Weekend Milano

Milano giornata della memoria: gli appuntamenti per ricordare

image_pdfimage_print

Il 27 gennaio 1945 i soldati dell’Armata Rossa abbattevano i cancelli di Auschwitz e liberavano i prigionieri sopravvissuti allo sterminio del campo nazista. Le truppe liberatrici, entrando nel campo di Auschwitz-Birkenau, scoprirono e svelarono al mondo intero il più atroce orrore della storia dell’umanità: la Shoah. Dalla fine degli anni ’30 al 1945 in Europa furono deportati e uccisi circa sei milioni di ebrei.

Con una legge del 20 luglio 2000, la Repubblica italiana ha istituito il Giorno della Memoria e nel primo articolo riconosce il 27 gennaio come data simbolica per “ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.

Milano ha deciso di celebrare il ricordo con una serie di eventi che coinvolgeranno l’intera cittadinanza, concerti, musei, pièce teatrali e non solo. Qui una breve immagine che racchiude gli eventi principali che si terranno in città i occasione del XVI giorno della memoria.

shoahttp://www.memorialeshoah.it/italiano/adv.html

Il rabbino capo di Miano, Alfonso Harbib ha deciso di aprire le porte della Sinagoga di Via Guastalla all’intera città affermando che “Dobbiamo tentare di andare alle radici del male ed è importante farlo mentre rinasce l’antisemitismo e mentre la violenza torna sulla scena. Noi oggi, tutti assieme, dobbiamo tentare di capire se abbiamo gli strumenti per affrontare il male moderno, anche a partire dal passato”

Moltissime sono le iniziative che animeranno la città: oggi apre in via Corti 12, al Cnr,  la mostra ‘Auschwitz – I luoghi della memoria’ del fotografo Enzo Catalano.

Mercoledì 27 gennaio nella Sala Verdi del Conservatorio si terrà il “Concerto della Memoria“, l‘appuntamento si aprirà con gli interventi di Rav Alfonso Arbib (Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Milano), Alessandro Melchiorre (Direttore del Conservatorio), Ferruccio de Bortoli (Presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano) e la testimonianza di Ersilia Lopez. Seguirà poi il concerto con il coro V. Delman del Conservatorio e il baritono Omar Mancini. Parteciperanno anche gli attori del Piccolo con alcune letture; infine, la serata si concluderà con la proiezione del film Sciesopoli, il ritorno alla vita.

Il 27 gennaio al MIC la Fondazione Cineteca Italiana celebra La Giornata della Memoria con lo straordinario documentario Night Will Fall – Perché non scende la notte, realizzato da alcuni cinereporter inglesi e al cui montaggio contribuì anche il grande Alfred Hitchcock.

night-700x350

Il film raccoglie le prime testimonianze visive degli orrori filmati dai cineoperatori dei campi di concentramento all’indomani della loro liberazione. Le forze russe, inglesi e americane girarono questi filmati incaricate da Sydney Bernstein, l’allora Ministro delle Comunicazioni britannico. Ne risultò un documentario testimonianza dell’indicibile vastità dei crimini commessi dai nazisti.

Infine domenica 31 gennaio, presso il Memoriale della Shoa, è in programma un doppio appuntamento: uno spettacolo teatrale e un incontro sull’attualità. Alle 16 Eyal Lernel metterà in scena la pièce teatrale Che non abbiano fine mai..; mentre alle 18:30 seguirà Porte Chiuse, Porte Aperte, un’iniziativa organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Comunità Ebraica di Milano per mettere a confronto le testimonianze di Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, e quelle dei profughi del Medio Oriente ospitati dal Memoriale nel 2015.

Holocaust_Memorial_Museum_Berlin_Interioro_03

Per chi non ne avesse mai sentito parlare, Il Memoriale della Shoah di Milano (Binario 21) sorge in un’area della Stazione Centrale situata al di sotto dei binari ferroviari ordinari. L’area era originariamente adibita al carico e scarico dei vagoni postali e aveva accesso diretto a Via Ferrante Aporti. Tra il 1943 e il 1945 questo fu il luogo in cui centinaia di deportati furono caricati su vagoni merci, che venivano sollevati tramite un elevatore e trasportati cosìì al sovrastante piano dei binari. Una volta posizionati alla banchina di partenza, venivano agganciati ai convogli diretti ai campi di concentramento e sterminio (Auschwitz-Birkenau, Bergen Belsen) o ai campi italiani di raccolta come quelli di Fossoli e Bolzano.
Dagli stessi binari partirono anche numerosi deportati politici, destinati al campo di concentramento di Mauthausen o ai campi italiani.

 

Ricordate di ricordare…