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Jeep Cherokee, a spasso nel tempo tra risaie e lanifici

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Ci sono appassionati che ricordano la pista di Balocco come tempio Alfa Romeo, quando le monoposto del Biscione sfrecciavano a 300 km/h (e oltre) sui lunghi rettilinei, e tuttora si recano anche solo a sentire gli ululati delle auto più spettacolari del Gruppo, comprese Maserati e Ferrari, durante prove e sviluppo. A livello turistico la zona è tranquilla, immersa nella campagna, tra le risaie. Come indicano i nomi degli abitati, spesso conosciuti più per le qualità di riso, come Arborio, ad esempio.

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Noi, invece, dopo aver percorso il tracciato estremo da fuoristrada, usciamo dal “Proving Ground” di Fiat Chrysler Automobiles con la nuova Jeep Cherokee, durante il lancio internazionale. Raggiungendo subito il piccolo abitato di Balocco, stretto attorno al castello la cui origine risale al X secolo: distrutto e ricostruito più volte, presenta alcuni tratti risalenti al XV secolo, e molti interventi successivi. Procediamo per Buronzo nella scarsità di traffico, e lungo le strette strade tra le risaie riscontriamo comfort e guidabilità della nuova Cherokee Limited, con motore turbodiesel da 170 CV e il nuovissimo cambio automatico a nove rapporti. L’auto è spaziosa e contiene tecnologie di ogni genere – i sistemi di gestione della sicurezza e degli aiuti alla guida possono arrivare fino alla settantina – con ottima abitabilità, anche posteriore. 

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Quindi, dal vercellese sconfiniamo nel biellese: evocare la lana è istintivo, e non appena il paesaggio abbandona riso e pianura, lasciando il passo alle colline, in ogni valletta dove scorresse acqua, tra la fine dell’800 e l’inizio del 900 tutti gli spazi furono occupati dai lanifici, con imponente presenza lungo il torrente Strona. Dei quali, a parte i pochi attivi per aver raggiunto solidità come Cerruti, Fila e Zegna, perché parlando di lana pettinata, l’eccellenza biellese rappresenta ancora oggi la maggior concentrazione a livello mondiale. Purtroppo molti altri sono solo esempi di archeologia industriale, con fabbriche abbandonate o comprese in (più o meno vaghi) piani di recupero per il fascino delle costruzioni, persino con elementi meccanici a vista, come le grandi ruote esterne. Paesaggio industriale unico, mentre la Cherokee avanza salendo in modo scorrevole e divertente, anche fino al punto in cui, dopo un primo valico, ridiscendiamo accanto al fiume. Non ci sarebbe alcunché da dimostrare in termini di fuoristrada, dopo le pendenze quasi impossibili della pista prove, ma qualche allungo su sterrato è sempre un test probante per la distribuzione dei pesi. E anche qui dimostra che, nonostante la struttura rivoluzionaria per Jeep con trazione anteriore (l’integrale si attiva autonomamente, all’occorrenza), non appare sbilanciata e la guida è sempre gradevole.

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Il ritorno vede i boschi lasciare spazio alle vigne: per accompagnare i risotti ci vuole un buon rosso, e invece dei piemontesi più famosi, sarebbe adeguato abbinarne uno a “km 0”. Qui nel paese di Lessona si produce il vino omonimo, che consigliamo caldamente di provare. Dall’enologia alla storia: il Nordovest è anche terra di scontri tra religioni, con sette ed eretici (secondo definizioni di parte, naturalmente) che caratterizzano luoghi e tempi. In codesti paraggi, specificamente la zona del monte Rubello, all’inizio del XIV secolo offrì rifugio ai Dolciniani, i seguaci di Fra’ Dolcino (noti a livello popolare per la presenza ne “Il nome della rosa”), che realizzarono anche accenni di fortificazioni per resistere, fino alla sconfitta del 1307. Scendendo a valle riprendono le risaie con un paesaggio che, ben diverso dalle colline sa modificare il proprio fascino con le diverse stagioni, anche se mentre lo percorriamo, questa fase di primavera vede “l’asciutta” delle irrigazioni, con affioramento di marne e argille, dal caratteristico colore chiaro. Ecco mettere nuovamente alla prova stabilità, assetto e trazione di Cherokee Limited, con passaggi veloci lungo le strisce di terra che dividono le risaie. Molto rapido l’intervento della trazione posteriore, con le reazioni che limitano gli effetti della trazione anteriore, con buona tenuta e motricità che incrementa in progressione. Siamo oramai nuovamente vicini alla pista di Balocco, alla quale ci avviciniamo da Nord, per aggirarla a Est, rendendoci così conto della vastità della superficie occupata dall’impianto. Nel quale rientriamo per restituire (onestamente, un po’ malvolentieri) questa “strana” Jeep, la nuova Cherokee che va scoperta per le molte innovazioni, e le tante, tantissime dotazioni di sicurezza e di aiuto alla guida. Perché è stata pensata con uno sguardo al passato, come la mobilità e la calandra con le classiche sette feritoie Jeep, e con un’approfondita visione del futuro. Compresi i mercati che, lo sappiamo, da tempo non sono più gli stessi, e vanno anticipati con nuove tendenze.

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LA COMPAGNA DI VIAGGIO: JEEP CHEROKEE IL NUOVO CORSO
Nuova visione da parte di Jeep sempre più integrata strategicamente nel gruppo Fiat Chrysler, con innovazioni inedite per il marchio. Prodotto di qualità con ampia gamma di motori, trasmissioni, sistemi e dotazioni di sicurezza, comfort e infotainment. Motori a gasolio 2.0 da 140 e 170 Cv, più un silenzioso e rotondo 3.2 V6 a benzina da 272, con trazione anteriore o tre diversi tipi di integrale, per ogni esigenza. I due propulsori più potenti hanno di serie la trasmissione automatica a nove apporti, per limitare emissioni e consumi, unitamente al sistema di disconnessione dell’asse posteriore. Allestimenti Longitude e Limited, con Trailhawk solo per V6. Prezzi da 39.000 euro per Cherokee a due ruote motrici da 140 CV a 52mila per la più lussuosa Limited da 170. Trailhawk 3.2 V6 a benzina in due versioni di trasmissione, da 52 a 53mila euro. Più, volendo personalizzare, è disponibile una serie di accessori griffati Jeep, pratici e irresistibili.

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DOVE MANGIARE
Ristorante l’Osteria
Situato in una piazzetta adiacente al castello di Balocco, il ristorante ha stile semplice ed elegante al tempo stesso. Ristorazione piemontese di qualità, con inclinazioni stagionali, come nel periodo dei funghi, forse il più significativo. Antipasti tradizionali della regione e più semplici, primi piatti intriganti e, naturalmente grande qualità e selezione di carni, anche con interpretazioni ricercate. Chiuso la domenica sera e il lunedì. Piazza Castello, 1 13040 Balocco (VC) Tel. 0161.853210 – 327.4589052

COME ARRIVARE
Dall’autostrada A4 Milano-Torino, uscire a Balocco circa a metà strada tra le due metropoli, seguendo le indicazioni per il piccolo abitato. Quindi, procedere verso nord per il percorso in direzione di colline e montagne. Per curiosare attorno alla pista, invece, svoltare a destra prima del paese, percorrendo tutta la strada che la aggira.