Ricette di viaggio Weekend con gusto

Da Brisighella a Casola Valsenio per la Festa dei Frutti Dimenticati (2°giorno)

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Dopo avervi accompagnato alla scoperta di Brisighella, nel secondo giorno del nostro itinerario di un weekend ci spostiamo nello splendido borgo di Casola Valsenio, che rientra sempre nel territorio del Parco della Vena del Gesso Romagnola.

Una festa per i “frutti antichi”

L’occasione per visitare il borgo è la Festa dei Frutti Dimenticati e del Marrone di Casola Valsenio, che si tiene, quest’anno, nei fine settimana del 13 e 14 ottobre e del 20 e 21 ottobre. Per l’occasione, nel centro storico del borgo, sarà possibile conoscere e gustare i cosiddetti “frutti antichi”, sia al naturale che lavorati. Tra questi ci sono le giuggiole, le nespole, le nespole avellane, le pere volpine, le mele della rosa, le mele cotogne, le azzeruole, le sorbe e i corbezzoli.

Questi frutti, un tempo, erano di uso comune e quotidiano nella tradizione contadina ma, con il tempo, sono diventati sempre più rari. La sagra è un’occasione per conoscerli e riscoprirli dal punto di vista culturale ed enogastronomico, grazie a incontri a tema, conferenze, laboratori che mostrano come utilizzarli a tavola. Per l’occasione, i ristoranti offriranno menù a tema, che si affiancano all’altro prodotto tipico di Casola, le erbe officinali.

Visitiamo insieme il borgo

Da Brisighella, ci spostiamo a Casola Valsenio percorrendo prima la SP23, poi ci immettiamo sulla SP306 seguendo le indicazioni. Il percorso di circa 24 km dura 32 minuti.

Casola Valsenio sorge a 195 mslm e gode di un magnifico panorama della Valle del Senio, abitata sin dalla Preistoria. Nel Medioevo qui si instaurò una comunità benedettina che vi costruì un’abbazia. Il castello, invece, è stato distrutto nel 1216 dai faentini. I sopravvissuti all’assedio si rifugiarono lungo il corso del Senio, dando vita, nel tempo, a una comunità più ampia.

Nel centro storico, oggi, si possono vedere la quattrocentesca Torre di Galbetto, che faceva parte dell’originario nucleo medievale. La piazza più antica di Casola è invece piazza Luigi Sasdelli, mentre la strada principale e più suggestiva è via Matteotti, lungo la quale si affacciano locande, botteghe storiche e osterie. Il tutto sotto l’occhio vigile della Torre dell’Orologio.

Tra gli edifici religiosi che meritano una sosta c’è invece la chiesa dell’Assunta, del XVI secolo, che conserva al suo interno alcuni preziosi stucchi. Degne di nota anche la Chiesa di Sopra, , del XIII secolo, e la Chiesa di San Francesco, o “dei Frati”, del 1823.

 Il Giardino delle Erbe

A circa 1 km dal centro abitato, raggiungibile a piedi o in auto, vale una visita lo splendido “Giardino delle Erbe “Rinaldi Ceroni” (www.ilgiardinodelleerbe.it) fondato nel 1938 da Augusto Rinaldi Ceroni per conservare e coltivare piante di interesse medicinale e officinale.

Dopo l’ingresso, rappresentato dal “grande pino”, il giardino botanico si sviluppa su undici terrazze che accolgono più di 400 specie di piante officinali e aromatiche, alcune tipiche della flora italiana, altre provenienti da tutta Europa e da altri continenti per motivi di studio. È possibile ammirare sulle terrazze specie annuali, biennali, perenni, arbustive, mentre nella zona parco ci sono specie arboree anche ad alto fusto e arbusti.

Da visitare nei dintorni

Un’altra bella escursione, a pochi minuti dal centro, è quella che porta al Cardello, la casa museo dello scrittore Alfredo Oriani, morto nel 1909. Dichiarata monumento nazionale, è circondata da uno splendido parco e include anche un agriturismo e un ristorante con menù tipicco.

Chi ama il trekking, può invece prendere la strada per il Monte Battaglia, che sorge tra le vallate del Senio e del Santerno. La vetta, di 715 metri, è dominata da una bella rocca medievale, mentre il nome deriverebbe dallo scontro tra Goti e Bizantini, avvenuto nel VI secolo.

Infine, se dopo il nostro itinerario vi è venuta fame, vi consigliamo una sosta in uno dei numerosi agriturismi, per gustare i piatti a base di ingredienti autunnali, come funghi, tartufi e castagne, ma anche due prodotti tipici, come la saba  e il savor, una marmellata di origine antica e povera, che si prepara facendo cuocere per 8-10 ore del mosto d’uva insieme ai “frutti dimenticati”, come frutta secca, polpa di zucca, scorze di arancio e limone.

Più semplice da preparare, invece, la tipica “ciambella romagnola”; di cui vi sveliamo qui sotto la ricetta e che potete preparare anche a casa.

Ciambella romagnola

Un dolce tipico della Romagna, di origine antica, preparato con ingredienti semplici. Si distingue da altri dolci simili per la forma elissoidale e, a dispetto del nome, per non avere il classico “buco”.

Ingredienti

  • 500 gr di farina
  • 200 gr di zucchero
  • 4 uova
  • 200 gr di burro
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • Scorza di 1 limone grattugiato
  • 2 bustine di vanillina
  • 1 bicchierino di rum

Cominciate sbattendo le uova con lo zucchero, fino a ottenere un composto spumoso. Lasciate ammorbidire il burro scaldandolo con le mani, poi unitelo all’impasto insieme al rum e alla scorza di limone grattugiata. Amalgamate bene il tutto, poi incorporate anche la farina, il lievito per dolci e la vanillina. Disponete poi l’impasto a forma elissoidale in una teglia ovale imburrata e spolverate la superficie con zucchero in granella. Infornate a 180° C per 30 minuti. Sfornate, lasciate raffreddare e servite.

COME ARRIVARE

In auto: A14 con uscita Imola o Faenza. Dal casello di Imola di continua sulla via Emilia in direzione Rimini. All’altezza di Castel Bolognese si imbocca la SP 306 e si percorre per circa 16 km fino a Casola Valsenio. Se si esce a Faenza si procede sulla via Emilia in direzione Bologna e poi fino a Castel Bolognese e Casola Valsenio.

 DOVE MANGIARE

*Ristorante Fava, via Cenni 70, Casola Valsenio, Tel 0546/73908, www.ristorantefava.it Locale a gestione familiare che offre una cucina creativa a base di erbe officinali, fiori e frutti, oltre che a piatti della tradizione romagnola. Buona scelta di vini. Prezzo medio € 30.

*Ristorante Locanda il Cardello, via Cardello 11, tel 0546/73917, www.ilcardellolocanda.it Locanda con ristorante che sorge in un podere del Fondo Casa Oriani, in zona collinare. Il menù offre piatti della tradizione romagnola con ingredienti stagionali e locali. Prezzo medio € 35/40.

DOVE DORMIRE

*Agriturismo Mariano, via Cardello 77, tel 0546/73867, www.agriturismomariano.it In zona collinare, nel Parco della Vena del Gesso, offre camere doppie e triple e appartamenti. Doppia con colazione da € 60.

*Porcaticcio Holiday Home, via San Lorenzo 5, Casola Valsenio, tel 347/3622772, www.porcaticcio.it Casa torre recuperata da una coppia italo olandese, in bella posizione sulle colline, circondata dalla natura. Nella casa torre possono alloggiare da 2 a 6 persone. Soggiorno minimo 2 notti, da € 72.

INFO

www.comune.casolavalsenio.ra.it