La notizia è questa:”Il Cipe ha approvato un piano di investimenti del valore di 740 milioni di euro per rafforzare l’offerta culturale e potenziare i sistemi urbani e di promozione turistica. 59 interventi che rispondono a un approccio sinergico che vede nell’integrazione….”
Sì, finalmente il turismo è stato diretto con passione e con visione manageriale mondiale. Finalmente ci si è accorti che i soldi non vanno spesi per tenere in piedi la baracchetta degli assunti per parentele ed amicizia, tanto di turismo se ne può occupare chiunque, E cosa ci vuole?
Un cugino che fa il depliant, la segretaria carina e procace che fa pr, la sovvenzione per la sagra dei fagioli con le cotiche per far contenti gli elettori periferici. E se c’è un museo, il direttore sarà un raccomandato del vescovo o eal capo partito…
Invece oggi i direttori dei musei devono saper fare il proprio lavoro, non basta aver importantissimi resti archeologi, o Regge che il mondo ci invidia, bisogna valorizzarli, gestirli e se non sei capace fatti da parte.
Ed ecco che invece di far capire che si è all’altezza dei direttori venuti dall’estero, si fa reclamo, si fa causa…che tristezza! Dimostra quello che sai fare nel turismo non negli studi degli avvocati.
Quante volte ho visto stand di regioni il cui unico scopo era farsi la gita tutti insieme e parlarsi addosso, e se vai a proporre qualcosa di interessante per incentivare il turismo, per far conoscere le eccellenze che hanno la fortuna d’avere nel proprio territorio, ti rispondono che non hanno tempo, che i tempi sono lunghi, non ci sono soldi,,,e tornano ad investire nelle sagre, ad assumere il cugino, e a portare in giro la segretaria procace e sculettante.
Non semore è così, ora finalmente qualcosa sta cambiando, anche in alto lo han capito che con il turismo e la cultura si può far mangiare tanta gente, dai giovani laureati nei musei ai camerieri nei ristoranti e negli alberghi se sono pieni.
Bisogna investire per avere servizi migliori da offrire. La concorrenza oggi è mondiale: la Thailandia, il Messico, il Perù e forse anche Timbuctu sono nostri concorrenti, tutti i Paesi del mondo sono concorrenti. Speriamo che coloro che gestiscono il turismo capiscano che i turisti non vengono quì in Italia per le sagre dei fagioli ma per vedere meraviglie etrusche o abbazje che noi dimentichiamo.
Non mi interessa di che partito è Dario Franceschini, ma lo ringrazio per il lavoro che ha fatto per il nostro turismo e la nostra cultura. Per aver indicato una strada, che spero venga seguita