Weekend con gusto

Sannio “di-vino”, da Sant’Agata dei Goti a Guardia Sanframondi (2° giorno)

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Continua il nostro itinerario alla scoperta delle neo nominate “città europee del vino 2019”. Dopo aver visitato Sant’Agata dei Goti ci dirigiamo lungo la SP 110 a Guardia Sanframondi, che dista circa 32 km. Anche questa cittadina custodisce testimonianze di un passato ricco di storia. Di qui, poi, passa la via Francigena del Sud che da Roma passa per Benevento per poi proseguire verso la Puglia.

Il paese conta circa 5500 abitanti e sorge su una collina ricoperta da boschi di conifere, vigneti e oliveti, dove si producono vini unici e preziosi, come l’Aglianico e il Falanghina, ma anche l’ottimo olio extravergine di oliva del Sannio. Alcuni ritrovamenti archeologici testimoniano i primi insediamenti in questa zona già dal Paleolitico, confermati anche nel Neolitico, durante l’Età del Bronzo e quella del Ferro. Abitata anche ai tempi dei Romani, passa poi in mano ai Longobardi, che ne hanno fatto un importante avamposto grazie alla posizione sopraelevata. A questo periodo risalgono le prime fortificazioni, seguite da altre di epoca normanna, sveva e angioina.

In particolare Guardia Sanframondi ha avuto il suo periodo d’oro nel Seicento, come testimoniano le sue chiese barocche, grazie all’attività di conciatura delle pelli, talmente fiorente da consentire alla municipalità di “permettersi” di assoldare alcuni tra i più importanti artisti napoletani per abbellire le sue chiese e i suoi monumenti.

Il fascino antico del centro storico e del suo castello

Stradine di ciottoli che si avvolgono a spirale attorno all’imponente rocca longobarda, gli archi delle quattro porte che sancivano l’ingresso alla città, gli stemmi delle famiglie nobili, case gentilizie che si alternano a dimore più modeste e, di tanto in tanto, la vista che sfugge da uno scorcio e spazia sulla vallata, tra campi coltivati, vigneti e uliveti.

Cominciamo la nostra visita dal castello, la cui origine viene fatta risalire al periodo della dominazione normanna dei Sanframondo che nel XII secolo divenne la famiglia più potente della zona. Alcuni studiosi, tuttavia, sono propensi a far risalire la fortezza all’epoca longobarda, cioè al X secolo. Di sicuro, tuttavia, la rocca è stata più volte rimaneggiata nel corso dei secoli, al punto da perdere la sua originaria fisionomia.

Oggi, salendo alcune scalinate o usufruendo di un ascensore di recente costruzione, si può arrivare sulla parte più alta del torrione medievale, da cui si gode di una splendida vista sulla valle. Si possono visitare anche il giardino, la grande terrazza e due sale interne, utilizzate anche per spettacoli, convegni, incontri e degustazioni che animano la stagione estiva.

Fino al 2017 il castello ospitava anche una Collezione di Farfalle con più di mille esemplari, donata al Comune nel 1990 dall’avvocato Pascasio Parente, appassionato entomologo. La mostra si può oggi visitare presso la Sala Sellaroli del Palazzo Comunale.

Lo splendore delle chiese barocche

Il torrente Ratello separa la parte medievale da quella seicentesca. Sulla via Nazionale si affaccia la bella chiesa di San Sebastiano, capolavoro del Seicento Napoletano con stucchi di Domenico Vaccaro e affreschi di Paolo De Matteis, commissionati dalla corporazione dei conciatori, che con la loro fiorente attività avevano arricchito il borgo.

Altre opere del De Matteis si trovano nella centrale Chiesa dell’Annunziata, che con le sue origini quattrocentesche è la più antica del paese, e nella chiesa di San Rocco, che si trova appena fuori le mura, nel Rione Croce. La chiesa è stata edificata nel 1575 come ex voto a San Rocco dopo una pestilenza. L’edificio si distingue per la forma slanciata che svetta sulla solida base ottagonale, a cui si accede attraverso una gradinata.

Nel Santuario dell’Assunta, dedicata, oltre che alla Vergine, anche al co-patrono della città, San Filippo Neri, si trova invece un pregiato soffitto ligneo del 1650 e una statua della Madonna del XIV secolo. Ma la sua notorietà è dovuta soprattutto al fatto che è il punto di riferimento per i suggestivi “riti settennali”, di cui parleremo fra poco.

Il paese delle fontane

Guardia Sanframondi è famosa anche per le sue fontane, presenti in gran numero e di grande valore artistico. Tra queste spicca l’imponente Fontana del Popolo del 1886, in pietra bianca, con funzioni di lavatoio e abbeveratoio, ma decorata con mascheroni, conchiglie e serpenti intrecciati.

Più semplice, ma ugualmente suggestiva, la Fontana di Piazza antica, addossata a un edifico privato sull’omonima piazza, mentre nel piccolo piazzale in cui si incontrano via Portella e via De Blasio si trova la Fontana della Portella, addossata alla parete rocciosa su cui sorge il castello. In pietra bianca locale, è stata eretta tra il XVI e il XVII secolo.

Nella parte bassa del paese, all’ombra di un vecchio platano, sorge invece la Fontana della Fontanella formata da due grandi vasche distinte che un tempo fungeva rispettivamente da lavatoio e da abbeveratoio. Tra le fontane degne di nota citiamo anche il Fontanino, tra via Vicinato Nuovo e via Pietralata, di piccole dimensioni, con un mascherone centrale e due rosoni laterali da cui fuoriesce l’acqua, la Fontana del Canalicchio, sull’omonima piazza, la Fontana San Filippo, posizionata sotto le gradinate che salgono al centro storico.

Splendida la Fontana dei due mascheroni, in via Fontana, i cui getti d’acqua fuoriescono da due mascheroni mentre, nella parte alta, campeggia lo stemma comunale lavorato a sbalzo. I mascheroni fanno parte anche delle decorazioni della Fontana del Calcare, situata tra via Calcare, via Monte Tre Croci e via Croce, mentre la Fontana del Canale, tra le più recenti, risale al 1946.

Tra via Sorgenza e Corso Umberto di trova invece la Fontana della Sorgenza, del 1916, ancora oggi luogo di sosta per cittadini e sportivi in cerca di refrigerio.

I riti settennali dell’Assunta

A Guardia Sanframondi si svolge una manifestazione religiosa unica nel mondo occidentale, i riti settennali di penitenza in onore della Madonna Assunta (www.ritisettennali.org ), che si svolgono dal primo lunedì successivo al 15 agosto fino alla domenica seguente. Gli ultimi sono stati celebrati nel 2017, i prossimi sono quindi attesi per il 2024.

Secondo alcuni studiosi, le origini di questo rito sarebbero da ricercare nei culti pagani, poi confluiti nel cristianesimo. Il documento storico più antico dei riti di Guardia Sanframondi è invece datato 1620, anno il cui il paese fu colpito da una grave carestia. Al punto che la popolazione pensò di portare in processione la statua della Madonna Assunta per chiederne la grazia.

Ancora oggi, il rito comincia con una suggestiva cerimonia di espiazione dei peccati, in cui uomini e donne indossano un saio bianco con un cappuccio e, accompagnati dal suono di un tamburo, che ne scandisce il passo, si colpiscono e di feriscono invocando il perdono per i peccati tra pianti e preghiere. I Flagellanti si colpiscono con una specie di frustino di ferro a tre corde, mentre i Battenti si colpiscono il torace con uno strumento di sughero. In occasione dei riti settennali, nel paese del beneventano giungono visitatori da tutta Italia e non solo.

Lavanella e ceci

Ingredienti

  • 600 gr di farina 00
  • Acqua a.b
  • Sale
  • ½ litro di passata di pomodoro
  • 400 gr di ceci precotti
  • Olio extra vergine di oliva
  • 1 spicchio di aglio
  • Peperoncino q.b.

Mescolate la farina con l’acqua e il sale e impastate fino a ottenere una pasta omogenea. Fatela riposare per circa 30 minuti. Nel frattempo, preparate la salsa facendo soffriggere in una pentola lo spicchio di aglio nell’olio di oliva. Unite poi la passata di pomodoro e lasciate cuocere per circa 5 minuti. Schiacciate la metà dei ceci, poi uniteli insieme a quelli interi alla salsa. Mescolate e lasciate cuocere per altri 30 minuti. Tornate poi alla pasta. Stendetela con il mattarello con ricavatene delle strisce lunghe circa 5 cm e larghe 1 cm. Lasciatele asciugare su una spianatoia cosparsa di farina per un paio d’ore. Poi cuocete la lavanella in abbondante acqua salata, scolatela, poi fatela saltare insieme alla salsa di ceci per qualche minuto aggiungendo il peperoncino. Servite calda.

COME ARRIVARE

In auto: Autostrada A1 con uscita Caianello o Caserta Sud. Per chi viene da Roma, dopo essere usciti a Caianello si può percorrere la Superstrada Canianello-Telese-Benevento con uscita Paupisi. Si prosegue poi per circa 10 km in direzione di Guardia. Per chi arriva da Napoli, uscita Caserta Sud, poi proseguire in direzione di Valle Maddaloni-Dugenta, fino a Cantinella. Da qui si imbocca la fondovalle Isclero fino alla superstrada Canianello-Telese-Benevento con uscita Paupisi e indicazioni per Guardia. Seguendo invece il nostro itinerario, da Sant’Agata dei Goti a Giardia Sanframondi ci sono circa 32 km, che si percorrono sulla SP 110.

DOVE COMPRARE

Azienda agricola La Guardiense, loc. Santa Lucia 10///105, Guardia Sanframondi (BN), tel 0824/864034, www.laguardiense.it/ Cooperativa con oltre mille soci, fondata nel 1960 è una delle più grandi d’Italia e vanta più di 1500 ettari di vigneti. Produce vini e spumanti per oltre 4 milioni di bottiglie. Attraverso il progetto Janare l’azienda valorizza e salvaguarda i vitigni autoctoni Falanghina e Aglianico. Aperto da lun a sab ore 8.30-19.30 e dom 8.30-13.

DOVE MANGIARE

*Ristorante Pizzeria La Vittoria, viale della Vittoria 4, Guardia Sanframondi (BN), tel 0824/864162. Il menù offre piatti della cucina tradizionale, dall’antipasto al dessert, preparati con prodotti del territorio. Serve anche ottime pizze condite con prodotti freschi della zona.

*Il Raone, via Sant’Elena 82034, Guardia Sanframondi (BN), tel 334/8436959, https://ilraone.business.site/, trattoria tradizionale che offre piatti della cucina beneventana, anche con menù. Prezzo medio alla carta € 15 a persona, bevande escluse.

DOVE DORMIRE

*B&B Tana dell’Orso, Corso Umberto 51, Guardia Sanframondi (BN); tel 0824/864093, www.bborso.com Nel centro del paese, dispone di camere di diversa tipologia, da 2 a 4 persone. Al piano terra disponibilità di un bar per la colazione e degustazioni di vino e prodotti locali. Tariffe da € 25 a € 35 a persona a notte.

*Domus Vinea, piazza Croce 5, Guardia Sanframondi (BN), tel 345/7418793, www.domusvinea.it

Affittacamere che si affaccia sulla piazza principale del paese. È provvista al piano terra di una zona colazione con angolo cottura, mentre le due camere matrimoniali, arredate con letti in ottone, bagno, armadio, tv, riscaldamento e wi fi sono al primo piano. Tariffe da € 40 a notte.

INFO

www.comuneguardiasanframondi.gov.it

www.eptbenevento.it