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I 10 luoghi migliori al mondo per il Carnevale

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Complice una Pasqua che quest’anno arriva prestissimo, il 31 marzo, ormai siamo già entrati nel magico periodo dell’anno del Carnevale. Maschere, colori, carri allegorici, coriandoli e stelle filanti. Non c’è città, grande o piccola che sia, paese o borgo che non lo festeggi, per la gioia dei bambini, ma anche dei grandi. In alcuni Paesi del mondo, tuttavia, il Carnevale è davvero spettacolare. Ecco, allora, nella TOP 10 di questa settimana i 10 luoghi migliori al mondo per assistere al Carnevale.

1. Rio de Janeiro (Brasile)

 Quello di Rio de Janeiro è considerato il più grande spettacolo del mondo e celebre in tutto il globo, al punto che chi desidera assistervi si prenota anche con più di un anno di anticipo. Per l’occasione, circa 200 scuole di Samba, più di 300 bande musicali, ma anche costumisti e coreografi si preparano per tutto l’anno. La “sfida” è al Sambodromo di Rio per contendersi il trofeo di vincitore. Le scuole di Samba si sfidano per quattro notti tra esibizioni, canti e balli. E, anche se per accaparrarsi i biglietti per il Sambodromo forse ormai è tardi, per vivere il Carnevale brasiliano basta scendere in strada. È proprio qui, tra le strade di Rio, infatti, che si respira l’essenza più autentica della festa. Già nelle settimane precedenti i brasiliani si scatenano nei blocos, i quartieri di Rio.

2.Venezia (Italia)

Tra i carnevali più belli e conosciuti del mondo c’è quello di Venezia, considerato davvero unico e forse quello con la tradizione più lunga. Le sue origini risalgono infatti al XI secolo, anche se la popolarità venne raggiunta solo nel XVIII come modo attraverso il quale i nobili veneziani sfuggivano allo stretto controllo del governo della Serenissima. Il suo tratto distintivo sono le splendide maschere, con volti enigmatici e sontuosi abiti storici a cui si associano concerti, sfilate, mercatini ed eventi a tema. Uno dei momenti più attesi è il Volo dell’Angelo, quando cioè un acrobata salta dal campanile di San Marco e atterra in Piazza San Marco, dando il via ai festeggiamenti del Carnevale.

3.Barranquilla (Colombia)

Al terzo posto troviamo Barranquilla, sulla costa caraibica della Colombia, dove il Carnevale è stato dichiarato addirittura Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2003. Le sue origini sono antiche e comuni ad altri carnevali del centro e sud America. Fondono, cioè, tradizioni europee a quelle dei nativi e degli schiavi africani. Nel Carnevale di Barranquilla spicca la figura della Regina, che viene scelta ogni anno. Nel 1888 è stata poi introdotta anche la figura di King Momo, il Re del Carnevale. Nel 1900 nasce invece la Battaglia dei Fiori, un’esplosione di colori, musica e danze. Un grande spettacolo che dura 6 ore e che apre le celebrazioni del carnevale a ritmo di cumbia, la musica colombiana tradizionale La Grande Parata invece, è entrata nella tradizione solo nel 1967. Il Carnevale si conclude con la “Sepoltura di Joselito”, simbolo della festa, pronto tuttavia a risorgere durante la Battaglia dei Fiori dell’anno successivo.

4. Nizza (Francia)

Torniamo in Europa, a Nizza che vanta uno splendido Carnevale che porta nella città della Costa Azzurra più di due milioni di visitatori ogni anno. Le sue origini sono antichissime e risalgono al 1294, quando il Conte di Provenza Carlo II d’Angiò si trovò a Nizza per le festività e volle organizzare una grande festa. La tradizione della grande parata dei carri, invece, arriva nel Rinascimento, mentre il Settecento risente degli influssi del Carnevale di Venezia e introduce balli e veglioni nei salotti eleganti e nei palazzi nobiliari. Nel 1882 nasce invece la mascotte Triboulet, un pupazzo di paglia e stracci, che negli anni diventa il simbolo del Carnevale nizzardo.

Nel1921 arriva invece la tradizione di illuminare le parate e, ancora oggi, il momento clou è il Corso Carnival, la sfilata in cui 18 carri alti 16 metri e pesanti più di due tonnellate, con una decorazione diversa a seconda del tema dell’anno, vanno dalla Promenade des Anglais a Place Masséna. La Promenade des Angles, è anche il teatro della Battaglia dei Fiori, una tradizione nata nel 1876 per valorizzare le produzioni floreali della Costa Azzurra. La sfilata prevede una ventina di carri, sui quali ragazze in costume lanciano sul pubblico circa 100 mila fiori. Al termine, una di loro sarà eletta Regina del Carnevale e rappresenterà in tutto il mondo quello di Nizza.

5. Santa Cruz de Tenerife (Spagna)

A Santa Cruz de Tenerife, il Carnevale è riuscito a entrare nel Guinness dei Primati per avere radunato 250 mila persone in una sola piazza, mentre nel 2019, prima del Covid, i visitatori che sono arrivati nella città sono stati più di 400 mila e la spettacolarità è seconda solo al Carnevale di Rio, con cui è gemellato. Il Carnevale di Tenerife si divide in due parti: una istituzionale, con la partecipazione di gruppi famosi, scuole di samba, sfilate di carri, e un carnevale “di strada”, che coinvolge migliaia di persone che affollano le vie e le piazze cantando e ballando fino a notte fonda. Tra gli eventi più importanti c’è l’elezione della Regina del Carnevale, seguita dalla tradizionale cavalcata, i concorsi che vede sfidarsi le Murgas, le bande musicali delle Canarie, il Festival Coreogràficooltre a concerti, parate e spettacoli di danza. Il Carnevale si conclude con l’Entierro de la Sardina (la Sepoltura della Sardina), un grande pesce di cartapesta che simboleggia il Carnevale.

6. Notting Hill (Londra, Gran Bretagna)

Merita una menzione anche il Carnevale di Notting Hill, il celebre quartiere di Londra che si tiene non nel canonico periodo di Carnevale, ma nel mese di agosto. Le sue origini risalgono al 1966 per celebrare la liberazione delle colonie africane che erano sotto il giogo degli inglesi. Si tratta del più grande carnevale di strada d’Europa, in grado di attirare nella capitale inglese centinaia di migliaia di persone ogni anno. La tradizione vuole che i partecipanti si dipingano il volto di bianco o indossino maschere dello stesso colore.

7. Cadice (Spagna)

 Un’altra posizione nella TOP 10 per la Spagna. Siamo a Cadice¸ dove il Carnevale è vissuto interamente per strada in undici giorni di divertimento senza sosta e, soprattutto, partecipazione popolare. È obbligatorio, ovviamente, indossare un costume, singolo o di gruppo. Sono previste sue sfilate. La Sfilata Grande, che si svolge la prima domenica e percorre la strada principale della città, radunando migliaia di persone, e la Sfilata dello Humour, che attraversa il centro storico durante l’ultimo fine settimana. Un’altra caratteristica solo le charangas ilegales , cori formati da famiglie, amici, o colleghi di lavoro che si esibiscono in un dissacrante repertorio di canzoni scherzose o irriverenti. Non mancano nemmeno balli in maschera, sagre e fuochi artificiale per una festa davvero infinita.

8. New Orleans (Louisiana, Stati Uniti)

Il Mardì Gras di New Orleans, negli Stati Uniti, è uno dei carnevali più belli e “costosi” d’America, che vede la sua prima parata nel lontano 1857. Il 24 febbraio di quell’anno la Krewe of Comus organizzò una sfilata di carri seguita da un grande ballo. L’idea piacque tantissimo alla popolazione e il Carnevale divenne un appuntamento annuale dal 1870. Il clou del Carnevale di New Orleans è il fine settimana che precede il Martedì Grasso, quando sfilano le due parate più importanti, quelle di Bacchus e Endymion. Mentre il lunedì va in scena la parata di Orpheus, che si tiene di notte, mentre il giorno è riservato alla parata di Zulu Lundi Gras. Finalmente, il martedì, si tiene la grande parata del Mardì Gras, che invade le strade del Quartiere Francese, dove si possono ammirare i costumi e le maschere nei colori che nel 1872 il Re del Carnevale scelse per onorare la visita del Gran Duca di Russia Alexis Romanoff: il viola, per la giustizia, il verde per la fede e l’oro per il potere.

9. Trinidad e Tobago

Per bellezza e grandiosità dei festeggiamenti, il Carnevale di Trinidad e Tobago, è considerato il più bello dei Caraibi. Una settimana prima inizia il concorso per eleggere il Re e la Regina del Carnevale e si svolgono le finali del National Single Pan Band. Il re e la regina vengono incoronati durante la Dimanche Gras quando ci sono anche le finali del Calypso Monarch, il genere musicale che costituisce la colonna sonora nella vita quotidiana di Trinidad e Tobago e che risale al periodo coloniale. I festeggiamenti del Carnevale si aprono con la “Mascherata Sporca”, una processione di maschere spaventose, sporche di fango e grasso. La giornata prosegue poi con una bella sfilata in cui i gruppi mascherati invadono allegramente le strade accompagnati dalle steel pan bands. Una grande festa di strada che prosegue per tutta la notte. I festeggiamenti culminano il Martedì Grasso, con l’elezione del King of The Road e del gruppo musicale dell’anno, tra i colori sgargianti dei costumi caraibici. Da non perdere la sfilata nella capitale Port of Spain.

  1. Binche (Belgio)

 Chiude la nostra TOP 10 il Carnevale di Binche, in Belgio, dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, per le sue caratteristiche uniche. Gli studiosi stanno ancora cercando un’origine certa della manifestazione. Per ora la menzione più antica delle gilles, le maschere tipiche del carnevale di Binche, si ferma al XVIII secolo. Questo Carnevale si ispira a un sogno che, secondo la leggenda, avrebbe fatto Maria d’Ungheria nel 1549. Durante la preparazione delle celebrazioni per accogliere suo fratello Carlo V e il nipote Filippo II in sogno le sarebbero venuti gli Incas. Per questo i costumi del Carnevale di Binche mantengono tutt’ora un fascino esotico, mescolato ai costumi e alle tradizioni della Vallonia. Le maschere caratteristiche del carnevale belga solo le gilles, figure maschili che, durante la sfilata del Martedì Grasso impugnano un ramon, un fascio di bastoncini di salice essiccato, con il quale percuotono goliardicamente la folla. I Gilles si muovono solo a ritmo di musica, scandita da tamburi, ottoni e viole. Altre maschere tipiche sono gli Arlecchini, i Pierrot e i Contadini.