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Oggi 2020: ecco come i borghi tornano a vivere, per far risorgere anche noi

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Ora sono ancora lì abbandonati, semivuoti, tristi, con vecchi signori che non vogliono lasciarli, perché sanno che in quel borgo sono ancora qualcuno, con i loro ricordi, con le albe e tramonti che sono veri e non filtrati dalle PM10, con la consapevolezza di appartenere a qualcosa e di possedere qualcosa. Lì in quel borgo sono ancora qualcuno, altrove sarebbero nessuno.
I nostri borghi, venduti ad un euro, i nostri borghi a volte acquistati per farci dei resort.
I nostri borghi umiliati, trapassati di giorno da qualche turista frettoloso, ma svuotati di notte.
I giovani li hanno abbandonati per procurarsi il lavoro, per inseguire e conquistare un mondo tecnologico. Giustamente, non potevano mica restare a guardare albe e tramonti, dovevano seguire il progresso, il lavoro, la tecnologia…
Ma oggi è quello stesso progresso, quella tecnologia che li stanno riportando da dove erano partiti. Ora con lo smart working si può lavorare da casa, da lontano.
E allora sì che si può godere di albe e tramonti, di sapori, odori familiari.
Ora può finire la terribile vita dei pendolari che ingolfano treni e strade, che arrivano in città stressati e tornano a casa di sera ancora più stressati. E ci sarebbe anche tanta CO2 in meno.
Pensate che gli scenari fino a pochi mesi fa  erano quelli di un mondo futuro in cui vi sarebbero state soltanto un centinaio di grandi città al mondo in cui si sarebbe stipata tutta l’umanità.  E noi che oggi parliamo sempre contro gli allevamenti intensivi, saremmo stati, come i polli, uomini di batteria.
Quando si parla di coltivazioni di verdure fatte in città, con acqua e luce elettrica, mi vengono i brividi.
E mi ricordo i sapori dei pomodori, dei friggirelli, dei limoni, in quegli orti che ricamavano la mia collina.
Che la tecnologia ci aiuti a tornare alle piccole città, ai borghi, dove non si erano soli, dove si faceva parte di una  famiglia, allargatissima ma famiglia.
Dove non c’era bisogno di far parte di un gruppo virtuale su whatsApp.
Che le nostre piccole città, i  nostri borghi risuscitino per far risorgere anche noi.