altre zone interessanti della città. Lasciandosi il fiume sulla destra si arriva al litorale, dove, presso la baia di Ana Chaves, si possono incontrare i pescatori intenti a scaricare il pesce appena pescato dalle loro variopinte canoe.

La baia di Ana Chaves al tramonto

Poco distante, merita una visita anche Feira do Ponto, un altro pittoresco mercato dove si può trovare davvero di tutto, dal pesce alla carne, dagli abiti agli utensili, ai manufatti di artigianato. Poco distante, il Mercado Municipal consente di immergersi nella vita quotidiana degli abitanti dell’isola e acquistare ottima frutta tropicale, verdura, uova e fiori.

L’ingresso del Mercado Municipal

Subito a destra, si trova, invece, il Palácio de Justiça, dalla parte opposta della strada, c’è invece il Parque Popular è un’oasi di verde nel cuore della città, dove potersi concedere una pausa in uno dei numerosi bar e ristoranti. Tornando verso il lungomare, sulla destra, si può trovare la piccola cappella del Bom Jesus, mentre, sulla sinistra, si trova il porto di Saõ Tomé, da dove partono i collegamenti per l’isola di Principe.

Verso l’isola di Principe

In questa merita una visita la splendida fortezza di São Sebastião, sede del Museo Nazionale. Costruito circa 400 anni fa, conserva testimonianze della storia dell’isola.

La fortezza di São Sebastião,

Di fronte alla fortezza si trova anche il monumento degli scopritori dell’arcipelago, João de Santarém, Pêro Escobar, che sembrano dare il benvenuto ai visitatori.

Le statue degli esploratori portoghesi che hanno scoperto l’arcipelago

Sempre seguendo il lungomare, si arriva in un pittoresco quartiere residenziale, dove i muri delle case sono dipinte da colori pastello. A poche centinaia di metri si trova anche il Palácio dos Congressos uno splendido e moderno edificio costruito dopo l’indipendenza del paese, nel 1975.

 

Il moderno Palácio dos Congressos

Le spiagge di Saõ Tomé

L’isola vanta ben 209 chilometri di costa con spiagge variegate tra sabbia bianca e nera oppure ciottoli. Le più belle si trovano nella parte Nord, come la splendida Lagoa Azul. La spiaggia è piuttosto piccola e sassosa, ma si specchia in una laguna dove i colori dell’acqua spaziano dal blu al turchese al verde smeraldo.

Panorama della Lagoa Azul.

La laguna è circondata da prati verdi e alberi di baobab mentre, da un piccolo promontorio situato alle sue spalle si può ammirare il panorama dell’intera isola.

Le rocce vulcaniche a Praia das Conchas

Un’altra bella spiaggia del Nord è Praia das Conchas. Proseguendo lungo la costa Est, all’altezza di Agua Izè, si trova poi la spettacolare Boca do Inferno. La forma della scogliera, infatti, fa sì che il mare si incanali in uno stretto corridoio e, successivamente, in una grotta. Quest’ultima rimane scoperta per un tratto e, a seconda del movimento delle onde, emette un impressionante sbuffo d’acqua

La spettacolare Boca do Inferno.

Nella zona Sud, a circa 85 km dalla capitale, si trovano invece le spiagge di Praja Piscina e di Praia Jalè, dove non è difficile incontrare le tartarughe marine giganti, che vi fanno tappa per deporre le loro uova.

Le sabbie dorate di Praia Jalè

L’osservazione delle tartarughe avviene all’alba ed è resa possibile grazie ad un progetto di conservazione della biodiversità realizzato dalla Ong Marapa (www.marapa.org). La Ong organizza anche escursioni come un suggestivo tour delle mangrovie, l’osservazione dei delfini e possibilità di visitare i villaggi e mangiare con la popolazione locale.

Una tartaruga marina intenta a deporre le uova

L’Obo National Park e la sua biodiversità

Per chi desidera alternare le giornate sulla spiaggia all’escursionismo e al trekking, l’interno dell’isola offre splendidi paesaggi di vulcani spenti, montagne e cascate, il tutto circondato da una rigogliosa vegetazione tropicale.

La folta vegetazione equatoriale dell’Obo National Park

Un buon punto di partenza è la cittadina di Trinidade, da dove si può iniziare la salita al Pico Saõ Tomé , un vulcano spento che, con i suoi 2.024 metri, è la vetta più alta dell’isola. Il tour operator locale Navetur – Equatour (www.navetur-equatour.st) per esempio, propone escursioni al Pico Saõ Tomé e alla Laguna Amelia.

Verso il Pico Saõ Tomé

Da non perdere poi la Cascata di Sao Nicolau, uno spettacolare salto d’acqua circondato da una fitta vegetazione tropicale e da fiori variopinti.

La Cascata di Sao Nicolau

Il Pico Saõ Tomé si trova all’interno del Obo National Park, che copre il 30% della superfice del paese. Suddiviso in due aree, una di 235 km quadrati sull’isola di Saõ Tomé e l’altra di 65 km quadrati sull’isola di Principe, include diversi percorsi turistici, lungo i quali è possibile compiere escursioni guidate, molte delle quali partono da Bom Successo, per ammirare la favolosa biodiversità, tra cui la foresta equatoriale, le mangrovie, diverse specie di orchidee, ma anche uccelli, scimmie e insetti.

Uno degli ospiti del parco

Altre vette importanti dell’area sono il Pico de Principe, che raggiunge quasi i 1000 metri, il Pico Calvário, il Pico Cabumbé, Pico Papagaio, e il Pico Cão Grande. Mete che, siamo sicuri, vi lasceranno un bagaglio di emozioni e ricordi da portare sempre con sé.

COME ARRIVARE

Dall’Italia si può raggiungere Saõ Tomé da Roma, con scalo a Lisbona, con la compagnia aerea portoghese TAP (www.flytap.com). Da Lisbona a Saõ Tomé occorrono circa 8 ore di volo. Anche la compagnia delle isole STP Airways (www.stpairways.st) invece collega regolarmente Lisbona a Saõ Tomé.

DOVE DORMIRE

*Bom Bom Island Resort****, Principe Island, tel. +239 2251141, www.bombomprincipe.com). Situato sull’isola di Principe, dispone di 25 bungalows situati di fronte a due splendide spiagge. Disponibile anche un ristorante, bar e club house.

*Pestana Miramar São Tomé ****, Av. Marginal 12 de Julho, 69 Água Grande, São Tomé e Príncipe, tel +239. 222 2778, www.pestana.com. Dispone di  54 camere e 5 suite, ognuna dotata di balcone e aria condizionata. A disposizione piscina e giardino tropicale di 1000 metri quadrati, ristorante con cucina internazionale. Possibilità di organizzare escursioni.

*Omali Lodge****, Praia do Lagarto, São Tomé e Príncipe, tel +239 222 2350, www.omalilodge.com . A 1,5 km dalla capitale São Tomé, nel cuore dell’Obo National Park, dispone di 30 suite con aria condizionata, satellite, collegamento wireless, due piscine con bar e Spa, campi da tennis e palestra. Per gli ospiti incluso nel servizio trasferimenti da e per l’aeroporto.

DOVE MANGIARE

*Filomar, Praia Lagarto, Sao Tome, São Tomé Island, +239 222 1908. Sulla strada per l’aeroporto, vicino a Marlin Beach, propone un menù di carne e di pesce fresco. Tra le specialità: pesce alla griglia con salsa di frutti di bosco ed erbette.

*Paraiso dos grelhados, Av. do Marginal, São Tomé, , tel +239 224469.
Locale economico, che offre ottimi e abbondanti piatti locali e pesce alla griglia. Si mangia all’aperto.

*Xico’s Café, Praça de Solidariedade e Amizade entre os Povos, São Tomé, tel. +239 222 1557. Simpatico locale adatto per spuntini e merende. Offre snacks dolci e salati e ottime crepes. Happy hour a base di prodotti locali.

INFO

www.visitsaotome.com

www.saotomeislands.com