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Milano, Palazzo Reale celebra Toulouse-Lautrec

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Una grande mostra monografica celebra la figura di Henry de Toulouse -Lautrec. Nelle sale di Palazzo Reale, fino al prossimo 18 febbraio, si potranno ammirare più di 250 opere dell’artista parigino che ripercorrono la sua evoluzione stilistica, dalla pittura alla grafica, con particolare attenzione alla sua profonda conoscenza delle stampe giapponesi e la sua passione per la fotografia.

I dipinti, le litografie, le acqueforti e le affiches provengono dal Musée ToulouseLautrec di Albi e da importanti musei e collezioni internazionali come la Tate Modern di Londra, la National Gallery of Art di Washington, il Museum of Fine Arts di Houston, il MASP (Museu de Arte di San Paolo), e la BNF di Parigi, e da diverse storiche collezioni private.

Eccezionalmente, nelle sale di Palazzo Reale si potrà ammirare anche la collezione completa di 22 manifesti, insieme a studi e bozzetti e ritratti di personaggi più o meno noti dei quartieri parigini e dei locali notturni di Montmatre, dal Moulin de la Galette al Divan Japonais.

Fin dalla giovinezza, poi, Toulouse-Lautrec fu un appassionato di arte e cultura giapponese. Per questo, la mostra include anche alcune rare e preziose stampe di maestri giapponesi, tra cui la serie completa della Maison verte di Utamaro, che raffigura l’ambiente dei bordelli con tutto l’universo complesso di uomini e donne.

Il percorso di visita

Prende le mosse dalla storia della famiglia di Toulouse-Lautrec, di origini nobili per poi analizzare il rapporto che l’artista parigino ebbe con la fotografia. Insieme ai manifesti pubblicitari fu infatti la porta della modernità di una Parigi di fine Ottocento vivace e proiettata verso il futuro. Si procede poi ammirando il “Ritratto di Lautrec allo specchio”, l’unico autoritratto dell’artista, del 1880.

Si incontra poi una serie di immagini che ritraggono l’artista in pose dissacranti e provocatorie, e che, nella sua intenzione, volevano fare da contraltare a quelle austere e severe della sua famiglia. Si continua ancora con il primo periodo della sua formazione artistica, con opere che vedono come soggetti principali cani e cavalli, ma anche calessi, scene di caccia, gare di ippica con gli animali e i loro fantini.

Proprio il ritratto sarà una delle caratteristiche più forti e rappresentative della sua ricerca artistica. In particolare quelli delle donne, dalla giovane pudica che tuttavia mette in mostra le calze nere dell’Etude de nu. Femme assise sur le divan del 1882 alle prostitute dei postriboli che egli stesso amava frequentare.

Un altro caposaldo che influenzerà la sua formazione e produzione artistica è il quartiere parigino di Montmatre con i suoi cabaret, caffè concerto, sale da ballo e trattorie, frequentate da artisti, poeti, scrittori, attori e donne che esercitavano “il mestiere più antico del mondo”.

E sempre grazie all’impulso di questo quartiere giovane e pieno di vita che la ricerca artistica di Toulouse-Lautrec sfocia in uno stile completamente nuovo, quello del manifesto. Influenzato anche dalle stampe giapponesi che tanto apprezza, Lautrec propone opere fatte di nuovi tagli compositivi, linee azzardate e impetuose, colori intensi, piatti e applicati su superfici estese, per rendere il manifesto visibile anche da lontano.

Infine, il percorso si conclude con la serie “Elles” dedicata alla vita delle ragazze nelle Case Chiuse, considerata il capolavoro di Toulouse-Lautrec e con la sezione dedicata alle affiche dove emerge la predisposizione dell’artista alla modernità in tutti i suoi aspetti, dalla moda al ciclismo, alle prime automobili.

INFO

Il mondo fuggevole di Toulouse-Lautrec

Palazzo Reale, Piazza del Duomo, Milano

Fino al 18 febbraio

Orario: lun 14.30 – 19.30; mar, mer, ven e dom 9.30-19.30; gio e sab 9.30-22.30

Biglietto: intero € 14, ridotto € 8

www.toulouselautrecmilano.it