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Il FAI svela le meraviglie architettoniche domenica 18 ottobre

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Domenica 18 ottobre, il FAI (Fondo Ambiente Italiano) organizza una giornata dal nome “ricordiamoci di salvare l’Italia” in cui  500 monumenti saranno visitabili in 130 città. Si tratta di posti poco accessibili, o anche poco conosciuti.

Essendo l’Italia il paese che ha il patrimonio culturale più ricco al mondo, è compito di enti come il FAI e il Ministero dei Beni Culturali valorizzarlo come si deve, dal momento in cui l’obiettivo di giornate come queste è quello di, come dice il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, “mostrare l’Italia come se fosse un museo a cielo aperto”.

Per farsi un idea di quanto sia il patrimonio culturale in Italia, basta scorrere la lista dei luoghi che verranno aperti nel corso della FAI Marathon. L’attenzione sarà puntata su meraviglie che restano nascoste nelle grandi città. Ad esempio, a Venezia la maratona ruoterà attorno ai ricordi degli armeni per commemorare il centenario del loro genocidio. Si vedranno la piccola chiesa barocca di S. Croce degli armeni e l’isola di San Lazzaro, donata dalla Repubblica di Venezia a un gruppo di monaci in fuga da Modone durante l’assedio turco, con il monastero circondato da un immenso giardino, la pinacoteca, la stamperia di fine settecento.

A Napoli invece si apriranno la Stanza del Lazzaretto dell’ex Ospedale della Pace, con la balconata sospesa da cui i medici calavano cibo e bevande ai lebbrosi 3 agli appestati, e la Chiesa di San Giovanni a Carbonara con lo straordinario monumento funebre al re di Napoli Ladislao.

A Bologna invece sarà la musica a tenere banco: si andrà dalla Regia Accademia Filarmonica fondata nel 1666 con la collezione di flauti diritti del CInquecento, agli studi in cui hanno inciso i loro successi Lucio Dalla, Zucchero e Paolo Conti. E a Modena l’attenzione sarà puntata sul writing e sull’arte di strada che servono a riqualificare aree urbane degradate e a valorizzare artisti come Bli, Ozmo, Os Gemenos e Nunca.

Ma i riflettori saranno anche puntati su piccoli centri che in genere sfuggono dai radar dei turisti. Ad esempio Altomonte, un paesetto ai piedi del Pollino, in provincia di Cosenza, dove il convento dei domenicani ospita una tempera di Simone Martini. O Alcamo, in provincia di Trapani, dove va in scena la meditazione: si visiteranno i giardini di Palazzo Rocca, un pomone verde nascosto all’interno del centro storico del paese del paese, con la vegetazione esuberante che si rispecchia nelle grandi fontane; il Collegio dei gesuiti con la biblioteca ricca di incunaboli e cinquentine; il palazzo De Ballis, con la monumentale torre del Quattrocento.