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Range Rover Sport vs Jeep Grand Cherokee 4xe e Sportequipe S8: i SUV più prestazionali

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Range Rover Sport è stata ed è ancora la regina dei SUV sportivi, genere di veicolo che del resto ha creato lei.

Ma oggi deve vedersela con due rivali molto appetibili, una dagli Stati Uniti con tecnologia ibrida a benzina, e una italo-cinese con ibrido e GPL, novità tra le più succose di questo 2022.

La nuova Range Rover Sport

Come di consueto, esteticamente riprende la Range Rover “normale”, con dovute differenze. Per esempio i fari e la griglia sono più sottili, le prese d’aria frontali invece sono più estese. Manca il blade sul fianco, ovvero lama discendente e nascosta nella carrozzeria, qui sostituita da una piccola griglia in rilievo.

Cambiano anche le dimensioni: il parabrezza è più inclinato, il tetto discendenti, la cosa più corta per 10 cm di lunghezza in meno (ma il passo è di 3 metri). Il risultato è una vettura più slanciata e dinamica. La differenza più sostanziale è al posteriore, con fari orizzontali e più “classici”, privi di quell’effetto nascosto che contraddistingue la Range normale.

Gli interni

Dentro la Range Rover Sport unisce la sportività alla classe, e le somiglianze con la Range classica si fanno più vicine. Le due hanno in comune forme, materiali, pulizia e cura al dettaglio, per un ambiente molto raffinato.

Ma, anche qui, ci sono cose che cambiano. La plancia è meno verticale, il volante un poco più piccolo, il tunnel si raccorda meglio – ma sono tutti dettagli che si notano avendo le due vetture vicine, in una specie di “trova le differenze!”. Si nota invece la seduta più bassa di 20 mm, e uno spazio aumentato rispetto alla precedente Sport, e in particolare gli occupanti posteriori guadagnano 31 mm per le gambe e 17 per le ginocchia. Impressionante il bagagliaio che gode di un volume di carico di 835 litri nella configurazione base, e fino a 1860 abbattendo il divano posteriore.

Sempre potente

Range Rover Sport condivide la piattaforma MLA-Flex con la Range Rover classica, e questo le permette di essere il 35% più rigida rispetto alla generazione precedente. Rimangono invece i motori potenti: 3 diesel 3.0 6 cilindri da 249, 300 e 350 CV, il benzina pliug-in 3.0 da 440 o 510 CV con oltre 100 km di autonomia in elettrico grazie alla batteria da 32,8 kWh; fino alla First Edition con V8 da 530 CV. Tutte le versioni sono disponibili unicamente con cambio automatico ZF a 8 rapporti.

La potenza è data anche alla tecnologia. Si parte dal Terrain Responsem, che conferisce delle inedite capacità offroad, ma anche le sospensioni pneumatiche attive con doppia camera, ruote posteriori sterzanti, differenziale elettronico attivo con Torque Vectoring e barra antirollio.

La nuova Jeep Grand Cherokee

Se alla Land Rover Defender sta la Jeep Wrangler, alla Range Rover Sport sta la Grand Cherokee. Entrambe incarnano il concetto di fuoristrada ma più elegante e lussuoso. E in effetti anche il SUV americano ha dalla sua molte carte.

La nuova Jeep Grand Cherokee, presentata nell’estate del 2022, nasce su una piattaforma inedita, che le permette di avere 4,91 metri di lunghezza e un passo di 2,9 metri, aumentato di 50 mm rispetto a prima. Nuova la struttura monoscocca, con telaio che facilita l’elettrificazione e meglio implementa i sistemi di trazione 4×4 Jeep Quadra-Trac II e Quadra-Drive II, nonché le sospensioni pneumatiche Quadra-Lift e il sistema di controllo della trazione Selec-Terrain.

La nuova generazione migliora l’aerodinamica, grazie al tetto ribassato (nero di serie sugli allestimenti Trailhawk e Summit Reserve), che però lascia intatta una grande capacità di carico. Il design è elegante e sofisticato, ma non manca l’iconica griglia a 7 feritoie. Per il resto è un evoluzione (molto) in meglio della generazione precedente, con fari più larghi, tecnologia full LED e in generale un mix tra forme morbide e squadrate.

Solo ibrida

In Europa, la Jeep Grand Cherokee arriva solo ibrida, con autonomia in full electric di 51 km e autonomia combinata di 700 km, ma prestazioni di tutto rispetto grazie a un motore elettrico che singolarmente eroga 145 CV, e una potenza complessiva di 272 CV con accelerazione 0-100 in 6,3 secondi.

Stupisce l’ottimizzazione dell’ibrido, che ha permesso per esempio a una Trailhawk 4xe di percorrere il Rubicon Trail completamente in elettrico, sfruttando il nuovo sistema di disconnessione della barra stabilizzatrice che permette una migliore articolazione e trazione su rocce e terreni difficili. Tra l’altro l’ibrido comprende il modulo Integrated Dual Charging Module (IDCM), che integra un sistema di ricarica della batteria e un convertitore DC/DC in una sola unità più compatta rispetto ai due componenti separati; più un inverter di potenza compatto, tutti alloggiati sotto il telaio.

Jeep Grand Cherokee 4xe mantiene e migliora le prestazioni offroad del marchio, con due sistemi di trazione integrale: Quadra-Trac II e Quadra-Drive II con differenziale posteriore elettronico autobloccante a slittamento limitato (eLSD). Tutti e due godono di una scatola di rinvio attiva che migliora la trazione ripartendo la coppia in modo da trasferirla sulla ruota con maggiore aderenza Si aggiungono le sospensioni pneumatiche Jeep Quadra-Lift con ammortizzazione elettronica semi-attiva che permettono 28,7 cm di altezza da terra e 61 di capacità di guado. Si tratta di un sistema in grado di regolare automaticamente la taratura degli ammortizzatori a seconda delle condizioni di strada per garantire più comfort, stabilità e controllo (ma si può anche controllare manualmente).

Sportequipe S8 punta sul PHEV a GPL

Novità assoluta nel panorama è Sportequipe S8, ammiraglia del marchio premium del gruppo molisano DR, come di consueto una Chery (marchio cinese) riassemblata in Italia con un miglioramento della qualità.

L’auto è stata presentata a Parigi e ha contenuti da vera ammiraglia. Il design è piacevole, non ricercato come quello delle due rivali ma comunque ricco di dettagli e di tecnologia, con cerchi in lega diamantati, fari full LED, griglia brunita e grande. Abbastanza pulito e quindi capace di non invecchiare.

Contenuti anche tecnologici: gli interni sono in pelle pregiata e ricercata, e si uniscono al display TFT sulla plancia, display per l’infotainment e un terzo display per la gestione del clima, ma anche al sistema keyless soft touch, al tetto panoramico e al ssitema di telecamere a 360°, tutto di serie. 7 i posti totali, per tutta la famiglia.

Potente ma efficiente

Sportequipe S8 è però un SUV potente, seppur molto ecologico. Ha un sistema plug-in hybrid che sviluppa in totale 320 CV e 510 N/m di coppia, e accelerazione 0-100 in 7 secondi. Il sistema si compone di un motore termico 1.5 turbo benzina unito a due motori elettrici e batterie da 19,27 kWh per autonomia in elettrico di 100 km. L’altro lato positivo della medaglia è il serbatoio GPL per il massimo risparmio e un’autonomia totale di quasi 1.500 km.

Dal 2023 saranno disponibili anche altre due motorizzazioni nelle versioni Termohybrid GPL (niente elettrico, quindi): la 2.0 TGDI a iniezione diretta turbo benzina da 260 CV con trazione integrale; e la 1.6 TGDI da 200 CV.