Alentejo
In The World

Alentejo, dove la natura dà spettacolo

image_pdfimage_print

Il Portogallo ha moltissime perle inespugnate non ancora raggiunte dai grandi flussi turistici. Una di queste perle si chiama Alentejo, una regione che si trova nella parte sud del Portogallo, appena sotto Lisbona, dall’altro lato del fiume Tejo. Comprende due province: l’Alto Alentejo e il Baixo Alentejo. È una terra ricca di fascino e di attrattive che offre molto al viaggiatore esigente perché è ricca di storia, cultura, tradizioni e paesaggi unici che hanno come sfondo mulini, uliveti e vitigni.

Alentejo
uliveti nell’Alentejo

In questa regione sono tante le città che meritano di essere viste. Evora, dichiarata Patrimonio mondiale dell’Umanità, Beja, Serpa, Estremoz, Elvas e Portalegre. Noi ci limiteremo a quelle che in qualche modo ci hanno colpito maggiormente: Evora, Beja e Serpa.

Evora è una delle città più grandi della regione, ha mura medievali e il suo centro storico perfettamente conservato è una vera meraviglia. La città è semplice da scoprire perché è molto racchiusa e tutto ruota intorno alla piazza cittadina, Placa do Geraldo.

Alentejo
Placa do Geraldo

Quanta storia dietro una semplice piazza ma è qui che nel 1483 fu ucciso Ferdinando di Braganza ed è qui che la Santa Inquisizione, nel XVI secolo, bruciò sul rogo le vittime perseguitate. Ora la piazza ospita i suoi abitanti e i turisti impegnati in attività sicuramente meno cruente.  Al centro noterete una fontana di marmo con 8 cannelle che indicano le 8 vie che confluiscono nella piazza. Questo capolavoro, considerato monumento nazionale, è la fontana di Henriquina, risalente al 1570.

Alentejo
Fontana Henriquina a Evora

Perdetevi nel labirinto di stradine con i tanti archi moreschi. Prendete Rua 5 de Outubro e arrampicatevi fino alla cattedrale cattolica del Sé o cattedrale Santa Maria Assunta http://www.evoracathedral.com. Si trova in Largo do Marques de Marialva ed è una delle cattedrali più grandi del Portogallo iniziata approssimativamente intorno al 1184  e terminata solo nel 1746. All’esterno le sue magnifiche torri svettano verso il cielo.

Un’altra chiesa che merita una visita è quella dedicata a San Francesco con la cappella delle ossa. Lo stile della chiesa è gotico e manuelino e risale al XVII secolo. Ma quello che non si può assolutamente perdere a Evora è il Tempio di Diana, in Largo do Conde de Vila Flor,  dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1996. Edificato 2.000 anni, fa il tempio è il simbolo di Evora ed è forse la rovina più importante di tutto il Paese. In epoca seicentesca si considerava consacrato alla Dea Diana.

Alentejo
Tempio di Diana

A 80 km da Evora, a circa un’ora di auto, c’è Beja, cittadina del Basso Alentejo adagiata su una altura.  Ha un bellissimo centro storico circondato da mura. Passeggiate per i vicoli e ammirate gli edifici bianchi prestando attenzione ai balconi di queste case perché hanno la particolarità di essere costruiti ad angolo.  Il centro storico è ricco di monumenti che meritano una visita primo fra tutti il  Castello Medievale costruito nel 1310, arroccato  nella parte più alta della città. È mantenuto in ottime condizioni e si può visitare gratuitamente sia la mattina che il pomeriggio.  La sua torre in marmo, Menagen, però resta l’elemento monumentale più importante e interessante. Alta 40 metri, una volta saliti i 183 gradini che portano alla sommità, permette di avere una vista spettacolare sulla pianura circostante.

Alentejo
Castello di Beja

Merita una visita anche la Cattedrale di Beja, costruita nel 1590 sul luogo dove in precedenza sorgeva una chiesa dedicata a San Giacomo il Maggiore. La cattedrale è in stile manierista ed è stata edificata per desiderio dell’arcivescovo Teotonio de Bragança.

Alentejo
Beja

Da Beja spostatevi verso Serpa, un paesino delizioso immerso tra colline coperte di vigneti e punteggiate di case colorate di bianco con vicoli lastricati. È famosa e conosciuta per la sua muraglia.  L’entrata alla città è contrassegnata da torrioni. Tante le cose da scoprire e basta una sola giornata per conoscerla e innamorarvene. La piazzetta è il cuore della cittadina. Per fare un tuffo nel passato potete visitare il Castello de Serpa in Largo dos Santos Proculo E Hilariao. Costruito all’origine per proteggere la città, è stato a lungo abbandonato sino al XX secolo quando è stato ristrutturato e riportato agli antichi splendori meritandosi, nel 1954, l’encomio di Monumento Nazionale. Accanto alla Chiesa di Santa Maria (antica moschea musulmana) la Torre do Relògio, quadrangolare è la terza torre orologiera più antica del Paese. Non resta che visitare l’enorme acquedotto nato nel XII secolo per dare acqua alla popolazione. Intorno potrete ammirare alberi di ulivo millenari.

Non lasciate Serpa senza assaggiare un prodotto gastronomico tipico, il queijo Serpa, un formaggio DOP di pecora prevalentemente di razza Lacaune. È un formaggio semimolle stagionato, abbastanza simile al nostro pecorino. Una delizia per il palato che si trova facilmente nei tanti caseifici della zona.

Alentejo

Perché visitare l’Alentejo? Per riassaporare la natura, per vivere appieno la pace e la tranquillità che solo un territorio poco abitato può regalare. Per respirare l’aria delle sue valli circondate da boschi di sughero, da ulivi e vigneti.

https://www.portogallo.info/alentejo/

Alentejo

Vi potrebbero interessare altri articoli su città del Portogallo. Cliccate i link qui di seguito:

Porto, per vivere momenti di…vini

Lisbona, capitale del Fado