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Da Argegno a Brienno con Ford Ecosport (2° giorno)

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Nella seconda giornata del nostro itinerario alla scoperta dei borghi del Lago di Como ci spostiamo da Argegno a Brienno, percorrendo con la nostra compagna di viaggio, la Ford Ecosport, la SS340.

Ford Ecosport, comfort in città e in autostrada

In città Ford Ecosport gode di tutti i vantaggi derivanti dalle dimensioni ridotte, che la rendono agile e decisamente manovrabile. Durante il viaggio abbiamo potuto apprezzare uno sterzo diretto e progressivo e anche il cambio a sei rapporti è risultato particolarmente morbido e fluido. Nonostante l’altezza sostenuta questo B- SUV vanta un discreto bilanciamento che non la rendono abbastanza agile in curva, anche se ad alte velocità balla un po’.

In autostrada Ecosport pecca un po’ di rumorosità a causa del fruscio generato dagli specchietti e del motore turbodiesel TDCi 1.5 da 100 Cv che non è particolarmente silenzioso. Nel complesso, però, questo propulsore è sufficientemente reattivo e ben si adatta a un uso cittadino. Gli altri motori disponibili sono i benzina 1.0 EcoBoost da 100 Cv, 125 Cv o 140 CV, mentre l’altro diesel disponibile è il 1.5 TDCi da 125 CV.

Quattro sono gli allestimenti disponibili su Ecosport, e oltre all’ST line che abbiamo in prova, il cui prezzo di partenza è di 23.600 euro, ci sono “Plus” a partire da 19.100 euro, “Titanium”da 21.500 e “ST line black edition” a partire da 24.300 euro.

Una storia che risale ai Celti

Siamo ancora sulla riva occidentale. I due borghi distano appena 18 km e presentano caratteristiche simili, ma anche alcune fondamentali differenze. Brienno si affaccia sul Lago di Como, mentre alle spalle si elevano il Monte San Bernardo e il Monte Briante. Di fronte, sull’altra sponda del lago, si trova invece il paese di Nesso.

Del borgo si ha notizia fin dal IV secolo, grazie ad alcuni ritrovamenti che fanno risalire la sua origine ai Celti. Il nome deriverebbe infatti dal celtico brig, cioè monte, per la sua posizione a 203 metri di altezza. Diventa poi un insediamento romano mentre, in epoca medievale, si allea con Federico Barbarossa contro Milano nella Guerra dei Dieci Anni. Diventa poi feudo del vescovo di Como, mentre sotto la dominazione spagnola viene assegnata alla Famiglia Gallio.

Oggi, la struttura architettonica e l’impostazione urbanistica sono quelle medievali. La sua posizione invidiabile la rende molto apprezzata da chi ama un turismo tranquillo, lontano dal lusso e dai resort a 5 stelle. Andiamo allora a scoprire insieme il borgo.

Tra labirinti di viuzze e case “sorgenti dall’acqua”

Ci accompagnano scorci e atmosfere da cartolina, fatte di scalinate, portici, case che sembrano sorgere dalle acque del lago per poi arrampicarsi le une sulle altre, come per raggiungere la cima della montagna retrostante. E, tra una casa e l’altra un dedalo di viuzze strette che ci riportano al Medioevo, e che sfociano in piazzetta o in sorprendenti punti panoramici.

Tra le eccellenze, c’è la bella Chiesa di Sant’Anna, o di San Vittore, che sembra accogliere i visitatori al loro ingresso nel paese. In stile romanico, sorge su uno sperone roccioso ed è uno degli edifici religiosi più antichi del Lario ed è affiancata a un campanile del XI secolo. Al suo interno sono presenti invece alcuni affreschi in stile barocco. A poca distanza è ancora visibile uno dei tunnel della linea difensiva Cadorna, che risale alla Prima Guerra Mondiale.

Sorge quasi sulla riva del lago la Chiesa dei Santa Nazaro e Celso, che al suo interno custodisce i pregiati affreschi seicenteschi di Gian Paolo Recchi, mirabili stucchi e una vetrata e una pala d’altare cinquecentesche, opere di Andrea De’ Passeri. Sul sagrato si trova invece il Monumento ai Caduti, una statua in bronzo che rappresenta un alpino che tiene in mano una pietra per ricordare un episodio della Guerra in Libia dove il reggimento Morbegno, composto in prevalenza da soldati lariani, rimasto senza munizioni, tentò di tenere testa al nemico armandosi di pietre.

Uno splendido panorama si ammira invece dalla Chiesa dell’Immacolata, nota anche come chiesa della Madonna del Ronco, che sorge su uno sperone roccioso. Appena sotto la piazza antistante la chiesa si scorgono i resti di una fortificazione della Linea Cadorna. Sono ancora visibili le gallerie e i bunker.

Dalla piazza comunale parte invece il percorso immerso nel verde che si inoltra nel Giardino Botanico e si snoda all’esterno del centro abitato, lungo una mulattiera che termina presso la Scala Santa. Procedendo ancora oltre ci si addentra in un bosco di faggi secolari che sorge alla base della cima più alta della zona il Pra’ del Cirt, di 1165 metri.

A conclusione del nostro weekend sul Lago di Como, ci fermiamo infine a gustare le specialità locali, tra cui gli ottimi formaggi come il Taleggio e il Semuda, oppure il lavarello in carpione, i misultin, le trote o l’anguilla. Dopo averne apprezzato il sapore, vi lasciamo invece la ricetta dei caviadini, deliziosi biscotti di pasta frolla.

Caviadini

Ingredienti

  • 1 kg di farina 00
  • 4 uova
  • 400 gr di zucchero
  • 400 gr di burro (oppure 200 gr di burro e 200 gr di strutto=
  • ½ bustina di lievito per soldi
  • 1 pizzico di sale
  • 1 bustina di vanillina
  • Granella di zucchero o zucchero a velo

Su una spianatoia disponete la farina a fontana, mescolatela poi con lo zucchero e aggiungete poi il sale, le uova e il burro. Amalgamate pian piano il tutto fino a ottenere una pasta omogenea. Mettetela a riposare per circa un’ora. Stendetela con un mattarello e ricavatene delle strisce della lunghezza di circa 5/6 cm e larghe e alte circa 4/5 mm. Incidetele poi con un coltello per ottenere la classica forma a rombo o a nodo. Spennellate i biscotti con il chiaro d’uovo e con granella di zucchero o zucchero a velo. Cuocete i caviadini a 200°C per circa 20 minuti.

COME ARRIVARE

In auto: da Milano A9 con uscita “Lago di Como”. Proseguire poi sulla SS340 Regina in direzione di Argegno-Menaggio per circa 15 minuti. Dalla Valtellina e dalla Valchiavenna percorrere la SS340 Regina in direzione Menaggio e seguire le indicazioni per Argegno-Como e poi per Brienno.

DOVE MANGIARE

*Ristorante Crotto dei Platani, via Regina 73, Brienno (CO), tel 031/814038, www.crottodeiplatani.it Locale storico con servizio di alto livello, immerso nella natura, tra il lago e la collina. Il menù propone piatti di una tradizione secolare rivisitati dalla fantasia dello chef Andrea Cremonesi. Prezzo medio € 45/50.

*Bri’en Pizza e Caffè, via Canova 1, Brienno (CO), tel 031/814053, in posizione spettacolare, con vista sul lago, offre ottime pizze, ma anche taglieri di salumi e formaggi e dolci.

DOVE DORMIRE

*Hotel Ristorante La Griglia Lago Di Como***, loc. Sant’Anna, Argegno CO), tel 031/821427, www.lagriglia.it Situato sulla collina con vista sulla valle d’Intelvi e sul lago, dispone di camere luminose, spaziose e panoramiche. Anche ristorante. Doppia da € 60.

*Locanda Sant’Anna***, via Schignano, Argegno (CO), tel 031/821738, www.locandasantanna.it Ricavata in un edificio storico del XIX secolo, dispone di 8 camere doppie e una suite con balcone vista lago, tutte con bagno privato, TV, telefono, phon, ognuna arredata con cura dei particolari e con stile diverso. Doppia da € 95.

INFO

www.comune.brienno.co.it