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Gli italiani puntano su auto ibride e elettriche: tutto merito degli incentivi

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La Pandemia globale provocata dal Coronavirus ha inferto un duro colpo all’intero settore auto nazionale che però è riuscito a prendere fiato lo scorso agosto, grazie ad un importante segnale di ripresa stimolato senza ombra di dubbio dagli incentivi auto elargiti da Governo e Regioni.

La corsa delle auto ibride plug-in

La vera sorpresa ha però interessato le auto ibride e quelle 100% elettriche, capaci portare a casa tantissimi consensi, risvegliando così l’animo green degli italiani. Analizzando nel dettaglio i dati, le auto alimentate a benzina, diesel e a gas hanno fatto registrato un calo senza precedenti nel periodo compreso da gennaio a luglio 2020 (-43,4% benzina, -50,7% diesel, -46,8% Gpl e -17,1% metano). Al contrario, le auto elettrificate hanno registrato un vero e proprio trionfo: elettriche +95,4%, ibride mild e full +25,1% complessivo, ma a sconvolgere è il risultato delle ibride plug-in (ricaricabili alla spina) che sono cresciute addirittura del 173,4%.

Quota di mercato ancora bassa

Secondo l’UNRAE (l’associazione delle case estere vendute in Italia), nei primi 8 mesi di quest’anno le auto ibride plug-in immatricolate sono state 9.539, pari all’1,2% del mercato. Questi dati ci spiegano che la quota di mercato delle ibride ricaricabili alla spina e ancora molto bassa, ma nello stesso tempo ci suggerisce che la loro crescita sta aumentando in maniera a dir poco esponenziale.

Quali sono i vantaggi tecnici della auto ibride?

La tendenza del mercato sta quindi premiando sempre più le auto plug-in ed i motivi sono piuttosto semplici e di facile comprensione. Le plug-in consentono di mantenere inalterate le qualità delle auto termiche, prima fra tutte l’elevata autonomia e la facilità di rifornimento. Allo stesso tempo, le ibride consentono di risparmiare carburante e di disporre di un’elevata potenza combinata, ma soprattutto consentono di viaggiare in modalità 100% elettrica per circa 50 km con una sola carica di energia.

Gli italiani amano i SUV Plug-in

Se le caratteristiche tecnologiche dell’ibrido ricaricabile vengono abbinate ad un corpo vettura da SUV o crossover, ecco che si ottiene una ricetta irresistibile che sta attirando ed ingolosendo sempre più clienti. Un esempio di questo tipo arriva dalla nuova generazione della Renault Captur, SUV di segmento B che condivide molti componenti con la sorella Clio. Le vendite in Italia del SUV compatto della Casa francese sono state inaugurate ad agosto, mese in cui questa versione è stata venduta in ben 159 esemplari. Si è trattato di un risultato davvero da record, perché non solo la resa la terza vettura ibrida più venduta in Italia, ma anche quella che può vantare l’incremento di vendite più veloce in assoluto. Ottimi risultati anche per la Jeep Compass 4xe che nei mesi di luglio e agosto è cresuta di oltre il 100%.

Cosa fare nel prossimo futuro?

L’UNRAE ha manifestato da subito favore verso il sostanzioso rifinanziamento del fondo ecobonus, ma forte perplessità in merito alla sua suddivisione dei finanziamenti in 3 plafond, che sono disconnessi dalle reali segmentazioni di mercato e rischiano, quindi, di frenare le libere scelte dei consumatori. Il plafond di 100 milioni di euro destinato ai veicoli che emettono da 91 a 110 g/km di CO2 si è infatti esaurito in poche settimane creando inevitabili distorsioni di mercato. E’ quindi necessario puntare su un rifinanziamento e nello stesso tempo cercare di rimodulare i fondi in maniera differente e più equilibrata.