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Italia Segreta: il Cilento, il nuovo Salento?

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Per tanto tempo il Cilento è stato confuso con il Salento, per via dell’assonanza e  i cilentani  per questo ci restavano davvero male, ma forse ora può essere quasi un augurio a seguire le orme del Salento, che è pieno di turisti. Un’altra somiglianza fra questi due territori è quella di sentirsi parte di una regione, ma con una propria identità. Infatti come il Salento è in Puglia, ma se ne sente autonomo, il Cilento è in provincia di Salerno, e allo stesso modo se ne sente distante poiché, specialmente il sud del Cilento conserva ascendenze da parte non solo dei Greci, ma anche dei Lucani, popolo che lo ha dominato e vi ha lasciato tracce importanti. Ma le testimonianze più profonde ve le hanno lasciate i Greci, che a Elea-Velia coniarono per la prima volta l’espressione magna grecia.
Ecco perchè, con la guida di Cilentomania, siamo venuti a visitare questo territorio poco conosciuto anche se con eccellenze naturali ed artistiche.

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Paestum: templio

L’itinerario comincia da Paestum, con i suoi magnifici tre Templi, realizzati  dai greci Sibariti, provenienti da Sibari sullo Ionio, circa 700 anni prima di Cristo. Oggi si vedono soprattutto  i  tre  Tempi, bellissimi anche di notte, e il museo in cui sono esposti altri reperti fra cui la celebre lastra del “tuffatore”.  La pianura di Paestum è rinomata anche per i tanti caseifici che producono una buonissima mozzarella di bufala.

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Paestum: lastra del tuffatore

A pochi chilometri si incontra Agropoli, dal cui castello si ammira uno splendido panorama notturno. Altra bellezza è la zona  pedonale che porta proprio al castello.

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Panorama notturno di Agropoli

Da qui si prosegue per l’ “Oasi fiume Alento“, che oggi è una realtà biologica importantissima, creata da una diga che sbarra il corso del fiume Alento,  cui deve il nome il Cilento: infatti i benedettini indicarono questo territorio proprio come il Cis-Alento, al di qua del fiume Alento.
Qui si può pescare, correre , andare in bici,fare picnic nel verde: è ,insomma, una vera oasi naturale.

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Bacino dell’Oasi del Fiume Alento

Aldilà del fiume Alento poi si trova la città di Elea-Velia, dove Parmenide e Zenone crearono una scuola filosofica con connotazioni mediche. Questa città venne fondata dai Focei ed era un grande centro commerciale. Ora è visitabile, ma c’è ancora molto da scoprire.

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Porta Rosa greca di Elea-Velia

Invece molto è stato scoperto della Dieta Mediterranea, qui a pochi chilometri, a Pioppi, dove incastonato in riva al mare si trova il bellissimo palazzo Vinciprova, che custodisce il tesoro della Dieta Mediterranea: essa fu qui codificata dal medico americano Ancel Keys, che scoprì l’importanza dell’alimentazione nella cardiologia, quando per caso arrivò nel Cilento e vi riscontrò una quantità minore di ammalati di cuore. La Dieta Mediterranea oggi è patrimonio immateriale UNESCO.

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Palazzo Vinciprova con Museo della Dieta Mediterranea

Altre eccellenze sono la Certosa di Padula, ora ristrutturata, il complesso monastico più grande d’Italia e le famose Grotte di Pertosa-Auletta, scavate dal fiume Niger milioni di anni fa,  dove parte del tragitto si può solo percorrere via acqua.
Come si vede, ci sono tante eccellenze,  ma non abbiamo dimenticato tutte le altre, solo conservate per un prossimo servizio.

 

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La Medusa e cascata nelle Grotte di Pertosa-Auletta

 

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