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Isole Salomone, tutto quello che c’è da sapere sulle isole che stanno scomparendo

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L’arcipelago delle Isole Salomone si trova nell’Oceano Pacifico Meridionale, a nord est dell’Australia. Conta un totale di 992 isole, ma solo 347 sono abitate. Con una popolazione totale di circa 640 mila abitanti sono tra le regioni meno popolate del pianeta.

Isole Salomone dall'alto

Nonostante ciò, tuttavia, gli abitanti delle isole più a rischio faticano a stabilirsi su altre isole, poiché la maggior parte del territorio è controllata da famiglie appartenenti allo stesso gruppo e si rischia un conflitto etnico.

A minacciare gli abitanti sono anche le inondazioni, anch’esse più frequenti a causa dei cambiamenti climatici, che si presentano sempre più violente e con effetti devastanti. A farne le spese non solo gli abitanti, che oltre alla devastazione portata dalle acque devono combattere anche contro le conseguenti epidemie, ma anche la delicata biodiversità.

Le acque del Pacifico, infatti, ogni volta che si scatenano portano con sé piante e animali presenti solo qui. Le Salomone, infatti, vantano la seconda barriera corallina più bella del mondo dopo quella delle Maldive. Ecco, perché, allora, vi proponiamo di visitare le Isole Salomone “per una volta”, prima che il mare ne inghiotta un’altra parte e rimangano solo un ricordo.

Isole Salomone: belle da NON morire

Le Isole Salomone, benché ancora lontane dal turismo di massa, sono ben note agli appassionati di immersioni, snorkeling e surf. L’origine vulcanica dell’arcipelago, infatti, regala un paesaggio marino unico, fatto di barriere coralline spettacolari, acque cristalline ed una straordinaria topografica oceanica, composta da pareti rocciose e vulcani sottomarini, alcuni dei quali ancora attivi.

Qui vivono indisturbati coloratissimi pesci tropicali, mante, tartarughe, balene e squali, considerati dai nativi sacri, poiché reincarnazione dei defunti. Le acque delle isole poi sono ricchissime di relitti risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.

Anche la terraferma offre infinite occasioni di svago e scoperta, a partire dalle spiagge incontaminate, dai vulcani e dalle spettacolari lagune. Senza dimenticare i villaggi tribali, ricchi di storia e tradizioni, dove si può assistere a danze rituali e alla lavorazione di sculture e manufatti.

Visitiamo Honiara, la capitale

L’unico aeroporto internazionale delle Salomone si trova a circa 10 km dalla capitale, Honiara, sull’isola di Guadalcanal. La prima tappa dell’itinerario tra le isole è proprio la capitale, dove vale la pena fermarsi qualche giorno.

Una passeggiata consente di visitare le principali attrattive del centro storico. Tra queste c’è il National Museum & Cultural Center, piccolo, ma ben curato, che conserva alcuni manufatti e testimonianze della storia dell’isola, dai reperti archeologici alle armi, ma anche ornamenti rituali, sculture, dipinti e residui della Seconda Guerra Mondiale.

Proseguendo la passeggiata, davanti al Mendana Hotel, si possono incontrare gli intagliatori di legno che, sotto una tettoia di foglie, realizzano all’istante e vendono manufatti e statuette di pregiata fattura.

Poco distante, si arriva al mercato centrale, sulle cui bancarelle si può trovare dalla frutta fresca alle collane di conchiglie, ma anche oggetti realizzati secondo la tecnica bukaware, tra cui borse, tovagliette e stuoie, e “souvenir” della seconda Guerra Mondiale.

Nei siti storici della Seconda Guerra Mondiale

Honiara è ricca di siti storici risalenti al secondo conflitto mondiale. I dintorni della città e le acque antistanti l’isola di Guadalcanal, infatti, sono stati teatro di sanguinosi scontri tra le forze americane e quelle giapponesi.

Con una passeggiata di circa 20 minuti da Mendana Avenue, si arriva allo US War Memorial, che domina la cima dello Skyline Ridge, da dove si gode una splendida vista della città e dell’intera isola. Il memoriale conserva alcune targhe di marmo con le indicazioni per riconoscere i luoghi delle battaglie e la storia del conflitto.

Percorrendo, invece, Mendana Avenue in direzione ovest, fino a Bonegi Beach, si arriva in circa 25 minuti a piedi al Vulu War Museum, un museo all’aperto situato in uno splendido giardino, che conserva resti dell’artiglieria giapponese e parti della flotta aerea americana.

Infine, merita una visita anche il Solomon’s Peace Memorial, il monumento alla pace dedicato ai caduti giapponesi, realizzato in pietra e circondato da un giardino di ibiscus. Lo si raggiunge a piedi, dal centro di Honiara, proseguendo verso est, si incontra la Chiesa di Melanesia e, successivamente, lo stadio. Salendo sulla collina adiacente si prosegue per Kola Ridge fino all’incrocio con Borderline Police Post; qui si volta a destra e si prosegue per 10 minuti fino ad incontrare il monumento.

Presso il Centro Visitatori, si può organizzare invece un’escursione guidata alle splendide Mataniko Falls, spettacolari cascate, a 2 ore di cammino da Honiara, che si gettano dall’alto di un precipizio ad una grotta, utilizzata, durante la guerra, come rifugio dai Giapponesi.

Infine, per ricordare a chi arriva e a chi parte le vicende che, in passato, hanno turbato questo angolo di paradiso, presso l’Henderson International Airport è stato posto un monumento commemorativo alle forze statunitensi ed ai loro alleati. La torre di controllo che si trova a 100 metri dal terminal risale anch’essa alla Seconda Guerra Mondiale.

Tra spiagge cristalline e relitti sommersi

Le spiagge più belle si trovano quasi tutte sulla costa a ovest di Honiara e sono tutte raggiungibili in dieci minuti dal centro città in con i mezzi pubblici. Percorrendo Mondana Avenue in direzione ovest, per esempio, a poca distanza da White River, si incontra la splendida Kakabona Beach, una lunga striscia di sabbia bianca che si affaccia su acque calme e cristalline, adatte allo snorkeling e al relax. A poca distanza, si trova anche Lili Beach.

Situata a circa 3,9 km dal centro, appena superato il ponte, Turtle Beach, ha sabbie candide circondate da una rigogliosa vegetazione tropicale, che si allunga quasi fino al mare e regala ombra e privacy, mentre ci si lascia coccolare dalle acque smeraldine. Tangisaliu Beach, invece, è una deliziosa spiaggia di ciottoli che dista circa 6,3 km dal centro città.

A circa 12 km da Honiara, invece, si trovano le splendide spiagge di Bonege I e Bonege II, famose per le alte palme che regalano piacevole riparo dal sole, per le acque trasparenti e per l’eccezionale reef. Nei fondali si trovano anche due relitti di altrettante navi da trasporto giapponesi, affondate durante la Seconda Guerra Mondiale.

Di fronte alle acque della spiaggia di Bonege I riposa la Hirokawu Miru, affondata nel novembre nel 1942. L’accesso al relitto è facile e sicuro, adatto anche ai sub meno esperti. Ad appena 5 metri, si trovano le sezioni della nave più superficiali, la cui principale attrazione sono le formazioni di corallo e il tranquillo via vai di pesci tropicali. Le parti più intatte del relitto, invece, sono situate a circa 57 metri. I sub più esperti possono esplorare le stive, adagiate sul fondo sabbioso.

Emerge, invece, nei pressi della spiaggia di Bonege II il relitto della Kinugawa Maru, un mercantile incagliatosi nella barriera corallina e sprofondato, a poco a poco, nel corso degli anni. La prua emerge ancora dalle acque prossime alla spiaggia, mentre la poppa si trova a circa 30 metri, circondata da pesci, anemoni e coralli. Una bella avventura subacquea anche per sub alle prime armi.

Alla scoperta della Provincia Occidentale

Il gioiello turistico delle Isole Salomone è costituito dalla Provincia Occidentale, una meraviglia naturale di isolotti tropicali, lagune incontaminate, acque cristalline lambite da lingue di sabbia candida e da una vegetazione lussureggiante.

La prima tappa è l’isola di Ghizo, che si può raggiungere da Honiara in aereo. Qui si trova Gizo, la seconda città più grande delle Salomone, dopo la capitale. Il nome suggerisce il passaggio dei Giapponese, che la utilizzarono come base militari per gli idrovolanti. Negli anni, poi, si è sviluppata come cittadina a vocazione turistica.

Sulla costa meridionale, a 6 km dalla città, nei pressi del villaggio di Pailongge, si trova uno dei punti con le onde più spettacolari delle Salomone e molto amato dai surfisti.

A circa 7 km da Gizo, in direzione sud est, si trova Kennedy Island, che deve il suo nome all’avventura che vide protagonista, nell’ agosto del 1943, il futuro presidente americano JFK e dieci suoi commilitoni. Dopo l’affondamento della nave su cui viaggiavano da parte del cacciatorpediniere giapponese Amagiri, i soldati si salvarono nuotando fino all’isola più vicina.

New Georgia Island, tra natura e cultura

Il secondo gioiello naturale della Provincia Occidentale è rappresentato da New Georgia Island e dalle sue isole satellite. Proprio dove si congiungono le lagune di Vonavona e di Roviana, sorge la città di Munda, il più grande cento abitato dell’isola, anche se, in realtà, di tratta di una serie di villaggi che si estendono per 6 km.

Tra i siti da non perdere, ci sono le Holupuro Falls, cascate di 10 metri che si trovano appena fuori Munda, appena superato il ponte sul Mourape River. Le cascate formano una piscina di acqua chiara, dove è possibile fare il bagno.

Da non perdere poi l’escursione al sito archeologico di Nusa Roviana considerata la roccaforte dei cacciatori di teste e sede, fino al 1892, di una fortezza dalle pareti di corallo. Qui sono ancora visibili i resti della Stone Dog, la statua totemica dedicata al cane Tiola, adorato dalla tribù come divinità protettrice.

Delimitata dagli isolotti di Nusaghle e Blackett Strait, la Vonavona Lagoon si estende per 28 km e comprende diverse isole di rara bellezza che vale la pena visitare. Gli appassionati di surf e della tintarella, non possono mancare almeno una giornata a Lola, un lembo di terra di 40 ettari a 20 minuti di barca da Munda. Le onde migliori si trovano all’estremità meridionale.

Gli amanti delle avventure non possono poi mancare una visita alla sinistra Skull Island, un luogo quasi fiabesco che conserva i teschi dei guerrieri sconfitti dai cacciatori di teste e un sacrario, dove sono custodite le spoglie mortali dei capi tribù.

Fiore all’occhiello dell’ecoturismo è, invece Tetepare, l’isola disabitata più grande del Pacifico del Sud. Santuario della biodiversità, l’isola è ricoperta da una fitta foresta pluviale incontaminata ed è un’importante zona di riproduzione delle tartarughe verdi ed embricate, dei dugonghi ed altre specie rare sia terrestri che marittime.

Marovo, la più bella laguna del mondo

Situata nella parte orientale di New Georgia la Marovo Lagoon è considerata la più bella laguna del mondo. Delimitata dalle isole di New Georgia e di Vangunum è racchiusa da una doppia linea di isole ricoperte di palme e foresta pluviale, mentre la barriera corallina è tra le più belle del pianeta.

Famosa per la presenza dei pacifici squali neri, un tempo adorati come divinità dai locali, la laguna comprende diverse isole di piccole dimensioni, alcune delle quali disabitate o con appena qualche resort.

Il principale centro abitato è Seghe. I siti di immersione più belli si trovano invece nelle vicinanze di Uepi Island, una delle isole che formano la barriera che protegge la laguna. Il mondo sottomarino è un giardino segreto di gorgonie, anemoni, grotte e pareti di coralli, popolato da pesci multicolore, molluschi giganti, murene, squali e mante.

COME ARRIVARE

Per arrivare alle Isole Salomone dall’Italia mettete in contro circa due giorni di viaggio e diversi scali. I collegamenti con le isole si effettuano da Brisbane, in Australia, o dalle Isole Fiji. Si può volare qui da Roma o Milano con Qantas, che effettua anche il volo per le Fijii. La compagnia di bandiera Solomons Airlines collega Brisbane a Honiara, mentre la compagnia delle Fiji collega Nadi, nelle Fiji, a Honiara.

DOVE DORMIRE

*Solomon Kitano Mendana Hotel**** (Mendana Avenue Seafront, Honiara, Tel +677 20071. Nel centro della capitale, a poca distanza dal centro commerciale. Alcune delle camere hanno la vista mare e dispongono di bagno privato, aria condizionata, TV satellitare, connessione internet. A disposizione piscina, coffè bar, parcheggio e un ottimo ristorante con cucina internazionale e giapponese.

*Gizo Hotel****, Middenway Rd, tel +677 60199
è la struttura più elegante della città, che sorge di fronte alla spiaggia. Tra i servizi: piscina, ristorante, centro massaggi, tour alle isole, servizio in camera, cambiavalute, lavanderia. Le camere standard possono ospitare fino a 3 persone e sono provviste di aria condizionata, frigorifero, telefono per chiamate internazionali, bagno privato, connessione internet.

*Uepi Island Dive Resort****, Uepi Island, tel. 0061 3 9787 7904. Splendida struttura che sorge sull’isola di Uepi, che funge da baluardo tra il mare aperto e la superba Marovo Lagoon. I bungalow possono ospitare fino a 6 persone e sono collocati in uno splendido contesto di giardini e vegetazione tropicale, a poca distanza dalla spiaggia e dal reef.

DOVE MANGIARE

*Kai Kai Haus Restaurant (c/o King Solomon Hotel, Hibiscus Ave, tel +677 21205, Honiara) Offre cucina tradizionale e internazionale con piatti a base di pesce fresco e frutti di mare, piatti vegetariani e pollo. Anche pizza.

*Zibolo Habu Resort***, Lola Island, tel +677 62178) Il resort è un punto di ritrovo per i pescatori di ritorno dal mare. È possibile usufruire del ristorante e bar del resort, specializzato in cucina internazionale, ma con rivisitazioni con ingredienti e tecniche della tradizione locale. Specialità pesce e frutti di mare, alla griglia, oppure stufato. Ottimo anche il sushi ed i crostacei. Si servono anche ottimi hamburger con patatine.